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Bonus ‘latte artificiale’: ecco cos’è e come funziona il nuovo sussidio

Manovra, arriva il Bonus latte artificiale: ecco cosa è

Uno degli obiettivi primari dell’attuale Governo è quello di garantire sussidi economici ed agevolazioni alle famiglie, anche per incentivare la natalità che, nel nostro Paese, scarseggia ogni anno di più. Ecco perché uno degli ultimi emendamenti discussi nella Legge di Bilancio prevede l’aggiunta di un bonus per coprire il fabbisogno di latte dei neonati.

La novità del Governo: il Bonus Latte artificiale

Il suddetto sussidio, noto come Bonus ‘latte artificiale’, riguarda la possibilità, per ogni mamma che non può allattare, di ricevere fino a 400 euro l’anno. L’importo potrà essere riscosso fino al sesto mese di vita del neonato. Al momento, non sono ancora noti né i parametri economici sotto cui poter richiedere l’agevolazione, né quali devono essere le condizioni patologiche delle mamme: a deciderlo sarà il ministero della Salute, entro marzo 2020.

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La soddisfazione delle forze politiche

Intanto, il vice ministro alla Salute Pierpaolo Sileri ha espresso tutta la sua soddisfazione in merito alla proposta di legge avanzata dal Movimento Cinque Stelle:

Le donne che per problemi patologici non riescono ad allattare non solo devono affrontare un problema di salute durante un momento particolare della loro vita, ma sono anche costrette a spendere cifre non indifferenti per il latte artificiale. Oggi, grazie all’azione del Movimento 5 Stelle, è stata sanata questa ingiustizia. È stato infatti approvato un emendamento al ddl di Bilancio che prevede un bonus annuo di 400 euro. Un aiuto concreto alle famiglie e alle neo-mamme

ha fatto sapere.

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Dello stesso parere anche Raffaele Mautone, senatore M5S e membro della Commissione Igiene e Sanità. Per il bonus latte artificiale verrà stanziato un fondo di due milioni di euro per il 2020, e cinque milioni di euro per il 2021. In totale, per il prossimo biennio, il Governo metterà a disposizione ben sette milioni di euro da destinare a tutte le donne che sono impossibilitate ad allattare in modo naturale.

La preoccupazione dei pediatri

Eppure, se da un lato le forze politiche esprimono soddisfazione per l’emendamento, dall’altro i pediatri si dicono preoccupati. Secondo l’Associazione Culturale Pediatri, infatti, le condizioni patologiche per cui una donna è impossibilitata ad allattare al seno sono molto rare. Ecco perché, secondo gli esperti, è quasi inutile introdurre un un provvedimento legislativo anche considerando il fatto che diverse Regioni già forniscono il latte artificiale per i primi sei mesi di vita del bambino, qualora ci fosse il bisogno.

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Un’altra preoccupazione dei medici è quella dei possibili rischi derivati dall’allattamento artificiale. Al contrario, i benefici dell’allattamento al seno – dicono gli esperti – sono stati evidenziati da numerose ricerche scientifiche e da fatti concreti.

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La soluzione proposta dai pediatri

Ecco perché l’ACP è pronta a proporre una soluzione alternativa: se si vuole introdurre un aiuto alle mamme e ai bambini, i pediatri invitano il Governo ad investire per tutelare al meglio il diritto dell’allattamento al seno delle donne lavoratrici, ad esempio.

Ci si preoccupa di sostenere l’allattamento al seno che è oro colato per il neonato e si dia sostegno, soprattutto nei primi tempi dopo il parto, a tutte le mamme, in modo da poter ridurre le forti diseguaglianze ancora presenti nel nostro Paese

concludono i pediatri.