crostacei in allattamento

Crostacei in allattamento: si possono mangiare?

Crostacei e allattamento

L’allattamento è un periodo molto delicato durante il quale mangiare determinate cose potrebbe essere dannoso per la salute del bambino. Ci sono cibi da evitare in allattamento perché potrebbero modificare il sapore del latte materno o provocare allergie al bambino.

Si possono, ad esempio, mangiare i crostacei in allattamento?

Allattamento: crostacei sì o no?

I crostacei hanno un corpo corazzato dal guscio e hanno le antenne. Ne fanno parte:

  • le aragoste;
  • le astici;
  • i gamberetti;
  • i gamberi;
  • le granseole;
  • i granchi;
  • le mazzancolle;
  • gli scampi.

Sappiamo che non si possono mangiare i crostacei in gravidanza, tranne se ben cotti.

Allo stesso modo, andrebbero evitati i crostacei in allattamento perché potrebbero scatenare, nel bambino, reazioni allergiche.

Infatti, l’allergia a gamberi, aragoste o granchi è abbastanza diffusa e nessuna mamma può sapere nei primi mesi di vita se il piccolo ne è affetto.

crostacei in allattamento

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Allergie: cosa non mangiare in allattamento?

I sintomi dell’allergia causata dalla scorretta alimentazione in allattamento sono:

  • prurito;
  • gonfiore del viso o altre parti del corpo;
  • congestione nasale o altri problemi respiratori;
  • dolore addominale;
  • diarrea;
  • nausea;
  • vomito.

Tutto ciò che la mamma mangerà durante l’allattamento andrà a contaminare il latte materno e proprio per questo, se il bambino dovesse avere questa allergia, potrebbe manifestare questi sintomi.

Sarebbero, perciò, da evitare:

  • il cioccolato: in allattamento potrebbe avere un effetto eccitante sul neonato;
  • gli asparagi, i cavoli, i legumi e le fragole: in allattamento potenzialmente allergeni;
  • le spezie e i frutti di mare;
  • gli alimenti che potrebbero modificare il sapore del latte, come i carciofi;
  • il fumo e gli alcolici.

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