Allattamento al seno, sì o no? Il dibattito è continuo e ognuno mette avanti i suoi pro e contro. A rispondere definitivamente è la Società Italiana di Neonatologia che sostiene che il latte materno sia l’alimento perfetto per il neonato, che nel migliore dei casi dovrebbe essere alimentato esclusivamente al seno almeno fino a 6 mesi di vita. Ovviamente, se dovessero sopraggiungere problemi non ci si deve sentire in colpa se non si riesce ad allattare, il latte in formula è migliorato notevolmente nel tempo, tanto che oggi è divenuto un ottimo alimento.
Vediamo insieme una lista dei benefici dell’allattamento al seno:
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Chi ben comincia è metà dell’opera, quindi, per una bella esperienza di allattamento al seno (cosa estremamente faticosa per ogni donna), è fondamentale iniziare bene! E come tutte le storie migliori, si comincia dall’inizio: la prima ora del bambino vale…oro, ecco perché è chiamata anche golden hour. Ormai in quasi tutte le strutture il bimbo neonato viene messo subito a contatto con la sua neo-mamma, per innamorarsi e gattonare (esatto, il bimbo appena nato gattonerà sulla mamma) verso il seno, con la cosiddetta breast crawl. Nelle prime ore subito dopo il parto, l’istinto di suzione del bimbo è al massimo grazie all’ossitocina, ormone dell’amore, che lo rende sveglio e attivo: si attaccherà immediatamente, in un contatto che non dimenticherà più.
Nei primi giorni di questo nuovo inizio non ci sarà ancora la montata lattea ma solo colostro: sarà sufficiente al tuo bambino, sarà la prima fonte di energia disponibile fin da subito, la prima scorta contro i batteri presenti nel nuovo ambiente chiamato “mondo”, sarà un lassativo per l’eliminazione del meconio, in modo da evitare innalzamenti di bilirubina e quindi l’ittero. Al bimbo, ora, serve solo il colostro e il contatto con la mamma.
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Ci sono varie posizioni di allattamento e possibilità di attaccare il neonato al seno, che possono variare nel tempo per contingenze esterne o per praticità. La prima cosa da garantire, però, è che la mamma riesca ad essere comoda e rilassata, poi sceglierà la sua posizione preferita. Ecco qui un’immagine che illustra i principali modi per attaccare un neonato al seno, ovvero culla, culla modificata, posizione rugby e sdraiata su un fianco.
Per quanto riguarda, invece, l’attacco del bambino, è importante che:
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Può capitare che negli ultimi periodi o al termine dell’allattamento, si perdano molti capelli e quelli che rimangono abbiano un colorito spento e siano secchi. Idem per la pelle: appare opaca, arida. Per riprendere lucentezza e vigore, un consiglio è quello di assumere integratori specifici, ma non tutte sanno che potrebbe bastare una corretta alimentazione! In particolare sono consigliati questi 3 alimenti:
Per avere pelle e capelli sani è consigliato, oltre a questi tre alimenti, consumare tanta frutta e verdura, almeno tre porzioni al giorno, il top sarebbe arrivare a 5. Da non dimenticare poi l’acqua per una corretta idratazione.
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Non ci sono alimenti specifici da consumare durante l’allattamento: è importante mantenere un’alimentazione più che mai sana ed equilibrata, assumendo regolarmente carne, pesce, latticini, cereali, legumi, frutta e verdura per garantire l’apporto di tutti i nutrienti e mantenere un livello ottimale di energie. In tal modo si potranno prendere minerali, vitamine, proteine e grassi da carne, pesce e latticini, mentre con il resto sarà soddisfatto il fabbisogno di fibre, vitamine e oligo elementi. Importantissimi anche gli oli vegetali crudi, come l’olio extravergine di oliva, che completano il quadro nutrizionale e sono un’ottima fonte di acidi grassi buoni e vitamina E. Non sottovalutiamo il ruolo dell’acqua! Forse non tutti sanno che costituisce l’80% del latte materno, oltre a regolare l’equilibrio idrosalino materno e a eliminare le scorie. Un’alternativa? Succhi di frutta senza zuccheri aggiunti e centrifugati freschi di frutta e verdura, ma sempre con moderazione perché comunque contengono fruttosio.
Non ci sono cibi vietati, anche perché nella vita intrauterina il neonato si abitua già ai sapori! Se notiamo, però, che se mangiamo un determinato alimento il bambino poi è infastidito, eliminiamolo dalla dieta. Assolutamente da evitare l’alcool e limitare al massimo bevande con sostanze eccitanti, come tè e caffè. Stai cercando degli alimenti che favoriscono la produzione di latte? Consigliati i semi di anice – una tazza di infuso dopo i pasti – e i semi di finocchio, da 3 a 7 tazze di infuso al giorno.
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Nonostante possa sembrare la cosa più semplice e naturale del mondo, allattare non è sempre semplice o piacevole, ci vuole tanta buona volontà e determinazione per rendere l’esperienza dell’allattamento un momento incantato tra mamma e figlio. I problemi principali dell’allattamento sono 4:
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Una volta avviato l’allattamento al seno per quanto tempo devi continuare ad allattare? Tre mesi? Sei mesi? Un anno? O più anni?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e altri enti sanitari raccomandano alle madri di allattare esclusivamente al seno per i primi sei mesi di vita del bambino e di continuare a nutrirlo con il proprio latte, insieme ad altri alimenti, fino ad almeno due anni di età. Questo perché il latte materno non è semplicemente un alimento, ma anche un “conforto naturale” se il tuo bambino è preoccupato o stanco; inoltre, contiene componenti immunitari che aumentano considerevolmente ogni volta che si ammala. Ciò che è importante è che siano mamma e figlio insieme a stabilire i tempi dell’allattamento e se è giunto il momento di interromperlo o meno.
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Di allattamento al seno in pubblico si parla soprattutto in occasione di episodi in cui le madri vengono allontanate dai luoghi in cui stavano allattando i propri bambini. Per la maggior parte delle persone l’allattamento in pubblico non desta stupore né scalpore, al massimo un curioso interesse per un gesto divenuto raro nel nostro Paese. Qualcuno invece si scandalizza e si domanda in modo più o meno esplicito: ma allattare in pubblico è proprio necessario? Assolutamente sì! Il bambino allattato al seno deve essere libero di avere la sua poppata nel momento in cui ne ha bisogno, esattamente come qualsiasi adulto è libero di entrare in un bar o farsi uno spuntino quando ne sente la necessità. Di conseguenza, la mobilità delle donne non può essere ristretta a causa dell’allattamento.
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Quando arriva un bambino è sempre una grande gioia, che si raddoppia quando ne arrivano due! Certo, anche le difficoltà di “gestione” si moltiplicano e la stanchezza sarà tanta. Però, la buona notizia è che se lo desidera la neo-mamma di gemelli può allattare esclusivamente al seno, tenendo presente tutte le cose dette per l’allattamento di un solo neonato e trovando le tempistiche e posizioni migliori per allattare i due gemelli. La domanda più comune è: Il mio latte basterà? Assolutamente sì! Infatti, più latte viene richiesto dai bimbi e più la mamma ne produce. All’inizio potrebbe essere necessario una piccola aggiunta di latte artificiale per saziare i bimbi nell’attesa che il seno si abitui, ma con la giusta determinazione e organizzazione tutto è possibile! Ecco qualche immagine che mostra come allattare i gemelli.
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Comunque, esistono mille motivi per cui il bebè non può essere allattato al seno:
Ad ogni modo, non c’è una motivazione più valida di un’altra e non è il latte che fa una brava mamma!
Nel caso in cui non avvenisse l’allattamento il bimbo potrà essere nutrito adeguatamente anche con il latte artificiale. In questo caso le attenzioni da seguire saranno diverse, in particolare le regole igieniche per la preparazione e nella cura del biberon. Anche per l’alimentazione con latte artificiale, il consiglio è quello di tenerlo sempre in braccio per favorire il contatto con la mamma e perché viva, durante i pasti, delle esperienze di affetto e rassicurazione.
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