uova in gravidanza

Come posso mangiare le uova in gravidanza?

Uova in gravidanza

Le uova, date le loro caratteristiche nutrizionali, rappresentano un alimento completo e al quale non si deve affatto rinunciare, nemmeno durante i 9 mesi di attesa.

Ma vediamo in che è modo è opportuno mangiare le uova in gravidanza.

Gravidanza: uova sì o no?

Le uova sono alimenti ricchi di:

  • proteine;
  • acidi grassi insaturi;
  • vitamine;
  • sali minerali.

Dividendo l’uovo nelle sue componenti, è facile evidenziare che l’albume è costituito da circa l’88% di acqua, 11% di proteine, privo di colesterolo ma solo con poche tracce di grassi, e non contiene ferro e vitamine; il tuorlo, invece, ha il 53.5% di acqua, il 16% di proteine, il 29% di grassi e di colesterolo, oltre che ferro, calcio, fosforo e vitamina A.

Per la mamma che non ha problemi di sovrappeso, è possibile mangiare un intero uovo in gravidanza, al contrario è possibile mangiare solo l’albume beneficiando dell’importante componente proteica riducendo soprattutto le calorie.

Secondo una recente ricerca della Cornell University e della University of Rochester Medical Center, le uova servono a ridurre il rischio di stress e ipertensione, grazie a una sostanza chiamata Colina, meglio conosciuta come vitamina J.

Quindi si possono mangiare le uova in gravidanza, ma con i dovuti accorgimenti.

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Uova crude in gravidanza: i rischi

In gravidanza è opportuno mantenere un’alimentazione sana ed equilibrata, ma soprattutto varia. È altrettanto importante però, nella vita di tutti i giorni come nell’attesa, stare attenti a cibi che potrebbero essere contaminati; fermo restando che gli alimenti alterati non presentano quasi mai caratteristiche organolettiche che deviano dalla normalità (colore, consistenza, sapore, o odore).

Sono assolutamente alimenti da evitare in gravidanza:

  • uova crude o poco cotte;
  • latte crudo e derivati, compresa la formulazione in polvere;
  • carne e derivati poco cotti;
  • frutta e verdura che vengono contaminati durante la produzione, la raccolta o alla preparazione.

Mangiare uova crude in gravidanza comporta rischi dovuti alla trasmissione di eventuali batteri, causa di infezioni come la salmonellosi.

La salmonella è l’agente batterico più comunemente isolato nelle infezioni alimentari, e responsabile del 50% delle infezioni gastro-intestinali. I serbatoi più diffusi sono gli animali e i loro derivati, come carne, uova e latte, consumati senza previa pastorizzazione, e l’acqua contaminata. L’infezione si trasmette per via oro-fecale, quindi ingerendo cibi o bevande, o attraverso la manipolazione di oggetti o piccoli animali in cui siano presenti le salmonelle. I sintomi della salmonellosi sono molto comuni, ovvero febbre, nausea, vomito, diarrea e dolore addominale; nei bambini, negli anziani o in generale negli immuno-compromessi si potrebbe registrare un peggioramento fino a forme di meningite e infezioni batteriche ossee, ma questi sono ovviamente casistiche gravi e molto rare.

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Uova sode in gravidanza: si possono mangiare?

Le uova in gravidanza presentano diverse possibilità di cottura.

  • Non è consigliato l’uovo alla coque in gravidanza poiché c’è il rischio che il tuorlo, rimanendo liquido, non venga cotto del tutto.
  • Le uova sode in gravidanza, sebbene richiedano un maggiore tempo di digestione, restano molto sicure perché durante la cottura vengono sottoposte a una maggiore esposizione all’alta temperatura che le igienizza dalla presenza di batteri e patogeni che non sopravvivono a temperature gradualmente elevate. Ecco perché le uova sode possono essere mangiate ma a condizione che sia tuorlo e albume siano solidi e mai liquidi; la consistenza infatti indica l’avvenuta o mancata cottura. Le uova sode vanno cotte intere col guscio in acqua fredda; il motivo è semplice: perché il passaggio termico dall’acqua fredda a quella calda evita la rottura del guscio e la deformazione dell’uovo con conseguente uscita dell’albume. Il tempo di cottura (essa è possibile in un comune tegame da cucina) non deve mai superare i 10 minuti perché altrimenti il tuorlo tende a diventare più scuro, fino ad assumere i toni del verde scuro. Motivo per cui la temperatura viene portata in ebollizione e mantenuta per non più di 8-10 minuti al massimo.
  • Evitare l’uovo fritto in gravidanza, come tutti gli alimenti fritti, in gravidanza nocivi per lo sviluppo del feto. Inoltre, l’olio appesantisce le uova e le rende difficili da digerire.

Per mantenere un giusto equilibrio, sono sufficienti dalle 2 alle 4 uova settimanali.

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Uova pastorizzate in gravidanza

Il processo di pastorizzazione consente di eliminare la carica batterica normalmente presente nell’alimento fresco attraverso l’innalzamento e il successivo abbattimento della temperatura, senza però alterare le caratteristiche organolettiche; le uova possono essere pastorizzate intere, oppure singolarmente dividendo l’albume dal tuorlo. Se, ad esempio, la donna desidera preparare un dolce può pastorizzare le uova inserendo zucchero e acqua e portare l’impasto a una temperatura di 121°C; questa temperatura è in grado di eliminare, per l’appunto, la Salmonella e rendere più sicuro il consumo del prodotto finale. Ovviamente non devono mai essere usate o mangiate uova scadute (o marce) nemmeno da pochissimi giorni rispetto alla data indicata nella confezione. In caso contrario potrebbero rendersi evidenti i sintomi di un’intossicazione alimentare: nausea, vomito, diarrea liquida, crampi addominali e febbre. Chiaramente i sintomi variano in base all’entità e alla quantità della contaminazione avvenuta.

È sempre meglio, quindi, comprare uova industriali, appunto perché è più probabile che vengano pastorizzate, piuttosto che quelle eccessivamente fresche.

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