Esami pre-concezionali gratuiti: quali sono e perché farli

Affrontereste mai un viaggio lungo 900 km senza prima aver controllato l’acqua e l’olio nel motore dell’auto? No. E una gravidanza lunga nove mesi senza prima assicurarvi di essere in buona salute? “Ovviamente no” sarebbe la risposta esatta. Eppure, nonostante la dolce attesa sia per l’organismo molto più impegnativa di quanto lo sia un viaggio per un’auto, le statistiche dimostrano che sono pochissime le donne che effettuano esami preconcezionali quando sono in procinto di concepire. Nonostante il servizio sia gratuito per tutte le coppie, come stabilito dal Ministero della Salute nel D.M del 2 luglio 1996, sono solo quelle che hanno difficoltà a concepire o che hanno subìto aborti spontanei, che si recano dal ginecologo per fare dei controlli. In pratica la maggior parte di noi tra tagliandi annuali e revisioni, presta più cure all’autovettura che al proprio corpo.

Prima di concepire volontariamente un bambino sarebbe coscienzioso da parte di tutte le donne fare degli esami clinici preliminari atti a stabilire le condizioni generali di salute, esattamente come quelli che andrebbero fatti ogni anno.

Ancora più importanti se si pensa che si vuole affrontare una gravidanza, coinvolgendo nella propria salute quella di un altro essere umano. Non si può affermare di essere in buona salute senza aver effettuato dei controlli.

Come tutti sanno infatti alcune malattie sono asintomatiche, nonostante siano molto rischiose in gravidanza come la famigerata toxoplasmosi. L’unico modo per accertarsi di non averla in atto al momento di concepire è dosare gli anticorpi. Questi esami sono prescrivibili su ricetta rossa dal proprio medico generico e possono essere effettuati in tutte le strutture pubbliche o convenzionate. Ecco quali sono gli esami pre-concezionali di controllo a cui hanno diritto gratuitamente tutte le coppie che desiderano un figlio:

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