Gravidanza: cosa succede durante il terzo mese
Il terzo mese di gravidanza inizia a 8 settimane più sei giorni e termina a 13 settimane più 1 giorno e coincide con la fine del primo trimestre. In questo mese si fa la prima ecografia, le nausee dovrebbero attenuarsi e si iniziano a prendere i primi chiletti. Generalmente è alla fine del terzo mese che la futura mamma annuncia di aspettare un bebè, in quanto la gravidanza ha superato il periodo con maggior rischio di aborto spontaneo.
Ecco dunque quali sono i sintomi che accompagnano queste settimane, come crescono la pancia e il feto nel corso del terzo mese e a quali esami ci si deve sottoporre. Una descrizione completa, settimana per settimana.
Terzo mese di gravidanza: sintomi
Disturbi come vertigini e nausea possono proseguire anche durante il corso del terzo mese, pur andando pian piano scemando. Potrebbero invece apparire nuovi fastidi come gengive arrossate o gonfie e flatulenza.
A livello psicologico gli ormoni continuano a provocare sbalzi d’umore e, nel corso del terzo mese di gravidanza potrebbero insorgere nuovi sintomi come tristezza o senso di solitudine. In questi casi è bene uscire con le amiche, parlare con il proprio compagno e iscriversi a corsi specifici per donne in gravidanza (nuoto, yoga…), dove incontrare altre future mamme con cui condividere dubbi e ansie.
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Pancia e feto al terzo mese di gravidanza
La pancia al terzo mese di gravidanza inizia a crescere, grazie al fatto che l’utero, aumentando le sue dimensioni, si sposta nell’addome spingendola in fuori. Alla fine della dodicesima settimana il peso della futura mamma potrebbe essere aumentato di 2-3 kg. Ciò potrebbe comportare un maggior affaticamento.
Il feto in queste settimane si svilupperà moltissimo e sarà in grado di percepire i gusti dei cibi mangiati dalla mamma.
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Esami in gravidanza: l’ecografia del terzo mese
In questo periodo è necessario fare una prima ecografia, qualora non si sia già eseguita. Durante questa visita verranno stabiliti il numero di embrioni, la loro vitalità e verrà datata la gravidanza (epoca gestazionale). Nel corso del terzo mese vengono anche eseguiti esami di screening, per verificare la possibile presenza di anomalie cromosomiche nel feto. Questo esame si chiama Bitest (o Duo Test) e comprende un prelievo del sangue e un’ecografia dove viene misurata la translucenza nucale (area di fluido presente dietro la testa del bimbo). Il Bitest è un esame non invasivo che, però, può essere seguito da esami più rischiosi. Qualora gli esiti richiedano maggiori approfondimenti, infatti, è consigliato eseguire l’Amniocentesi o la Villocentesi (prelievo, tramite ago, rispettivamente di liquido amniotico o di parti di placenta) per accertare eventuali anomalie genetiche.
Altre analisi da fare nel corso del terzo mese di gravidanza sono gli esami del sangue di routine e gli esami delle urine.
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Nona settimana di gravidanza: si entra nel terzo mese!
Alla nona settimana di gravidanza (8+6, ossia otto settimane più sei giorni) inizia il terzo mese di gestazione, l’ultimo del primo trimestre. A partire dalla nona settimana di gravidanza il bambino non viene più definito embrione ma feto. È lungo circa 2,5-3 cm e pesa 2 grammi. Il sesso del feto alla nona settimana è già determinato ma è troppo presto per poterlo vedere dall’ecografia.
Alla settimana 9 di gravidanza la placenta è abbastanza sviluppata da permettere al feto di nutrirsi attraverso di essa. Il bambino non ha ancora il senso del gusto, ma la nutrizione della mamma è fondamentale per garantirgli il giusto sviluppo. Importantissimo è anche bere molta acqua (almeno 1,5 litri al giorno) per evitare la comparsa di fastidiose infezioni alle vie urinarie che, se curate male, possono portare a gravi conseguenze.
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Decima settimana di gravidanza: dare la buona notizia
Il feto alla decima settimana di gravidanza sarà lungo circa 3 cm e peserà quasi 3 grammi. Sulle sue piccolissime dita si stanno formando le unghiette e le impronte digitali.
Fra i sintomi della decima settimana, la futura mamma potrebbe notare un aumento di perdite di muco: niente panico, è tutta colpa del progesterone. Se le perdite hanno un cattivo odore è però consigliato parlarne con il ginecologo, in quanto potrebbero essere sintomo di infezione alle vie urinarie.
Alla settimana 10 la pancia potrebbe iniziare a vedersi: è giunto il momento di informare amici e parenti dell’arrivo di un pargoletto in famiglia!
In questa settimana è già possibile sottoporsi al Bitest, esame per valutare la possibilità che il bambino sia affetto da anomalie cromosomiche, come per esempio la Trisomia 21 (più nota come sindrome di Down).
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Undicesima settimana di gravidanza: stop alle nausee
4 centimetri (di cui la metà occupati dalla testa) per 4-5 grammi: il feto all’undicesima settimana di gravidanza presenta tutti gli organi vitali completamente formati. Si muove all’interno del liquido amniotico e potrebbe anche iniziare ad avere il singhiozzo! In ogni caso è ancora troppo piccolo per essere percepito dalla mamma.
A 11 settimane di gravidanza, sintomi quali nausea e vertigini sono in progressiva diminuzione. Ciò potrebbe comportare un aumento dell’appetito: attenzione a non mangiare eccessivamente! Durante il corso della gravidanza è necessario, infatti, seguire una corretta ed equilibrata alimentazione, aumentando di circa 300 calorie l’apporto nutrizionale abituale.
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Dodicesima settimana di gravidanza: si avvicina il secondo trimestre
Con la dodicesima settimana la futura mamma raggiunge il primo grande step della gravidanza: si conclude il primo trimestre di gestazione.
In questa settimana il feto sarà lungo circa 5 cm e peserà 6 grammi. A 12 settimane di gravidanza il bambino passerà la giornata a scoprire il suo corpo e sperimentarne i movimenti, nonché a coccolarsi…. succhiandosi il pollice!
La futura mamma sarà più serena, in quanto i disturbi iniziali saranno spariti e il rischio di aborto spontaneo notevolmente ridotto. Se finora nessuno ha notato lo stato interessante, dalla dodicesima settimana sarà difficile nascondere le rotondità.
Questa è l’ultima settimana per poter fare il Bitest ed è il momento di decidere se sottoporsi a esami di approfondimento (villocentesi o amniocentesi).
Se il ginecologo non lo sconsiglia, da questa settimana è possibile inoltre svolgere un po’ di attività fisica.
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