Insalata di mare in gravidanza
Una buona insalata di mare è uno dei modi più amati per gustare il pesce fresco.
Sappiamo, però, che occorre evitare alcuni pesci in gravidanza.
Scopriamo insieme se è possibile mangiare l’insalata di mare in gravidanza.
Insalata di mare in gravidanza: sì o no?
L‘insalata di mare è un piatto a base di molluschi, crostacei, con ortaggi ed erbe aromatiche. Di solito, viene anche condita con succo di limone, olio extravergine di oliva, pepe bianco e sale. Si tratta di un alimento ad alto contenuto proteico, caratterizzato da una concentrazione variabile in carboidrati e lipidi. Esistono moltissime ricette per preparare l’insalata di mare, ma tutte si accomunano per l’utilizzo del metodo di cottura con acqua (fredda o calda) o con vapore (tradizionale o in pentola a pressione).
Generalmente, un’insalata di mare completa comprende:
- cozze;
- vongole;
- gamberi;
- polpo;
- calamari;
- carote;
- sedano;
- alloro;
- prezzemolo;
- aglio;
- pepe.
L’insalata di mare in gravidanza è consentita, purché il pesce sia fresco e, soprattutto, ben cotto. No all’insalata di mare surgelata.
In media, le calorie di un’insalata di mare completa sono, in media, 347.
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Cosa mangiare in gravidanza?
Mantenere una corretta e sana alimentazione in gravidanza è fondamentale.
Essa deve includere formaggi, latte, pesce, carne, uova, frutta e verdura, ma ogni alimento ha bisogno di particolari accorgimenti.
Ad esempio, il pesce in gravidanza è fondamentale per la dieta della futura mamma, perché contiene proteine di qualità, pochi grassi saturi, ed è ricco di omega 3.
Esistono, però, alcuni pesci da evitare in gravidanza perché potrebbero contenere mercurio, come:
- tonno;
- pesce spada;
- sgombro;
- squalo.
Il pesce crudo appartiene alla categoria del pesce da evitare in gravidanza, perché potrebbe essere contaminato da Salmonella Campylobacter e virus dell’epatite A.
I crostacei in gravidanza devono essere mangiati soltanto cotti per evitare infezioni o gastroenterite in gravidanza.
Per molte donne le vongole in gravidanza costituiscono una tentazione irresistibile. Esse possono essere mangiate esclusivamente cotte, mai crude. Il rischio è infatti quello di esporre la donna all’azione di agenti patogeni, che potrebbero dare il via a un’infestazione parassitaria pericolosa per il bambino.
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