Robin Hood: tra storia e leggenda
Quella di Robin Hood è una delle favole più amate, soprattutto dai bambini perché si intrecciano alla perfezione i temi riguardanti gli eroi che combattono per i più poveri, i cavalieri e il fascino medioevale in cui tutta la storia è ambientata. Grazie all’enorme successo della fiaba di Robin Hood, sono nate moltissime versioni, a partire da quella firmata Disney, fino ai film per i grandi e i piccini, la musica e le filastrocche. Vediamo insieme la storia completa di Robin Hood e tutti gli adattamenti per bambini.
Robin Hood: la nascita della fiaba per bambini
La storia di Robin Hood ha origini molto antiche poiché deriva da un manoscritto che descrive il personaggio principale a metà tra leggenda e storia. Si pensa infatti che sia realmente esistito nel Regno Unito, un nobile che combatteva a fianco dei poveri e che era davvero bravo nell’utilizzo dell’arco. Il primo racconto completo che parla e descrive le gesta di questo eroe risale al 1510. Ovviamente nel tempo la favola si è impreziosita di dettagli e di storie narrate in modo tale da attirare al meglio l’attenzione dei bambini. La fiaba si svolge nella foresta di Sherwood e i personaggi principali che compaiono già nel racconto ufficiale e che si affiancano a Robin Hood sono Lady Marian, Little John, lo Sceriffo di Nottingham, Frate Tuck, il Principe Giovanni I Senzaterra d’Inghilterra, Alan A Dale e Re Riccardo I Cuor di Leone.
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Robin Hood: la favola Disney
La favola di Robin Hood Disney si discosta molto da quella originale perché i personaggi principali sono stati spesso variati per andare incontro alle fantasie dei bambini. La trama principale è sempre la stessa: Robin Hood insieme a Little John vivono nella foresta di Sherwood e aiutano i più poveri rubando ai ricchi. Anche qui è presente il Principe Giovanni che è un antagonista rispetto a Robin Hood. Infatti egli rende difficile la vita dei più poveri applicando tasse alte ed ingiuste. Non manca Lady Marian, personaggio positivo che s’innamora di Robin Hood nel bosco e che convolerà a nozze con l’eroe alla fine della favola. Gli altri personaggi principali della storia sono Sir Biss, Fra Tuck e Saetta. Ecco qui la storia di Robin Hood Disney da leggere ai bambini.
Canta, Canta gallo! Suona la tua chitarra e racconta la storia di Robin Hood e Little John, gli eroi della foresta di Sherwood. Una storia che cominciò tanto tempo fa, in Inghilterra… quando re Riccardo Cuor di Leone partì per la guerra e suo fratello, lo sleale principe Giovanni, prese il suo posto. Quelli erano tempi molto duri. Giovanni, infatti, amava più di ogni cosa il denaro e, per arricchirsi, faceva pagare al suo popolo tasse, tasse, e ancora tasse! Mentre si stava dirigendo a Nottingham per incassare altro denaro, ebbe la cattiva idea di passare per Sherwood, la foresta dove viveva Robin Hood. Come si divertiva Giovanni nella carrozza,mentre faceva tintinnare i suoi adorati soldi! “Ruba al povero per sfamare il ricco,” spiegava il principe soddisfatto a Sir Biss, il suo fedele consigliere. Ma c’era qualcuno che non era d’accordo con il principe: Robin Hood, infatti, preferiva rubare al ricco per sfamare i poveri. E il ricco principe Giovanni stava passando proprio sotto il suo naso. Un’occasione…d’oro! Così Robin e Little John, travestiti da indovine, fecero capolino al bordo della strada. “Previsioni del futuro!” gridò Little John alzando la sfera di cristallo. “Delle indovine… divertente!” esclamò Giovanni facendo fermare la carrozza. Anche se il consigliere gli aveva detto di non fidarsi, il principe lasciò che Robin e Little John gli baciassero le mani… e i due ne approfittarono per rubare la pietre preziose dai suoi anelli! Sir Biss se n’era accorto, ma Giovanni come al solito non gli diede retta. Poi, senza attirare l’attenzione dei soldati, con la spada Little John fece un buco nel forziere del principe e prelevò un po’ di monete! Intanto Robin Hood, con la scusa di leggere il futuro, era riuscito a distrarre il principe e a rubargli perfino il mantello. “Ladri, mi hanno derubato!” gridò Giovanni, mentre i due amici scappavano via. Con il denaro rubato, Robin Hood aiutava i poveri della città di Nottingham. Per colpa delle troppe tasse, infatti, lì la gente era ridotta in povertà. E come se non bastasse c’era lo Sceriffo, sempre pronto a punire chi non pagava! Lo sceriffo era molto furbo e sapeva chi tenere d’occhio: il buon Fra Tac, per esempio, che distribuiva ai poveri i soldi rubati da Robin Hood! Quel giorno il frate aveva appena portato del denaro al fabbro, quando si sentì bussare alla porta: era lo Sceriffo, che trovò ben presto i soldi nascosti dal fabbro nel gesso della sua gamba rotta. “Brutto aguzzino senza cuore”!! Gridò Fra Tac, ma anche arrabbiarsi non serviva a nulla. Non contento lo Sceriffo poco dopo portò via il regalo di compleanno al coniglietto Saetta, anche se era solo un soldo! Mamma Coniglia non credeva ai propri occhi…come poteva essere tanto cattivo? Mamma Coniglia e i suoi piccoli erano veramente tristi, ma una visita inaspettata li consolò: era un povero mendicante. “Sii forte, figliolo, e non lasciarti abbattere!” disse il mendicante al coniglietto, accarezzandolo. Poi si alzò il cappuccio… e tutti riconobbero Robin Hood! Non si era mai visto un coniglietto più felice di Saetta, quando Robin gli regalò un bellissimo arco e il suo cappello. “Che bello!” esclamò il piccolo, anche se il cappello era troppo largo e l’arco era più grande di lui! Saetta corse subito fuori coi suoi fratellini voleva provare l’arco. Il coniglietto lanciò una freccia, che cadde proprio nel giardino del principe Giovanni dove la bella Lady Marian e la sua dama, Lady Cocca, stavano giocando a volano. Con prudenza, Saetta entrò nel giardino, ma fu scoperto da Marian. Lei lo accolse con un sorriso e quando, poco dopo, vide i suoi amici, invitò anche loro a farsi avanti. “Come siete bella!” esclamò il coniglietto più piccolo quando le andò vicino. “La mamma dice che voi e Robin Hood siete fidanzati,”aggiunse poi, facendo sospirare Marian. Eh, sì, tra lei e l’eroe c’era un grande amore! Per Marian Robin aveva inciso un cuore sul tronco di un albero del giardino! Intanto Fra Tac aveva raggiunto Robin e Little John nella foresta. Mentre assaggiava il loro pranzo, annunciò allegro: “Il principe Giovanni ha indetto una gara di tiro con l’arco. E Lady Marian darà un bacio al vincitore!” “Andiamo!” esclamò felicissimo Robin. “Che cosa stiamo aspettando?” Chi poteva immaginare che la gara fosse solo un trucco per attirare Robin in città e arrestarlo? Il principe Giovanni, infatti, era sicuro che l’eroe avrebbe partecipato sicuramente, visto che era un ottimo arciere. Il torneo si aprì con una magnifica sfilata: in premio c’era una freccia d’oro! “Eccolo là…Non è meravigliosa?” mormorò Robin quando più tardi vide passare Lady Marian. Certo, lei non potevo riconoscerlo: si era travestito da cicogna, mentre Little John sembrava un vero duca! E aveva in mente qualcosa. “Mio stimato sovrano! Come siete bello!” esclamò Little John inchinandosi davanti al principe. A Giovanni piaceva ricevere complimenti, perciò lo fece subito sedere accanto a sé. Little John era soddisfatto: ora avrebbe potuto tener d’occhio da vicino il principe. Sir Biss, invece, non si fidava di quello strano duca, ma Giovanni lo mandò via, ricordandogli che aveva un incarico. Il serpente, infatti, doveva avvertire il principe non appena si fosse accorto della presenza di Robin Hood. Offeso perché Little John l’aveva chiamato “lombrico”, Sir Biss si allontanò senza notare Fra Tac e Cantagallo. “Quello ha in mente qualcosa,” sussurrò il gallo. Meglio seguirlo! La gara stava per cominciare. I concorrenti sfilarono davanti al palco del principe con archi e frecce. C’era anche Robin, su dei trampoli che lo facevano sembrare una vera cicogna! “Spero di vincere il bacio,”disse dolcemente la finta cicogna offrendo un fiore a Lady Marian,quando le passò vicino. I loro sguardi si incontrarono e Marian capì: quei buffi abiti nascondevano il suo amato Robin! “Grazie, mio arciere dalle gambe sottili,” rispose con un sorriso, “vi faccio i miei auguri!” Il torneo cominciò. Robin e lo Sceriffo erano i più bravi e, ben presto, rimasero in gara da soli. Lo sceriffo, però, non aveva intenzione di battersi lealmente. Perciò, con il suo arco, diede un colpo a quello di Robin mentre stava per tirare… facendogli sbagliare mira! La freccia stava volando chissà dove, ma Robin ne lanciò subito un’altra. Un colpo da maestro: la seconda freccia colpì la prima, dirigendola verso il bersaglio e facendo centro, centro pieno! “Ha vinto, ha vinto!” gridò Fra Tac, mentre gli altri spettatori gioivano. Robin si avvicinò al palco per ricevere il premio. Il principe, aveva ormai capito che la cicogna era in realtà Robin Hood. Così, quando l’arciere gli fu vicino, con la spada tagliò il suo vestito:”Acciuffatelo!” ordinò Giovanni alle guardie. In un attimo Robin fu preso e legato. A quel punto Little John, nascosto dietro il palco del principe, senza farsi vedere dalle guardie, afferrò Giovanni per il colletto. Minacciandolo con una spada, gli sussurrò: “Di allo Sceriffo di slegare il mio amico!” E il principe spaventato, ubbidì. Ma lo Sceriffo, insospettito, andò dietro al palco e, scoperto il trucco di Little John, lo costrinse ad abbassare la spada. Giovanni, allora, cominciò a urlare ordini alle guardie, ma con un salto Robin si mise in salvo, portando Lady Marian con sé. Una volta messe fuori combattimento le guardie del principe con l’aiuto di Lady Cocca, si ritrovarono tutti al sicuro nella foresta di Sherwood. Dopo tanti pericoli, ci voleva un po’ di festa! Cantarello cominciò a pizzicare le corde della sua chitarra… e in un baleno si scatenarono canti e balli! Nei giorni seguenti gli abitanti di Nottingham, contenti per la fuga di Robin, avevano iniziato a prendere in giro il principe. Per punirli, Giovanni decise di aumentare ancora le tasse; adesso chi non poteva pagare veniva arrestato. Persino Cantagallo finì in prigione. La situazione andava peggiorando sempre più. E il peggio fu raggiunto quando un giorno lo Sceriffo prese l’unica moneta nella cassetta delle elemosine di Fra Tac. “Un momento! Quella è per i poveri!” gridò il frate. “Per questo la prendo… per il povero principe Giovanni!” rispose lo Sceriffo. Questa volta aveva superato ogni limite! Fra Tac non aveva intenzione di lasciar andare via così quel prepotente: “Vuoi le tasse? Te le do io, le tasse!” e giù bastonate! Ma lo Sceriffo purtroppo non era solo. Sul ramo di un albero c’era Crucco, una delle sue guardie, ad aspettarlo, che al momento giusto volò su Fra Tac. “Sei in arresto per alto tradimento!” gridò lo Sceriffo, mettendo in catene il povero frate. Quando il principe Giovanni venne a sapere che Fra Tac era in prigione, ebbe un’idea. Avrebbe fatto condannare il frate all’impiccagione per tendere una trappola a Robin Hood: di certo sarebbe venuto a salvarlo! Infatti Robin arrivò, travestito da mendicante. Interrogando Tonto e Crucco, che erano di guardia, l’eroe capì che, se voleva salvare Fra Tac, doveva liberarlo quella stessa notte. La luna era già alta quando Robin e Little John entrarono di nascosto nel castello del principe: lo Sceriffo russava davanti alla porta della prigione! Velocissimo, Little John catturò Tonto. Una volta legato e imbavagliato, Robin si coprì con il suo mantello: ora gli mancava solo il becco, ma rimediò mettendosi un calzino sul muso! Grazie a quel trucco, Robin riuscì ad avvicinarsi allo Sceriffo e a prendergli le chiavi della prigione. “Tu libera Fra Tac e gli altri, “sussurrò a Little John. “Io faccio una visita al tesoro reale!” “Little John! Non è possibile!” esclamò sorpreso Fra Tac quando l’amico entrò nella sua cella. “Ssst! Ora ce ne andiamo di qui!” rispose lui. Ma prima dovevano pensare agli altri prigionieri: e così andarono insieme a liberare tutti. Intanto Robin si era arrampicato sul balcone della stanza di Giovanni e stava guardando dentro. Che spettacolo! Nella camera, oltre al principe e a Sir Biss addormentati, c’erano sacchi di monete in quantità! Per trasportare i sacchi fuori dalla stanza, Robin scagliò una freccia legata a una corda verso la prigione. Qui Little John la raccolse e la rispedì verso la stanza del principe. Non restava che appendere i sacchi e farli scendere! In basso, tutti si davano da fare per portare via il denaro, ognuno come poteva. Correva Fra Tac, con il suo pancione, e correva anche il fabbro con la stampella! Presi gli ultimi sacchi, Robin si aggrappò alla fune per mettersi in salvo. Proprio in quel momento, Sir Biss si svegliò e capì che stava succedendo. Allora il consigliere si lanciò verso la finestra, addentando uno dei sacchi e afferrando con la coda un piede di Giovanni. In un lampo il principe fu trascinato dalla stanza ed ebbe appena il tempo di aggrapparsi con una mano al balcone, mentre Sir Biss non mollava né il sacco né il suo piede! Robin, invece, appeso alla corda, cercava di schivare le frecce che i soldati, richiamati dalle urla di Giovanni, tiravano dal basso. I nostri ce l’avevano quasi fatta! Ormai liberi, salirono tutti sopra un carro carico di monete. Little John tirava, Fra Tac spingeva, ma Robin Hood, per salvare uno dei piccoli di mamma coniglia, era rimasto indietro! Passando il cucciolo attraverso la grata, Robin gridò a Little John: “Fila! Non preoccuparti di me!” Ora doveva cavarsela da solo. Per sfuggire ai soldati, Robin salì sulla torre più alta del castello. Lo Sceriffo, rimasto in camicia, dopo che Little John gli aveva rubato i vestiti, lo inseguì con una torcia tentando di colpirlo. Ma tutto quello che riuscì a fare fu incendiare la torre! Per liberarsi di lui, Robin gli levò il tappeto da sotto i piedi, facendolo ruzzolare. Mentre le fiamme si levavano sempre più alte, Robin si arrampicò sul tetto della torre e si rese conto che l’unica via d’uscita era tuffarsi nell’acqua del fossato. Da lontano, Little John e Saetta, con il cuore in gola, assistevano preoccupati alla scena. Il principe pensava di essersi liberato del suo nemico finalmente, ma Robin Hood uscì dall’acqua sano e salvo. “Oh, no!” si disperò Giovanni cominciando a succhiarsi il pollice, come faceva sempre quando era molto nervoso. Aveva bisogno di sfogarsi: a portata di mano c’era un bastone e a portata di bastone c’era… Sir Biss! Qualche tempo dopo re Riccardo Cuor di Leone tornò dalla guerra e condannò lo Sceriffo di Nottingham, il principe Giovanni e Sir Biss a spaccar sassi, sorvegliati da Tonto e Crucco. A Nottingham, invece, erano finalmente tutti felici: i tempi duri erano passati! Quello, in particolare, era il giorno più bello per Marian e Robin Hood: si erano appena sposati! I due sposi partirono subito dopo per il viaggio di nozze su una splendida carrozza salutando felici i loro amici più cari.
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Film Disney di Robin Hood
La Disney decide di pubblicare il film di Robin Hood nel 1973 e fin da subito viene apprezzato dai bambini e dagli adulti. La particolarità, come si può già vedere dalla favola, è quella di utilizzare i personaggi sotto forma di animali: pertanto, il personaggio principale è un’astuta volpe rossa mentre il migliore amico di Robin Hood, Little John è un orso. Lady Marian è una volpe, Fra Tuck è un tasso, il Principe Giovanni è un leone, lo Sceriffo di Nottingham è un lupo, Sir Biss è un serpente, Saetta è un coniglio mentre Lady Cocca è una gallina e Tonto e Crucco due avvoltoi. Il film di Robin Hood Disney ha avuto molto successo tanto che è considerato un grande classico del cinema d’animazione. In basso il video sulla fiaba Disney.
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Robin Hood: dal cinema alla televisione
La produzione di pellicole e di serie televisive di Robin Hood si susseguono negli anni tant’è che è impossibile fare una lista completa ed efficiente di tutti i film, anche pensati esclusivamente per adulti, che hanno come riferimento questa storia per bambini. Sicuramente una delle versioni più famose e conosciute è il film Robin Hood e il Principe dei Ladri con Kevin Costner. Al contrario, per quanto riguarda le serie televisive, una delle più amate dai bambini dei giorni nostri è quella di Robin Hood: alla conquista di Sherwood. In basso il trailer del film con Kevin Costner e di Robin Hood: alla conquista di Sherwood.
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Robin Hood: le filastrocche
Le filastrocche di Robin Hood sono un ottimo modo per far imparare la storia ai bambini e farla comprendere. In aggiunta, il fatto che le filastrocche siano realizzate in rima rende la favola meno statica, di conseguenza anche i bambini più piccolini riusciranno a seguire facilmente la fiaba di Robin Hood. Ecco qui di seguito due filastrocche molto carine su Robin Hood e su tutti i personaggi a lui connessi.
Riccardo il leone il re d’Inghilterra
s’appresta a partire a combatter la guerra.
E lascia il suo regno a Giovanni il fratello
lo lascia per pegno d’eterna fiducia.
Fiducia al fratello ingiusto e ribello,
e lui fa soprusi e gli inglesi son fusi.
Ma c’è Robin Hood nel bosco Sherwood
che porta una guerra a Giovan senza terra.
Sceriffi e soldati, armate ed armati,
lui tutti sconfigge reprime e respinge.
Ma amore si accende col suo arco diletto
la Lady lo prende dal viso perfetto.
E’ Marion celeste con l’azzurra sua veste,
ma Giovanni impietoso di loro è geloso.
Di dividerli tenta sto re cattivone,
che vuol tener spenta la loro unione.
Ma torna Riccardo dal cuore gagliardo,
scaccia l’usurpatore e trionfa l’amore.
Banchetti e festini si fanno sto giorno,
con donne e bambini si fan tutt’intorno
felici e contenti con amici e parenti.Or vi narro delle note gesta
ambientate nella foresta,
anzi le lascio raccontare
a chi le sa anche cantare.
Prendete tutti uno sgabello
e ascoltate il menestrello:
io amo la mia terra
che è la grande Inghilterra
ma sempre nel mio Paese
eran i poveri a pagar le spese
mentre il principe Giovanni
stava nel lusso ormai da anni.
Egli aveva un serpente
come fedele suo assistente
e chiese allo sceriffo che l’aiutasse
a riscuoter ingiuste tasse!
Solo Robin con la sua furbizia
s’incaricava della giustizia.
Innamorato di una lady
le cadeva sempre ai piedi
e portandola di notte al parco
si esibiva col suo arco.
Lo sceriffo andava a riscuotere
presso famiglie sempre più povere.
Indispettito allora frate Tac
urlò: «Adesso basta povertà!».
Così, dal grido interrotto
Robin coniò l’inedito suo motto:
«A Marion sian fatte le sue trecce,
a me sian date le mie frecce!»
Così furbo, bello e lesto
compì il risolutivo final gesto:
mentre Giovanni dormiva ciucciando il dito
Robin rubò il denaro e fu restituito.
Alla fine, un po’ in ritardo
tornò a regnar il re Riccardo.
Robin disse: «Adesso siedi… »
rivolgendosi alla sua lady
«Possiedo ora un ricco patrimonio
e sono pronto per il matrimonio!»
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I video di Robin Hood
Per i bambini più piccoli, può essere loro d’aiuto vedere piccoli filmati e video riguardanti la favola di Robin Hood. Infatti, il film della Disney è abbastanza impegnativo perché dura più di 60 minuti e può essere difficoltoso prestare attenzione così tanto a lungo. Per tale motivo, sono presenti online molti video di Robin Hood che narrano brevi spezzoni o corte storielle relative alla storia dell’eroe fuorilegge. In basso il video completo della storia in versione cartone animato.
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Canzoni di Robin Hood
Nel corso degli anni sono nate diverse canzoni ispirate alla favola di Robin Hood. Ad esempio, molto celebre è quella di Antonello Venditti che incise la canzone intitolata Robin, nel 1979 che è chiaramente riferita al racconto per bambini. Parlando di canzoni più recenti, ci sono alcuni gruppi e compositori che incidono brani dedicati al personaggio come gli Edguy e Ocean Colour Scene, conosciuti dagli adulti. Invece, i bambini non potranno che fischiettare le canzoni più celebri all’interno del film Disney come “Resterà l’amore“, “Nottingham” e “Urca Urca Tirulero“.
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