Scende la sera e, dopo una lunga giornata fatta di scuola, giochi, compiti, sport e quant’altro, finalmente per il piccolo di casa è giunta l’ora di andare a dormire, ma ecco che, a volte, per il bambino si presenta un ostacolo che gli impedisce di far lunghi sogni sereni e cioè la paura del buio. La spiegazione riguardo questo comune timore da parte dei pargoli, secondo alcuni scienziati, sta nel fatto che a luce spenta, si sentono smarriti non potendo cogliere i noti punti di riferimento dell’ambiente circostante.
Quella del buio è invece una paura che non è presente nel neonato, che non solo non vede nitidamente e non ha coscienza chiara di ciò che accade, ma soprattutto è abituato all’oscurità che era presente nel ventre materno. Ma, questa ansia si manifesta nel bambino intorno ai 2 anni , e compare in particolar modo ogni notte, e a volte prosegue anche fino alle scuole elementari.
Il buio corrisponde per il piccolo ad un contenitore dove riversare ansie giornaliere, timori e rabbia. Insomma, il non riuscire a percepire in modo limpido, attraverso l’organo della vista, gli spazi circostanti, crea nell’infante un senso di smarrimento, uno spavento che gli pregiudica la nottata, e che spesso combacia anche con il passaggio dalla condivisione della camera da letto dei genitori, all’andare a dormire nella propria stanzetta.
Ecco quindi che per combattere questa paura del buio, mamma e papà devono assolutamente evitare di commettere 4 errori abbastanza comuni:
Se questi sono gli errori che i genitori devono evitare, dall’altra parte, il figliolo può esser aiutato attraverso la lettura di un libro o il racconto di una fiaba allegra, priva di sortilegi, streghe, draghi e mostri prima di andare a letto. Ciò servirà ad esorcizzare gradualmente la paura del buio, e attraverso il dialogo si eviteranno questi risvegli notturni.