carciofi in allattamento

Carciofi in allattamento: perché vanno evitati?

Carciofi e allattamento

Le mamme che allattano devono nutrirsi bene sia perché hanno bisogno di reintegrare le calorie perse durante l’allattamento, sia per dare al proprio figlio tutti i nutrienti necessari per farlo crescere.

Non tutti i cibi hanno gli stessi effetti, quindi bisogna seguire una dieta equilibrata, ma ci sono degli alimenti che possono dar fastidio ai bambini.

Vediamo, ad esempio, se le mamme possono mangiare carciofi in allattamento o no.

Allattamento: carciofi sì o no?

I carciofi sono ricchi di:

  • acido folico;
  • vitamine A, B, C;
  • sali minerali, come il magnesio, il ferro, il fosforo, il potassio e il calcio;
  • fibre;
  • le calorie dei carciofi sono 22 in 100 grammi.

Sappiamo che i carciofi in gravidanza sono consigliati perché aiutano a combattere acidità e bruciore di stomaco, sono antiossidanti, favoriscono la digestione e depurano l’organismo.

Per quanto riguarda i carciofi in allattamento, invece, essi sono considerati cibi da evitare. 

In realtà, non fanno male come si pensa perché non provocano la diminuzione del latte e nemmeno le coliche ai neonati. Quello che può accadere, quando si mangiano questi ortaggi, è che il sapore del liquido materno si modifichi. Di conseguenza, il bambino potrebbe rifiutare il latte, ma non è detto che avvenga perché ogni bambino è diverso da un altro.

carciofi in allattamento

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Cosa mangiare in allattamento?

Una mamma che allatta dovrebbe assolutamente evitare:

  • l’alcool e il fumo. Certo, un bicchiere di vino ogni tanto va bene, ma senza esagerare;
  • le spezie, i frutti di mare e le fragole, che potrebbero scatenare un’eventuale allergia;
  • gli asparagi, la cioccolata, i cavoli e i legumi andrebbero limitati;
  • i fritti dovrebbero essere al massimo uno a settimana.

Sicuramente la pasta e i cereali devono rientrare nella quotidiana alimentazione in allattamento, insieme a frutta, verdura, carne ben cotta, pesce (tranne i crostacei), formaggi e latte.

Fondamentale è anche l’assunzione di liquidi, sì a centrifugati di frutta fatti in casa, meno succhi di frutta industriali e tanta, tanta acqua, almeno 2 litri al giorno.

L’allattamento e l’alimentazione devono trovare un equilibrio.

In molti casi, più che togliere dei cibi del tutto dalla propria dieta, come i carciofi, si può fare un esperimento per verificarne la reazione del neonato. Se non ci sono complicazioni la mamma può continuare a gustare un determinato alimento. Anche perché alcune cose mangiate durante la gravidanza sono già note al piccolo, che potrebbe non percepire alcun fastidio.

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