Fesa di tacchino in gravidanza: si può mangiare?
Tra i cibi da evitare in gravidanza ci sono indubbiamente alcuni insaccati, salumi e carni crude.
Tuttavia, pare che si possa mangiare la fesa di tacchino in gravidanza. Secondo gli esperti, infatti, essa rientrerebbe tra i cibi inclusi nella sana e corretta alimentazione in gravidanza: vediamo perché.
Fesa di tacchino e gravidanza
Per fesa di tacchino si intende un tipo di carne prodotto tramite la lavorazione dei muscoli del petto di tacchino, che vengono disossati e puliti. Come affettato, la fesa di tacchino viene venduta al taglio in fette simili al prosciutto cotto.
Spesso sentiamo dire di non mangiare salumi affettati o carne in gravidanza, anche se il tacchino, che sia prosciutto o affettato di tacchino, è un alimento sempre più apprezzato nella cucina, in quanto ricco di elementi nutritivi ma povero di grassi, per cui è indicato nelle diete ipocaloriche e povere di colesterolo, costituendo un’ottima alternativa al pollo. Per tal motivo, è concesso il tacchino in gravidanza e, soprattutto, la fesa di tacchino in gravidanza.
Quindi, il tacchino, che sia arrosto o affettato in gravidanza (come rinunciare a un bell’arrosto di tacchino in gravidanza?) è molto consigliato. Ma esso è molto utilizzato anche nell’alimentazione della prima infanzia. Si tratta, infatti, di una carne bianca, dal sapore gradevole, molto digeribile e ricca di sali minerali.
Leggi anche: Posso mangiare lo speck in gravidanza?
Fesa di tacchino: valori nutrizionali
In 100 grammi di fesa di tacchino, le calorie sono circa 111.
Inoltre, gli altri valori nutrizionali, nella fesa di tacchino sono:
- 24,6 grammi: proteine;
- 0,65 grammi: grassi divisi in saturi (0,21 g), monoinsaturi (0,11 g), polinsaturi (0,17 g), colesterolo (62 mg);
- 49mg: sodio.
Quindi, non soltanto si può mangiare la fesa di tacchino in gravidanza, ma è anche uno dei salumi cotti più indicati nella dieta in gravidanza, perché leggera, nutriente, con poche calorie e altamente digeribile.
In generale, i salumi cotti si possono mangiare in gravidanza perché il procedimento di cottura che subiscono permette di eliminare completamente tutti i batteri e gli agenti patogeni responsabili di possibili infezioni nocive alla mamma e al bambino.
Tra questi, la fesa di tacchino costituisce uno degli alimenti in gravidanza che non deve assolutamente mancare sulla tavola della donna incinta.
Leggi anche: Porchetta in gravidanza: alimento da evitare o consentito?
Quali salumi si possono mangiare in gravidanza?
È fondamentale che le donne incinte sappiano cosa mangiare e cosa non mangiare in gravidanza, non sottovalutando l’importanza e la selezione dei cibi.
Prima di capire quali salumi in gravidanza mangiare, specifichiamo che tra i tipi di salumi rientrano gli insaccati, quali sono, ad esempio, la salsiccia, il salame, la mortadella, il cotechino, il wurstel. Gli insaccati sono, infatti, tutti quei salumi realizzati con alcuni ingredienti (carne, grasso, sale, spezie, additivi, microrganismi ecc.) e poi insaccati con involucri artificiali o naturali. Gli insaccati possono anche essere cotti o stagionati. Sono, invece, salumi non insaccati quelli prodotti sottoponendo parti intere dell’animale a un processo di salagione e stagionatura, o cottura (pancetta, prosciutto cotto, spalla, bresaola, lardo, prosciutto crudo e speck).
Sono salumi che si possono mangiare in gravidanza:
- salumi cotti, in gravidanza concessi perché la cottura elimina gli eventuali agenti patogeni. Rientrano in questa categoria:
- prosciutto cotto in gravidanza;
- mortadella in gravidanza;
- fesa di tacchino in gravidanza.
Sì anche al petto di pollo in gravidanza, purché cotto a una temperatura superiore ai 77°.
Mentre, sono salumi da evitare in gravidanza:
- alcuni tipi di insaccati, in gravidanza non salutari perché hanno un’elevata quantità di sale e sostanze quali nitriti, nitrati e conservanti in dosi eccessive. Tra questi:
- i wurstel: si possono mangiare solo i wurstel cotti, in gravidanza;
- la salsiccia in gravidanza, tranne se ben cotta. Stessa cosa vale per il salame in gravidanza;
- il prosciutto crudo, in gravidanza non concesso a causa del rischio di toxoplasmosi;
- il lardo, in gravidanza abolito, come anche la pancetta in gravidanza.
In generale, quindi, mangiare carne in gravidanza è consentito purché sia ben cotta, mentre è da evitare assolutamente qualunque tipo di carne cruda, in gravidanza estremamente nociva a causa del rischio di toxoplasmosi.
Leggi anche: Quali rischi si corrono se si mangia carne di maiale in gravidanza?
Alimentazione in gravidanza
La futura mamma deve prestare attenzione al seguire una dieta ricca, varia, qualitativamente valida, ed una giusta alimentazione in gravidanza: la dieta mediterranea rispecchia già di per sé queste qualità, ed essa comprende carboidrati con pasta e riso, il consumo di verdura e frutta, ma anche di carne, legumi e qualche volta a settimana anche salumi. In alcuni casi, però, come abbiamo visto, questi possono diventare alimenti da evitare in gravidanza.
Frutta e verdura, ad esempio, possono essere consumate senza particolari problemi cotte, ma richiedono grande attenzione al loro consumo da crude poiché stando a contatto con il terreno nel quale crescono posso essere portatrici di un’infezione piuttosto pericolosa per il feto, la toxoplasmosi appunto, che può essere contratta anche mangiando i salumi crudi oppure la carne e il pesce ne sono portatori.
Leggi anche: Cos’è la toxoplasmosi? Tutto su questa malattia