Senape in gravidanza
Anche voi adorate la senape? Vi state chiedendo se si può mangiare senape in gravidanza?
Scopriamo insieme se rientra tra i cibi sconsigliati in gravidanza o fra quelli consentiti.
Senape e gravidanza: sì o no?
Con il termine senape si indicano alcune piante erbacee che producono un frutto contenente numerosi piccoli semi utilizzati per preparare la salsa di senape. La senape ha un sapore aspro e piccante e una colorazione dal giallo al marrone.
Nella cucina italiana si usa soprattutto in salsa, per condire sia carne che verdure e insalate.
Molti si chiedono la differenza fra senape e mostarda, la prima è la pianta, la seconda è fatta di frutta messa in uno sciroppo aromatizzato con la senape.
Riguardo l’utilizzo della senape in gravidanza, non esistono avvertenze particolari. Sia in semi che in salsa, può essere usata per condire diversi piatti. L’importante è non esagerare, perché in dosi eccessive potrebbe causare bruciori di stomaco.
Quindi la senape, al pari di molte altre spezie, non ha controindicazioni, se non nel caso in cui siano già presenti bruciori di stomaco, che, spesso, possono essere considerati uno dei sintomi più frequenti della gravidanza. In caso di disturbi intestinali, ridurre il consumo di senape. Un eccesso potrebbe, infatti, infiammare l’apparato digerente.
Invece, sarebbe preferire evitare la mostarda in gravidanza, per ridurre il rischio di diabete gestazionale, oltre che un apporto eccessivo di zuccheri.
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Senape: benefici
In 100 grammi di senape, i valori nutrizionali sono:
- 5 mg di sodio;
- 682 mg di potassio.
Nella stessa quantità di senape, le calorie sono 469.
Inoltre, i benefici della senape sono:
- notevole apporto di vitamine del gruppo B, C, E, K e minerali;
- stimolazione della circolazione sanguigna e stabilizzazione delle aritmie cardiache;
- eliminazione delle sostanze tossiche presenti;
- rimedio contro i dolori reumatici;
- azione lassativa e digestiva;
- regolazione dei livelli glicemici;
- produzione di colesterolo buono (HDL);
- azione detox per l’organismo.
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Quali sono le spezie che fanno bene in gravidanza?
Le spezie in gravidanza possono aiutare a dare ai cibi un sapore migliore, riuscendo a ridurre l’utilizzo di sale. Un consumo ridotto di sale, infatti, riduce il rischio di ipertensione e di ritenzione idrica, entrambe problematiche molto comuni in gravidanza.
Nonostante durante la dolce attesa aumenti leggermente il fabbisogno di sodio, il sale naturalmente presente nei cibi è sufficiente a soddisfarlo. Sostituire il sale con le spezie non comporta alcun rischio di carenza per mamma e bambino. L’utilizzo delle spezie rappresenta, anzi, una sana abitudine da mantenere anche dopo la nascita del bebè.
Molte spezie hanno un’azione digestiva e diminuiscono la nausea. Cattiva digestione e nausea sono entrambi fastidi comunemente avvertiti nei 9 mesi.
Come usare le spezie? Possono essere aggiunte a piatti freddi o caldi e usate sia crude che cotte.
Si possono usare senza problemi:
Vanno, invece, usati con cautela:
- la curcuma in gravidanza;
- il pepe in gravidanza;
- il curry in gravidanza;
- l’anice in gravidanza;
- la noce moscata in gravidanza;
- la paprica in gravidanza.
Per quanto riguarda l’utilizzo del cibo piccante in gravidanza, non vi sono ragioni mediche che lo vietino, tranne il fatto che esagerare nel consumo di cibi piccanti potrebbe causare bruciore di stomaco o disordini intestinali.
Secondo alcuni falsi miti, mangiare piccante in gravidanza può essere pericoloso in quando potrebbe stimolare prematuramente le contrazioni. Tuttavia un utilizzo moderato sembra non possa provocare alcun problema. Quindi sì, si può mangiare piccante in gravidanza.
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