poesie per la mamma

Poesie per la mamma: più di 50 immagini, video e poesie sulla mamma

Poesia per la mamma: la mia dedica a lei

La mamma è sempre la mamma! Lo diciamo sempre e ognuno di noi sa quanto sia importante questa frase. Nostra madre è la donna più importante della nostra vita, tanto che sono tantissime le poesie d’amore di poeti famosi dedicate alle mamma. Vediamo allora le migliori poesie per la mamma da dedicarle in ogni occasione per esprimerle il nostro immenso affetto.

Poesie per la mamma: le più dolci

Anche senza un’occasione particolare, si può scegliere una bella poesia della mamma da dedicare alla prima donna della nostra vita. Non serve necessariamente un compleanno o una ricorrenza particolare per poterle dire: “Ti voglio bene, mamma!” e non deve essere sempre lei a dedicare delle dolci frasi per una figlia o un figlio. Ecco delle belle poesie per stupirla!

Vergine madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d’eterno consiglio,
tu se’ colei che l’umana natura
nobilitasti si’, che ‘l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si riaccese l’amore,
per lo cui caldo ne l’eterna pace
così è germinato questo fiore.
Qui se’ a noi meridiana face
di caritate, e giuso, intra mortali,
se’ di speranza fontana vivace.
Donna, se’ tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre
sua disianza vuol volar senz’ali.
(Dante Alighieri – Vergine madre, figlia del tuo figlio)

Vi è un nome soave in tutte le
o lingue, venerato fra tutte le genti.
il primo a che suona sul labbro
del bambino con lo svegliarsi
della coscienza. l’ultimo che mormora
il giovinetto in faccia alla morte;
un nome che l’uomo maturo e il vecchio
invocano ancora, con tenerezza
di fanciulli, nelle ore solenni della vita,
anche molti anni dopo che non è più
sulla terra chi lo portava; un nome
che pare abbia in sé una virtù misteriosa
di ricondurre al bene. di consolare e
di proteggere. un nome con cui si dice
quanto c’è di più dolce. di più forte.
di più sacro all’anima umana.
la madre.
(Edmondo De Amicis – La madre)

C’è un posto nel mondo dove il cuore batte forte, dove rimani senza fiato, per quanta emozione provi, dove il tempo si ferma e non hai più l’età; quel posto è tra le tue braccia in cui non invecchia il cuore, mentre la mente non smette mai di sognare…da lì fuggir non potrò poiché la fantasia d’incanto risente il nostro calore e no… non permetterò mai ch’io possa rinunciare a chi d’amor mi sa far volare.
(Alda Merini – Tra le tue braccia)

Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni
mia madre ha sessant’anni e più la guardo
e più mi sembra bella.
Non ha un accento, un guardo, un riso
che non mi tocchi dolcemente il cuore.
Ah se fossi pittore, farei tutta la vita
il suo ritratto.
Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch’io le baci la sua treccia bianca
e quando inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso.
Ah se fosse un mio prego in cielo accolto
non chiederei al gran pittore d’Urbino
il pennello divino per coronar di gloria
il suo bel volto.
Vorrei poter cangiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei
Vorrei veder me vecchio e lei…
dal sacrificio mio ringiovanita!
(Ada Negri – Maternità)

Ho raccolto un mazzolino di fiori del giardino.
L’ho preparato con tutto l’amore che c’è nel mio cuore.
E’ per te, mammina mia,
che sei la più bella che ci sia.

Con la tua pancia gonfia, con la tua paura di Hitler, con la tua bocca di brutti racconti, con le tue dita di mandolini rotti, con le tue braccia, con la tua pancia.
Con la tua voce, con il tuo naso e i tuoi occhi, con i tuoi occhi di senza quattrini, con i tuoi occhi di falsa porcellana, con i tuoi occhi di Russia, con i tuoi occhi di India affamata, con i tuoi occhi da gatta sul tavolo operatorio.
Con i tuoi occhi soli, con i tuoi occhi.
(Allen Ginsberg – Kaddish)

Mi domando che madri avete avuto.
Se ora vi vedessero al lavoro in un mondo a loro sconosciuto, presi in un giro mai compiuto
d’esperienze così diverse dalle loro, che sguardo avrebbero negli occhi?
Se fossero lì, mentre voi scrivete il vostro pezzo, conformisti e barocchi,
o lo passate, a redattori rotti a ogni compromesso, capirebbero chi siete?
Madri servili, abituate da secoli a chinare senza amore la testa,
a trasmettere al loro feto l’antico, vergognoso segreto d’accontentarsi dei resti della festa.
Madri servili, che vi hanno insegnato come il servo può essere felice
odiando chi è, come lui, legato, come può essere, tradendo, beato,
e sicuro, facendo ciò che non dice.
È così che vi appartiene questo mondo: fatti fratelli nelle opposte passioni,
o le patrie nemiche, dal rifiuto profondo a essere diversi: a rispondere del selvaggio dolore di esser uomini.
(Pier Paolo Pasolini – La Ballata delle Madri)

poesie per la mamma
Mamma, Tu sei fortezza, Tu sei sicurezza, Tu sei…tutto per me. Non sei tempo che passa, non sei vento che soffia. Tu sei il mio sostegno, mi coccoli, mi stringi forte, forte e non mi lasci più. Sei rosa che sboccia nel giardino incantato del mio cuore. Tu sei soltanto una cosa: la mia mamma.

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A mia madre: poesie per il compleanno della mamma

Il giorno del compleanno della mamma è sempre bello poterle fare una sorpresa gradita, che sia una poesia sulla mamma, un biglietto o una lettera per la mamma. Vediamo allora qualche spunto per fare degli auguri alla mamma con una dolce poesia.

Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l’emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d’amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
(Alda Merini- A tutte le donne)

Chiesi a un bimbo: A chi vuoi bene? Chi consola le tue pene, e s’allieta del tuo riso quasi fosse il paradiso? A chi arde e brucia in core una fiamma tutta amore?
Mi rispose:- Quella fiamma arde in cuore alla mia mamma.

Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni:
mia madre ha sessant’anni,
e più la guardo e più mi sembra bella.
Non ha un accenno, un guardo, un riso, un atto
che non mi tocchi dolcemente il core;
ah, se fossi pittore,
farei tutta la vita il suo ritratto!
Vorrei ritrarla quando china il viso
perch’io le baci la sua treccia bianca,
o quando, inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso
Pur, se fosse il mio priego in ciel accolto,
non chiederei di Raffael da Urbino
il pennello divino
per coronar di gloria il suo bel volto;
vorrei poter cangiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei,
veder me vecchio, e lei
dal sacrificio mio ringiovanita.
(Edmondo De Amicis – Se fossi pittore)

Sorridi donna
sorridi sempre alla vita
anche se lei non ti sorride.
Sorridi agli amori finiti
sorridi ai tuoi dolori
sorridi comunque.
Il tuo sorriso sarà
luce per il tuo cammino
faro per i naviganti sperduti.
Il tuo sorriso sarà
un bacio di mamma,
un battito d’ali,
un raggio di sole per tutti.
(Alda Merini – Sorridi donna)

poesie per la mamma
Buon compleanno mamma

La madre è un angelo che ci guarda
che ci insegna ad amare!
Ella riscalda le nostre dita, il nostro capo
fra le sue ginocchia, la nostra anima
nel suo cuore: ci dà il suo latte quando
siamo piccini, il suo pane quando
siamo grandi e la sua vita sempre.
(Victor Hugo – La madre)

La mamma non è più giovane
e ha già molti capelli
grigi: ma la sua voce è squillante
di ragazzetta e tutto in lei è chiaro
ed energico: il passo, il movimento,
lo sguardo, la parola.
(Ada Negri – La mamma)

Le madri non cercano il paradiso,
il paradiso io l’ho conosciuto
il giorno che ti ho concepito.
Perché vuoi morire?
Non ti ricordi la tua tenera infanzia
e quanto hai giocato con me?
Perché vuoi inebriarti della tua anima?
Tu stai uccidendo tua madre
eppure non riesco a dimenticare
i gemiti del parto.
Anch’io quel giorno sono morta
quando ti ho dato alla luce,
tu sei peggio
di qualsiasi amante figlio mio
tu mi abbandoni.
(Alda Merini – Le madri non cercano il paradiso)

La casa senza mamma
è un fuoco senza fiamma,
un prato senza viole,
un cielo senza sole.
Dove la mamma c’è
il bimbo è un piccol re,
la bimba reginella,
la casa è tanto bella.
(Renzo Pezzani – Mamma)

auguri mamma frasi
Buon compleanno, mamma

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Poesie per la festa della mamma

C’è un giorno, ogni anno, in cui si celebra la festa della mamma, con poesie, biglietti e regali vari. Scegliere le giuste frasi per la festa della mamma o una bella poesia per la festa della mamma è importante. Se avete poche idee, ecco le migliori poesie per la festa della mamma.

Per la tua festa dolce mamma
ho raccolto i fiori più belli del nostro giardino
ho colorato il disegno più speciale
ho cercato tra i ricordi la storia più bella.
Tutto questo per fartene dono,
anche se, il fiore più bello, i colori più accesi,
e la storia più speciale nella mia vita,
sei tu, mamma!
Auguri, è la tua festa!
(Stephen Littleword – Festa della mamma)

Due braccia che m’abbracciano,
due labbra che mi baciano,
due occhi che mi guardano,
e mani che accarezzano
e sento un buon odore
e sento un bel sapore:
la mamma e’ questo per me
e molto altro ancora:
la mamma e’ una dolcissima signora.
(Roberto Piumini – La mamma)

poesia per la mamma
Tanti auguri alla mia dolce mammina

Per la tua festa cara mammina, ti avevo scritto una canzoncina
ma un uccellino ha beccato le note e mi ha lasciato le pagine vuote.
Quindi ho pensato, con gran coraggio, di prepararti una torta al formaggio ma due topini furbetti e veloci l’hanno nascosto tra i gusci di noci.
Presto ho cucito un vestito di seta ma così stretto…da mettersi a dieta!
E la sciarpetta da me ricamata?
Una fatina me l’ha trasformata!
Scusami tanto, mammina mia, ti ho raccontato qualche bugia…per regalarti un dolce sorriso e farlo splendere sul tuo bel viso.

Don… don e mi dicono Dormi!
Mi cantano Dormi! Sussurrano
Dormi! Bisbigliano Dormi!
Là, voci di tenebra azzurra…
Mi sembrano canti di culla,
che fanno ch’io torni com’era…
sentivo mia madre… poi nulla
sul far della sera.
(Giovanni Pascoli – Mia madre)

Come tu mi portavi tra le braccia,
ti porto in cuore, madre. Altro non posso,
altro non so, per te, che mi nutrivi
di tanto amore che la.morte sciolse.
Ora, da un quadro mi contempli e ignori.,
la pena dei miei giorni, Oh, come triste
questo freddo silenzio e il tuo splendore
dI capelli, dI volto e dI sornso
che mai non colsi, E sono vecchio, madre,
E tu giovane sei, bella e serena.
(Giuseppe Villaroel – Ti porto in cuore, madre)

immagini festa della mamma
Auguri mamma

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Ciao mammina: poesie sulla mamma morta

Quando proviamo il dolore della morte di una mamma, anche una ricorrenza può diventare molto triste. Può capitare di sentirsi tristi pensando a delle frasi da dedicare alla mamma, ma c’è anche chi, invece, preferisce fare una dedica speciale alla mamma che non c’è più. Ecco allora delle dolci poesie per la mamma morta.

Passa sotto la nostra casa qualche volta,
volgi un pensiero al tempo ch’eravamo ancora tutti.
Ma non ti soffermare troppo a lungo.
La voce di colei che come serva fedele
chiamata si dispose alla partenza,
pianse ma preparò l’ultima cena
poi ascoltò la sentenza nuda e cruda
così come fu detta, quella voce
con un tremito appena più profondo,
appena più toccante ora che viene
di là dalla frontiera d’ombra e lacera
come può la cortina d’anni e fora
la coltre di fatica e d’abiezione,
cerca il filo del vento, vi s’affida
finché il vento la lascia a sé, s’aggira
ospite dove fu di casa, timida
e spersa in queste prime albe dell’anno.
L’ora è quell’ora cruda appena giorno
che il freddo mette a nudo la città
livida nelle sue pietre, tagliente
nei suoi spigoli e, dentro, nell’opaco
versano latte nelle tazze, tostano
pane, il bambino mezzo desto biascica
mentre appunta sul diario il nuovo giorno.
Nel grumo di calore che è più suo,
nella bolla di vita ch’è più tenera
per lei cresciuta alla pazienza in terre
povere, pie, l’ascolto, voce fievole,
tendersi a queste ancora grevi, ancora
appannate dal lungo sonno, chiedere
asilo, volersi mescolare.
Dico: abbi pace, abbi silenzio. Dico…
Udire voci trapassate insidia
il giusto, lusinga il troppo debole,
il troppo umano dell’amore. Solo
la parola all’unisono di vivi
e morti, la vivente comunione
di tempo e eternità vale a recidere
il duro filamento d’elegia.
È arduo. Tutto l’altro è troppo ottuso.
«Passa sotto la nostra casa qualche volta,
volgi un pensiero al tempo ch’eravamo ancora tutti.
Ma non ti soffermare troppo a lungo-
(Mario Luzi – Il duro filamento)

Madre che ho fatto
soffrire
(cantava un merlo alla finestra, il giorno
abbassava, sì acuta era la pena
che morte a entrambi io m’invocavo)
madre
ieri in tomba obliata, oggi rinata
presenza,
che dal fondo dilaga quasi vena
d’acqua, cui dura forza reprimeva,
e una mano le toglie abile o incauta
l’impedimento;
presaga gioia io sento
il tuo ritorno, madre mia che ho fatto,
come un buon figlio amoroso, soffrire.
Pacificata in me ripeti antichi
moniti vani. E il tuo soggiorno un verde
giardino io penso, ove con te riprendere
può a conversare l’anima fanciulla,
inebbriarsi del tuo mesto viso,
sì che l’ali vi perda come al lume
una farfalla. È un sogno,
un mesto sogno; ed io lo so. Ma giungere
vorrei dove sei giunta, entrare dove
tu sei entrata
– ho tanta
gioia e tanta stanchezza! –
farmi, o madre,
come una macchia dalla terra nata,
che in sé la terra riassorbe ed annulla.
(Umberto Saba – Preghiera alla madre)

Tu non sei più vicina a Dio
di noi; siamo tutti lontani. Ma tu hai stupende
benedette le mani.
Nascono chiare in te dal manto,
luminoso contorno:
io sono la rugiada, il giorno,
ma tu, tu sei la pianta.
(Rainer Maria Rilke)

E il cuore quando d’un ultimo battito
Avrà fatto cadere il muro d’ombra,
Per condurmi, Madre, sino al Signore,
Come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua di fronte all’Eterno,
Come già ti vedevo
Quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
Come quando spirasti
Dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m’avrà perdonato,
Ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d’avermi atteso tanto,
E avrai negli occhi un rapido sospiro.
(Giuseppe Ungaretti – La madre)

Mater dolcissima, ora scendono le nebbie, il Naviglio urta confusamente sulle dighe,
gli alberi si gonfiano d’acqua, bruciano di neve; non sono triste nel Nord:
non sono in pace con me, ma non aspetto perdono da nessuno,
molti mi devono lacrime da uomo a uomo.
So che non stai bene, che vivi come tutte le madri dei poeti,
povera e giusta nella misura d’amore per i figli lontani.
Oggi sono io che ti scrivo:
Finalmente, dirai, due parole di quel ragazzo che fuggì di notte
con un mantello corto e alcuni versi in tasca.
Povero, così pronto di cuore lo uccideranno un giorno in qualche luogo.
Certo, ricordo, fu da quel grigio scalo di treni lenti che
portavano mandorle
e arance, alla foce dell’Imera, il fiume pieno di gazze, di sale,
d’eucalyptus.
Ma ora ti ringrazio, questo voglio, ell’ironia che hai messo sul mio labbro,
mite come la tua. Quel sorriso m’ha salvato da pianti e da dolori.
E non importa se ora ho qualche lacrima per te, per tutti quelli che come te
aspettano, e non sanno che cosa.
Ah, gentile morte, non toccare l’orologio in cucina che batte
sopra il muro
tutta la mia infanzia è passata sullo smalto del suo quadrante,
su quei fiori dipinti: non toccare le mani, il cuore dei vecchi.
Ma forse qualcuno risponde?
O morte di pietà, morte di pudore.
Addio, cara, addio, mia dolcissima Mater.
(Salvatore Quasimodo)

Mia madre diceva 16 settembre,
poco prima di morire sulla mezzanotte,
che una pulce la pungeva sulla schiena
una pulce pesante come un cavallo.
Una zampa oscura la premeva sul letto.
Mia madre doveva sudare per resistere,
e spirare bocconi, senza aver trovato la forza
di dire una preghiera.
Sono tornati i fiori sulla loggia,
più nessuno li ha innaffiati.
Hanno rimesso i ferri ai puledri
e i giorni si sono consumati.
La brutta bestia miagola ancora
tra le crepe della vecchia casa.
Una sera del mese di agosto
noi stavamo sul terrazzo
a guardare in cielo l’immenso vespaio.
Il vento di agosto che distoglie la pula
dal grano e dà l’ebbrezza ai trebbiatori
incappucciati sulle aie,
e fa splendere le pale sulla paglia,
schiariva ai nostri occhi la speranza
di una pace sudata. Mio padre
si addormentò sulla sedia
al soffio di quell’aria serena.
Mia madre parlò a me che fumavo:
«L’acqua torbida» disse «scorre avanti
all’acqua sincera, il fiume
trascina la verità».
Nasce ogni sera dalle crepe dei muri
il canto della bestia che non si è addomesticata.
Gufo o donnola, civetta o faina,
mezzo mammifero, mezzo uccello,
stermina le galline, lacera le lenzuola nelle casse.
Non è gatto, non è gallo, è demone
che si nasconde nei solai,
che vuole il fumo la penombra i calcinacci,
e ha ribrezzo delle foglie;
animale legato alle pieghe dei panni,
all’odore dei morti.
Mio padre siede a mattutino
sulla pietra del focolare.
La gente va e viene con le bottiglie
nascoste negli scialli a cercare aceto
per combattere l’afta.
Le donne parlano dei porci
alle vicine, dei porci puliti come cani
e allevati sotto i letti.
Epidemie di buoi di pecore di galline.
Sono i segni della fine?
Li enumerano le donne
che si sono sedute sulle fascine
attorno al fuoco a commemorare mia madre.
(Leonardo Sinisgalli – 16 settembre 1943)

Quella notte, sperduto per l’aria,
su l’immensa città sconosciuta,
c’era un povero pensiero che errava,
che cercava, che cercava il mio cuore;
ma non sapeva dove,
non sapeva dove…
C’era un grido di donna, affiochito,
soffocato dal pianto, smarrito;
un tuo grido – il tuo ultimo, mamma –
che chiamava, chiamava il mio nome…
Ma io non l’ho sentito,
io non l’ho sentito.
(Diego Valeri – Quella notte)

E tu, nel tuo dolor solo e pensoso,
ricercherai la madre,
e in queste braccia asconderai la faccia;
nel sen che mai non cangia avrai riposo.
(Giuseppe Giusti)

aforismi mamma
La morte della madre non è paragonabile alla morte dell’uomo che amavi: è l’anticipo della tua morte. Perché è la morte della creatura che ti ha concepito, portato dentro il ventre, regalato la vita. E la tua carne è la sua carne, il tuo sangue è il suo sangue, il tuo corpo è un’estensione del suo corpo: nell’attimo in cui muore, muore fisicamente una parte di te o il principio di te, né serve che il cordone ombelicale sia stato tagliato per separarvi. (Oriana Fallaci)

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Frasi per la mamma: le immagini più belle

Scegliere frasi sulla mamma, aforismi sulla mamma o una poesia sulla mamma è un bel gesto, ma può esserlo ancora di più se accompagniamo tutto con delle dolci immagini.
Date uno sguardo alle immagini qui di seguito, ci sono immagini per la mammaimmagini per la festa della mamma, immagini di compleanno per la mamma e tante altre dolci foto da dedicare alla mamma.

poesia per la mamma
Mamma il tuo compleanno significa molto soprattutto per me; Sei intelligente, forte e buona; ed è vero senza dubbio! Ecco perché esprimo questo desiderio di compleanno: che tutti i tuoi sogni diventino realtà; Possa la tua vita essere piena di felicità, perché mamma, la meriti davvero tutta!
poesia per la mamma
Mamma. Nessuna parola è più bella. La prima che si impara, la prima che si capisce e che s’ama. La prima di una lunga serie di parole con cui s’è risposto alle infinite, alle amorose, timorose domande della maternità. E anche se diventassimo vecchi, come chiameremmo la mamma più vecchia di noi? Mamma. Non c’è un altro nome. Marino Moretti
poesia per la mamma
Buon compleanno alla persona che mi ha insegnato tutto sulla vita, sull’amore e sulla gioia. A te posso solo dire “grazie” e “ti voglio bene” dal profondo del mio cuore.
poesie per la mamma
La mia notte mi soffoca per la tua mancanza. La mia notte palpita d’amore, quello che cerco di arginare ma che palpita nella penombra, in ogni mia fibra. La mia notte vorrebbe chiamarti ma non ha voce. (Frida Kahlo)
poesie per la mamma
Grazie mamma perché mi hai dato la tenerezza delle tue carezze, il bacio della buona notte, il tuo sorriso premuroso, la dolce tua mano che mi dà sicurezza. Hai asciugato in segreto le mie lacrime, hai incoraggiato i miei passi, hai corretto i miei errori, hai protetto il mio cammino, hai educato il mio spirito, con saggezza e con amore mi hai introdotto alla vita. E mentre vegliavi con cura su di me trovavi il tempo per i mille lavori di casa. Tu non hai mai pensato di chiedere un grazie. Grazie mamma. (Judith Bond)
poesie per la mamma
Ho sentito la sua assenza. È stato come svegliarsi un giorno senza denti in bocca. Non c’era bisogno di correre allo specchio per sapere che non c’erano più. (James Dashner)
poesie per la mamma
Il cuore della mamma è grande, così grande che ho pensato di andarlo a visitare. Incominciando a passeggaire ho visto tante cose, e tutte meravigliose! Ho visto un libro e tante fotografie. Ho visto tanti giochi, racconti e poesie, un albero grande, lo zainetto e anche il mio rossetto, di papà il telefonino e di Agnese il cagnolino. Ho visto il suo pensiero, l’amore, quello vero! E una cosa soprattutte ho capito: il cuore della mamma è davvero infinito!
poesie per la mamma
Mamma, buon compleanno!
poesie per la mamma
Non importa dove sei, non importa quello che stai facendo…la tua casa sarà sempre dove si trova la mamma. Ne sono convinto. Buon compleanno mamma
poesie per la mamma
Ti regalo una rosa e ti ringrazio di essere così speciale. Non avrei potuto desiderare una mamma migliore di te. TANTI AUGURI!
poesie per la mamma
C’è una donna meravigliosa che tanto lavora e mai riposa. Si agita, corre, indaffarata è lei la regina da tutti amata. La riconosci: non ha la corona ed è una simpatica burlona. Prepara muffin, torte e pasticci con lei dimentico anche i capricci. Ha molti pensieri nella sua testa ma regala sorrisi e facciamo festa. Lascia nell’aria un profumo delicato: sa di pura vaniglia e fresco bucato. La chiamo “Mamma” è il mio gioiello con lei accanto il mondo è più bello! Maria Ruggi
poesie per la mamma
Alla mia mamma! Nove mesi nel pancione poi con tanta emozione il gran giorno è arrivato : “Ciao mamma sono nato!” Tu mi hai regalato al mondo , mi sorridi ogni secondo e non bastano le parole per descrivere il mio amore . Questo è ciò che posso darti :solo un cuore per amarti! Non ho nulla tra le mani solo te….ieri, oggi, domani. Tanti auguri mamma
poesie per la mamma
A 5 anni “mamma ti amo”. A 10 anni “mamma ho bisogno di te”. A 16 anni “mamma sei noiosa”. A 18 anni “voglio andarmene da questa casa”. A 25 anni “mamma avevi ragione”. A 30 anni “voglio tornare dalla mamma”. A 50 anni “mamma non voglio perderti”. A 70 anni “mamma darei qualunque cosa per averti qui con me”. AUGURI MAMMA
poesie per la mamma
Mamma in tutte le lingue.
poesie per la mamma
Io credo negli angeli, io credo nei supereroi, io credo nei miracoli, io credo nelle benedizioni, io credo alla fortuna e ho trovato tutto ciò nella mia mamma che è tutto per me. Auguri mamma
poesie per la mamma
Ti auguro che tutti i tuoi desideri si realizzino. Buon compleanno, mamma
poesie per la mamma
Dalla finestra vedo un fresco prato, vedo la strada, il campo seminato, e gli alberi nel sol della mattina, le case nuove e la bianca chiesina. Volan gli uccelli in lieta compagnia, su per l’azzurro del cielo profondo; canta con dolce voce mamma mia E questo è così bello, è proprio il mondo! (Giuseppe Fanciulli)
poesia per la mamma
Una bambina a cui fu chiesto dove fosse casa sua rispose “Dove c’è la mamma”

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Poesie per la mamma: i video

E se le immagini per la mamma non bastano, ecco allora un altro bel modo molto carino per fare un pensiero gradito alla propria mamma. Troverete, infatti, qui di seguito, tanti bei video con poesie per la mamma e tante dediche alla mamma per ogni occasione. Cosa aspettate a dare uno sguardo?

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