Acido folico: i rischi di una carenza in gravidanza
La prima cosa che il medico vi consiglierà ad inizio gravidanza è di assumere un integratore di acido folico, o folato, o vitamina B9. Questo è contenuto in molti alimenti, ed è una sostanza preziosa, non solo per lo sviluppo di una nuova vita. L’acido folico ad inizio gravidanza gioca un ruolo essenziale nella definizione dei più importanti organi del feto, e nel prevenire malformazioni, ma quello che molte donne non sanno, è che si dovrebbe iniziare ad assumerlo ben prima del concepimento. La funzione del folato va oltre la gravidanza. Avere l’acido folico basso può favorire l’insorgere di molti disturbi. Ecco a cosa serve, e cosa comporta una sua carenza.
Perchè assumere acido folico a inizio gravidanza
Nelle primissime settimane di gravidanza dopo il concepimento ha inizio la formazione degli organi del feto. In questa fase molto delicata possono generarsi anche delle malformazioni a carico del sistema nervoso. Si è dimostrato come l’acido folico ad inizio gravidanza sia importante per prevenirle, ma è importante assumerlo ancora prima del concepimento, perchè molte fasi di crescita dell’embrione avvengono quando ancora la gravidanza non è stata scoperta. Se prima della gravidanza il fabbisogno giornaliero di acido folico è di 0,2 mg, durante la gravidanza si alza, proprio per sopperire alle esigenze del feto, e pertanto è necessario e consigliato assumere un integratore.
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Alimenti che contengono acido folico
Il folato, come altre sostanze, è presente in molti alimenti che consumiamo. Le verdure a foglia verde, come le biete, o i broccoli, o gli spinaci, ad esempio, ne sono particolarmente ricche. Anche gli asparagi e i legumi possono vantare una buona quantità di acido folico, come anche le rape rosse, la rucola. Dalla frutta lo possiamo ricavare dagli agrumi, oppure dalla frutta secca, come le noci, i pistacchi e le nocciole. Questa vitamina non si trova solo in fonti vegetali ma anche animali, nel fegato, nella carne (in particolare quella di pollo), nelle uova e nel latte. Nonostante sia una sostanza molto presente in ciò che mangiamo, durante la gravidanza abbiamo bisogno di un supplemento. Ma quali sono le conseguenze di un livello di acido folico basso?
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Acido folico basso: cosa comporta
Un livello di acido folico basso è una condizione piuttosto diffusa. Il nostro organismo necessita di 0,2 mg al giorno in condizioni normali, e almeno 0,4 mg in gravidanza, ma questo è introdotto nel fisico solo attraverso la dieta. Il nostro corpo non sintetizza la vitamina e ne può mettere da parte solo quanto basta per superare poche settimane. Una carenza prolungata di vitamina B9 può creare danni ai tessuti che si rigenerano più di frequente, come il midollo osseo, causando anemia. Inoltre, può generare stati depressivi, difficoltà cognitive, problemi alla pelle e ai capelli, ma anche infertilità. Ma il caso più grave è se la carenza si verifica in gravidanza, in particolare nelle fasi iniziali. Se in gravidanza si ha l’acido folico basso, il feto rischia di sviluppare la spina bifida o altre malformazioni del sistema nervoso. Si tratta di danni irreversibili e molto gravi.
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Acido folico: aiuta a rimanere incinta?
L’acido folico non è realmente in grado di favorire il concepimento, ma è dimostrato come una sua carenza possa influire sulla fertilità e sull’incidenza dell’aborto spontaneo. La sua azione è anche preziosa per prevenire le malformazioni embrionali, che possono anche portare ad un aborto spontaneo o alla morte prenatale. Per questo si può dire che non aiuti a rimanere incinta ma sicuramente può dare un sostegno al fisico nel prevenire degli impedimenti al concepimento e più avanti può essere un aiuto per il corretto proseguimento della gravidanza.
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Acido folico in gravidanza: un alleato contro le malformazioni
La principale funzione per cui il folato è noto, è la prevenzione, durante la gravidanza, delle malformazioni del tubo neurale, la parte dell’embrione che va a formare il sistema nervoso. Entro 30 giorni dal concepimento, se questo non si chiude nel modo corretto, si corre il rischio che si verifichino delle malformazioni gravi o la morte. Assumere acido folico prima del concepimento aiuta a proteggere lo sviluppo del bambino da questi rischi ben prima di scoprire l’esistenza della gravidanza. Si stima che ogni settimana in Italia nascano ben 480 neonati con malformazioni. Queste sono la maggiore causa di mortalità dei bambini prima e dopo la nascita, ed entro l’anno di vita.
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Gravidanza: l’acido folico previene l’autismo?
Sembra che, oltre a proteggere il feto dalle malformazioni del sistema nervoso, una corretta assunzione di acido folico durante la gravidanza possa minimizzare l’effetto dell’esposizione ai pesticidi, sostanze che possono causare autismo. L’esposizione a queste sostanze andrebbe senza dubbio evitata, ma può essere inevitabile se la futura mamma abita in zone rurali, o in cui si fa uso di pesticidi per l’agricoltura. Per proteggere il feto da questa evenienza sarebbero sufficienti le quantità di acido folico disponibili negli integratori supplementari per la gravidanza.
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Acido folico in gravidanza contro la depressione
L’acido folico agisce sul sistema nervoso del feto e della mamma. Per questo è importante assumerlo anche al di fuori della gravidanza, in particolare per prevenire gli stati di ansia e depressivi. L’azione del folato contro la depressione è stata confermata anche comparando i livelli della sostanza nel sangue di persone depresse e persone che non soffrono del disturbo. Questo è sorprendente, perchè assumere una vitamina contro la depressione è una soluzione priva di rischi e di gran lunga preferibile a curare una patologia già in atto.
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Acido folico contro la caduta dei capelli
L’acido folico favorisce la creazione di molecole destinate a formare il DNA. Anche ai capelli servono molecole di DNA per rinnovarsi. Una carenza nel nostro organismo potrebbe portare ad un loro indebolimento, ad una maggiore fragilità, oppure all’incanutimento precoce, oppure ancora ad una maggiore caduta dei capelli. Se noti problemi di questo tipo, rivolgiti al tuo medico, che ti prescriverà le giuste analisi per valutare se soffri di una carenza di vitamina B9. Se le analisi lo accertano, non ti preoccupare! E’ una condizione piuttosto diffusa, e facilmente risolvibile.
L’acido folico previene l’anemia
L’acido folico aiuta la rigenerazione dei tessuti che crescono velocemente, come il midollo osseo, che, a sua volta, produce globuli rossi. Se questo viene meno, i globuli rossi che si formano possono essere di forme strane o troppo grandi ma poco efficienti, andando a generare una anemia. La persona che ne soffre si potrebbe sentire stanca, debole e spossata, e potrebbe presentare anche difficoltà di coordinazione motoria. Vista l’importanza dell’acido folico sarebbe bene un assunzione costante per tutti, soprattutto le donne in età fertile e a maggior ragione se stanno cercando una gravidanza.
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