gamberi in gravidanza

Posso mangiare i gamberi in gravidanza?

I gamberi in gravidanza: si possono mangiare?

Sappiamo che mantenere una corretta alimentazione in gravidanza sia fondamentale ai fini della stessa, e che alcuni cibi in gravidanza siano da evitare.

Vediamo insieme se e come mangiare i gamberi in gravidanza.

Gravidanza: gamberi, gamberetti e gamberoni

Secondo gli esperti, si possono mangiare gamberi in gravidanza, così come i gamberoni e i gamberetti in gravidanza, ma occorre evitare assolutamente di mangiarli crudi.

Il consumo di crostacei in gravidanza, infatti, è ammesso soltanto dopo un’attenta cottura, che distrugge tutti gli eventuali agenti patogeni presenti.

L’elenco dei crostacei comprende:

  • aragoste;
  • astici;
  • gamberetti;
  • gamberi;
  • granseole;
  • granchi;
  • mazzancolle;
  • scampi.

Se cotti attentamente, i gamberi apportano alla donna incinta molti benefici, perché sono ricchi di:

  • acidi grassi omega-3;
  • fosforo;
  • iodio;
  • ferro;
  • calcio;
  • potassio;
  • zinco;
  • sodio;
  • selenio;
  • vitamine A, B1, B2, PP.

Quindi, è importante che il consumo di gamberi in gravidanza sia a soggetto ad alcune regole, quali:

  • mai mangiare gamberi crudi, ma solo gamberi cotti in gravidanza;
  • evitare i gamberi surgelati, in gravidanza potrebbero comportare eventuali contaminazioni causate da agenti patogeni resistenti al congelamento.

gamberi in gravidanza

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Frutti di mare in gravidanza: quali rischi?

Il pesce in gravidanza è oggetto di molte discussioni e, in particolare, ci si chiede se e come mangiare i frutti di mare, molto amati a diffusi sulle nostre tavole.

Gli esperti assicurano che consumare alcuni tipi di pesci in gravidanza sia consentito, con le uniche raccomandazioni di cuocerli accuratamente e di evitare le specie al vertice della catena alimentare, ad esempio il tonno o il pesce spada, poiché possono contenere dosi elevate di elementi dannosi come il mercurio, che si accumulano nelle loro carni man mano che si nutrono di esemplari di altre specie.

È assolutamente vietato il consumo di frutti di mare crudi e, in generale, di pesce crudo in gravidanza, ma anche durante l’allattamento. Il consumo di pesce crudo, infatti, espone la donna incinta al rischio di entrare in contatto con infezioni pericolose come la listeriosi, la salmonellosi, la toxoplasmosi o il virus dell’epatite A, una malattia che colpisce il fegato. Ciò avviene in quanto i molluschi di mare come cozze, ostriche e vongole si nutrono filtrando l’acqua marina che li circonda, spesso molto inquinata, e altresì può succedere che vengano in contatto con materie organiche che contengono il virus, “conservandolo” al loro interno.

Inoltre, i molluschi possono trasmettere virus che causano malattie gastro-intestinali, come ad esempio il norovirus, responsabile di una fastidiosa forma di gastroenterite, in gravidanza riconoscibile con sintomi come nausea, vomito, diarrea, crampi e febbre.

Gli esperti raccomandano, oltre una corretta alimentazione in gravidanza, anche una buona e fondamentale cottura degli alimenti, sia che si tratti di pesce che di carne.

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