Carciofi e gravidanza
Durante la gravidanza, la scelta degli alimenti deve essere molto accurata. Esistono, infatti, degli alimenti da evitare in gravidanza, per non mettere a rischio la salute della mamma e del bambino.
Vediamo se è possibile mangiare i carciofi in gravidanza e perché.
Carciofi: calorie e valori nutrizionali
I carciofi, possono essere considerati tra i cibi maggiormente consigliati in gravidanza grazie alle loro numerose proprietà benefiche.
Essi, infatti, sono ricchi di:
- acido folico;
- vitamine A, B, C;
- sali minerali, come il magnesio, il ferro, il fosforo, il potassio e il calcio;
- fibre.
Tutti questi elementi nutritivi li rendono essenziali per il benessere sia della mamma che del bambino.
Inoltre, si possono mangiare carciofi in gravidanza perché:
- aiutano a combattere acidità e bruciore di stomaco in gravidanza;
- sono antiossidanti;
- favoriscono la digestione;
- depurano l’organismo;
- hanno un effetto digestivo.
In 100 grammi di carciofi, i valori nutrizionali sono:
- calorie: 22 kcal;
- carboidrati: 2,5 g;
- zuccheri: 1,9 g;
- grassi: 0,2 g.
L’Italia è il paese che detiene il primato nella produzione di carciofi soprattutto nelle regioni di Sicilia, Sardegna e Puglia. Il periodo dei carciofi è in autunno ed inizio primavera.
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Carciofi in gravidanza: come mangiarli?
Durante la gravidanza, possono presentarsi piccoli problemi legati alla ritenzione idrica o al bruciore di stomaco oppure alla digestione del cibo e possono essere contrastati anche con la tintura madre di carciofo. Questa possiede le stesse proprietà della pianta del carciofo per questo è un importante disintossicante, dall’azione diuretica depurativa e digestiva.
I carciofi in gravidanza si possono consumare sia cotti che crudi. È estremamente importante, però, lavarli con cura e togliere le foglie esterne. Sì anche ai carciofi arrostiti in gravidanza.
Per quanto riguarda, i carciofi in allattamento, invece, essi fanno parte di quegli alimenti che potrebbero modificare il sapore del latte e, perciò, non piacere al bambino.
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Carciofini sott’olio in gravidanza
I sottoli in gravidanza sono pericolosi perché potrebbero essere causa di contaminazione batterica e fungina.
Sia durante la produzione che durante la conservazione, i sottoli potrebbero causare la proliferazione di batteri e funghi che, se ingeriti, potrebbero portare gravi problemi al feto.
È fondamentale, perciò, fare attenzione al consumo di carciofi sott’olio in gravidanza. Non sono carciofi crudi, ma è sempre preferibile, una volta aperto il barattolo, cuocerli nuovamente. Con la cottura, i virus, le muffe e i parassiti vengono eliminati. Per i batteri invece non è così facile perché alcuni resistono anche al calore, così come le micotossine che, spesso, restano vive dopo la scomparsa delle muffe che le hanno prodotte. Per questo motivo bisogna avere la certezza che il barattolo sia ben sigillato e quindi che il cibo sia sano.
Inoltre, il barattolo va conservato bene e consumato al massimo un paio di giorni dopo l’apertura, altrimenti le donne incinte dovrebbero evitarne l’assunzione.
Per evitare di incorrere in problemi vari, è preferibile non mangiare carciofini sott’olio in gravidanza o, quantomeno, chiedere al proprio ginecologo.
Evitare, inoltre, anche i carciofi fritti, perché, come tutti gli alimenti fritti in gravidanza, potrebbero causare problemi.
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