Galbanino in gravidanza
Ormai lo abbiamo detto tante volte, l’alimentazione in gravidanza è importante. Nutrirsi bene vuol dire assumere tutti i principi nutritivi, ma anche mangiare cibi sicuri.
Fra gli alimenti a cui prestare molta attenzione, vi sono i formaggi in gravidanza.
Alcuni tipi di formaggio possono essere rischiosi. Cosa c’è da sapere, ad esempio, sul galbanino in gravidanza?
Posso mangiare il galbanino in gravidanza?
Come formaggio, il galbanino è uno dei più amati, da grandi e piccini, grazie al suo sapore dolce e alla sua consistenza morbida. Per il suo gusto delicato, può essere usato in diverse preparazioni, sia fredde che calde. Può essere mangiato crudo, oppure può essere aggiunto a piatti cotti.
Sono tante, ad esempio, le ricette con galbanino alla piastra, che è davvero buono. Il Galbanino è un prodotto senza conservanti, costituito da latte, sale e caglio. Per mantenere intatto il suo sapore, è conservato in una cera microcristallina non commestibile. Pur non essendo un formaggio stagionato, non è vero che il galbanino fa male in gravidanza, anzi, può essere mangiato senza problemi.
In 100 grammi di galbanino, i valori nutrizionali sono:
- 26 grammi di grassi;
- 1,5 grammi di carboidrati;
- 0,2 grammi di zuccheri;
- 0,90 grammi di sale;
- 22 grammi di proteine.
Inoltre, nella stessa quantità di galbanino, le calorie sono 328.
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Quali formaggi evitare in gravidanza?
Tra i formaggi che si possono mangiare in gravidanza, vi sono:
- quelli stagionati, che contengono meno acqua e quindi sono meno a rischio di contaminazione batterica, come:
- il grana in gravidanza;
- il parmigiano in gravidanza;
- il pecorino in gravidanza.
- i formaggi pastorizzati e prodotti con latte pastorizzato, come:
Per scongiurare il pericolo di infezioni, inoltre, è importante consumare tutti i prodotti entro pochi giorni dall’apertura della confezione.
I formaggi in gravidanza da evitare sono, invece, quelli molli e semimolli, come:
- gorgonzola in gravidanza;
- brie e camembert;
- stracchino in gravidanza.
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Listeriosi in gravidanza
Il batterio Listeria monocytogenes è portatore dell’infezione alimentare, conosciuta come listeriosi.
La listeriosi in gravidanza può essere particolarmente pericolosa perché può provocare parti prematuri, decessi intrauterini o malattie serie. Durante la gravidanza, i cambiamenti ormonali influiscono sul sistema immunitario della madre, rendendolo maggiormente suscettibile ad infezioni e patologie. Per questo motivo, le donne incinte hanno una probabilità 20 volte superiore di essere contagiate dalla listeriosi. La listeriosi può essere trasmessa al bambino anche se la madre non mostra segni di malattia. L’infezione passa attraverso la barriera placentare.
I sintomi della listeriosi sono molto comuni e simili a quelli di una normale influenza. Nello specifico si tratta di:
- febbre;
- dolori muscolari;
- diarrea;
- fastidi allo stomaco;
- in alcuni casi, mal di testa, torcicollo, confusione, perdita di equilibrio o convulsioni.
Il metodo di diagnosi più sicuro per valutare contagio è l’analisi del sangue. Come terapia vengono somministrati antibiotici.
Poiché i sintomi possono avere una manifestazione tardiva, oppure essere molto leggeri, è molto importante sapere quali sono i cibi consentiti in gravidanza.
Abbiamo parlato dei diversi tipi di formaggio in gravidanza. Tuttavia il batterio della listeriosi può crescere anche in altri alimenti proibiti in gravidanza. I prodotti pronti per il consumo, ad esempio devono essere consumati solo cotti. Inoltre è preferibile evitare i patè o le creme di carne fresche, mentre si possono mangiare quelle sterilizzate.
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