Terza settimana di gravidanza: come si cambia
Il primo mese di gravidanza rappresenta per ogni donna un periodo un po’ particolare dal punto di vista emotivo e fisico. All’improvviso si scopre che un cucciolo d’uomo si sta formando nel proprio ventre, pur non avendo magari nessun sintomo a testimoniarlo. O magari ci si comincia a sentire diverse, a provare un fremito mai provato prima, a entrare in contatto con la nausea e la repulsione verso cose di cui prima si andava matte.
Beh, questo bellissimo cammino di 9 mesi è cominciato e con esso le preoccupazioni, le nuove emozioni e i primi impegni da rispettare. Ma quali sono i sintomi della terza settimana di gravidanza? Come si presenta un embrione a 3 settimane? Cosa bisogna fare a inizio gravidanza? Vediamo insieme cosa c’è da sapere.
Gravidanza terza settimana: è solo l’inizio
Durante la terza settimana di gravidanza, la donna comincia spesso a sentirsi diversa, cambiata. Fare il test di gravidanza è decisamente precoce in quanto, proprio in questo periodo, avviene il concepimento. Infatti, le settimane di gravidanza a livello ginecologico, si cominciano a contare dalla data dell’ultimo ciclo e, circa 14 giorni dopo tale data, in un ciclo regolare, avviene l’ovulazione, la fase in cui la donna è più fertile e può permettere ai propri ovuli di essere fecondati.
In questa settimana avviene quindi l’impianto dell’ovulo fecondato nell’utero. Nel caso in cui vengano fecondati due o più ovuli o che l’ovulo si divida in due, siamo di fronte a una gravidanza gemellare. Ci si trova, secondo il linguaggio medico, nel periodo che va da 2+0 a 2+6, ovvero 3 settimane di gravidanza (il primo numero rappresenta la settimana, il secondo i giorni trascorsi a partire dall’inizio della settimana).
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Sintomi gravidanza terza settimana
Essendo ancora molto presto per avere dei veri e propri cambiamenti a livello fisico e ormonale, i sintomi durante la terza settimana di gravidanza possono esserci come no e possono cambiare da donna a donna.
- Molte donne cominciano ad avere un appetito maggiore o il bisogno più frequente di fare pipì.
- Si può cominciare ad avere nausea mattutina o voglia di cibi diversi da quelli che si mangia di solito.
- Inoltre, una donna incinta di 3 settimane può notare durante questi giorni delle perdite ematiche. Nulla di preoccupante: sono le cosiddette perdite da impianto, sintomo che il concepimento è avvenuto; se queste perdite sono abbondanti o associate a dolore è meglio consultare il ginecologo.
Nei giorni successivi all’impianto, la gonadotropina corionica, ovvero l’ormone della gravidanza (Beta hCG) comincerà a essere presente in concentrazioni più alte e quindi potrà essere rilevata anche dai test di gravidanza casalinghi. Il viaggio di un nuovo piccolo essere umano è cominciato.
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Feto 3 settimane: lo sviluppo
Durante la 3 settimana di gravidanza il feto non si è ancora formato: si parla di zigote e successivamente di embrione e darà origine nelle settimane successive al feto e poi al bambino. Le sue dimensioni saranno di circa 0,1 mm in cui si distingue una piccola coda.
Non è consigliato fare un’ecografia alla terza settimana di gravidanza, poiché il feto non è ancora visibile, ma raddoppia di volume ogni giorno che passa: pian piano cominceranno a formarsi il sistema nervoso, il cuore e gli altri organi. Se la gravidanza è stata programmata o si sospetta di essere incinte, è bene cominciare a prendere alcune precauzioni che possono aiutarci a preservare la salute del nostro piccolo fin dalla terza settimana di gravidanza. Alcuni accorgimenti possono essere:
- non bere alcool;
- non fumare;
- non mangiare in maniera sproporzionata ed eccessiva;
- cominciare ad assumere acido folico.
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Tre settimane di gravidanza: gli esami da fare
Durante questa settimana, si può solo sospettare di aspettare un bambino, ma non si può sapere con certezza. Sarà a partire dalla prossima settimana che, sia con un test tradizionale sia con quello basato sul sangue, si potrà avere la certezza.
La terza settimana di gravidanza, come abbiamo già detto, è la settimana in cui lo zigote percorre la tuba per impiantarsi nell’utero e attaccarsi alla parete uterina. Sarà così microcoscopico da non poter essere individuato attraverso un’ecografia. Gli esami da poter fare nella 3 settimana di gravidanza sono quelli che riguardano le analisi del sangue per individuare infezioni o presenza di anticorpi:
- l‘esame per la clamidia: un esame del sangue o delle urine può rilevare la presenza di questa infezione e mettere in guardia sulle possibilità di trasmissione al feto;
- il test per l’HIV: il virus può essere trasmesso al bambino durante la gravidanza quindi è bene conoscere se la mamma l’abbia contratto;
- il test per la Toxoplasmosi: un esame del sangue può rivelare se una donna ha contratto o è affetta da Toxoplasmosi. In gravidanza è bene stare attenti a questo tipo di virus;
- il Pap Test: è un test che consiste nell’indagine approfondita del collo dell’utero e della vagina attraverso un tampone vaginale.
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Diventare madre: cambiamenti e interrogativi
Sicuramente diventare genitori è una delle esperienze più belle e gratificanti della vita di una coppia e per la madre, che vive sul suo corpo questo meraviglioso viaggio, è senza dubbio qualcosa di estremamente emozionante.
Scoprire l’inizio di una gravidanza porta con sé, non solo tantissime emozioni e curiosità, ma altrettante preoccupazioni e dubbi che possono destabilizzare ogni donna. Come cambierà il mio corpo? Riuscirò ad accettare tutto questo? Sarò in grado di affrontare un impegno così grande? Sarò preparata ad avere tante responsabilità? Permettere al nostro corpo e alla nostra mente di cambiare, quando ci si trova in balia di emozioni così forti, può essere difficile ma non impossibile: il viaggio di questi nove mesi rileverà una realtà meravigliosa e unica.
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Accettarsi e prepararsi
I cambiamenti a cui una donna va incontro, quando scopre di aspettare un bambino, sono enormi e portano emozioni nuove ed esperienze psicologiche mai provate prima. L’importante è riuscire a riconoscere che il nostro corpo dovrà accudire e prendersi cura del nostro dono più grande e essere sincere con se stesse imparando ad accettarsi.
Una delle cose necessarie per una donna, che si prepara ad accogliere nel suo grembo il suo cucciolo, è liberarsi dalle immagini e dai preconcetti del corpo femminile, anche di quello in gravidanza: ogni donna, ogni corpo, è diverso dall’altro e bisogna accettare con gioia questa nuova percezione di se stesse. Solo così, la gravidanza sarà vissuta con serenità e orgoglio.
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Il nostro bambino: un rapporto naturale
Un detto dice “Non si nasce mamme, lo si diventa”. Ed è così che dobbiamo concepire la nostra situazione in questi nove mesi di attesa. Il rapporto che andremo a creare con il nostro bambino, sarà immediato, sincero e naturale. Durante la gravidanza sarà il piccolo ad abituarsi ai ritmi e agli stati d’animo della mamma, sarà all’unisono con il suono della sua voce.
Quando sarà finalmente tra le braccia della mamma, tutto sarà concentrato su di lui e sul suo benessere e, inevitabilmente, anche le abitudini casalinghe cambieranno. Durante l’ultimo periodo dell’attesa, le carezze al pancione e le parole dedicate al piccolo saranno la prima forma di contatto con lui: il piccolo percepisce tutto questo. Concentrarsi sulla sua presenza ancor prima che nasca, deidicando un po’ di tempo esclusivamente al bambino, aiuterà ancor di più il rapporto mamma-figlio a svilupparsi in modo spontaneo.
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Il rapporto con il vostro uomo
Molte donne in attesa sono frastornate anche dai dubbi che riguardano il rapporto di coppia. Mi troverà ancora attraente così? Avrà un po’ di tempo da dedicare anche a me? Mi desidererà ugualmente dopo avermi visto partorire? Beh, la gravidanza deve essere un periodo in cui sarà ancor più stretto il legame affettivo tra voi.
La voglia di protezione verso entrambi, le coccole e le tenerezze che può dedicare alla mamma e al piccolo, faranno sentire il papà protagonista di questa esperienza unica. Senz’altro i tempi di intimità saranno più ridotti dopo la nascita del bambino, ritrovare un equilibrio magari non sarà semplice. Ma un rapporto sereno con l’uomo che ci sta accanto è di fondamentale importanza per vivere bene la gravidanza, il parto e la vita post-parto.
Pazienza, comprensione e amore sono gli ingredienti giusti per far in modo che tutto questo accada. A questo, va aggiunto il dialogo e l’apertura verso l’altro: esprimere tutto ciò che proviamo, sia negativo che positivo, è il modo migliore affinché il legame diventi ancora più solido.
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Primo mese di gravidanza: I sintomi
Il primo mese di gravidanza è dunque il mese della preparazione del nostro corpo a un evento che sta per accadere. I sintomi del primo mese di gravidanza non sono così evidenti, alcune donne non li percepiscono affatto.
Sicuramente il sintomo più evidente sarà, a un certo punto, l’assenza del ciclo mestruale. Ciò che è certo è che alla fine delle prime quattro settimane, l’embrione sarà impiantato nell’utero, la mamma potrà conoscere con certezza di essere in attesa e sarà l’inizio di un viaggio unico ed emozionante per la mamma e il suo piccolo. Vediamo insieme alcuni video che riguardano il primo mese di gravidanza.
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