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Paura di dormire da solo in cameretta: 4 modi per aiutare il bambino a superarla

Favorire l’autonomia del bambino fin dai primi giorni di vita, abituandolo a dormire nella sua culla, può essere molto utile al fine di stabilire un’adeguata igiene del sonno e prevenire l’emergere, in seguito, della paura di dormire da solo una volta pronto per il passaggio nella sua cameretta.

Non esistono tuttavia norme preconfezionate che garantiscano ciò, ma qualche suggerimento può risultare utile e interessante soprattutto in quei casi in cui il timore di restare soli nella propria cameretta porti con sé il suo bel carico di angoscia rendendo difficile il sonno e più precisamente ostacolando l’addormentamento. Ecco quattro modi per aiutare il bambino a superare la paura di dormire da solo in cameretta.

  1. La cameretta del bambino deve rappresentare un luogo sicuro, in grado di trasmettere protezione e serenità al piccolo. In questa direzione, è importante prestare attenzione alla scelta dei colori delle pareti e agli arredi. Colori tenui, applicazioni luminose sul soffitto o disegni gioiosi possono aiutare a rendere la stanza del bambino un’area dove rifugiarsi e trovare quello stato di benessere che facilita il rilassamento e dunque il sonno;
  2. Potrebbe essere opportuno procedere con cautela e dunque dapprima lasciare che il bambino dormi nella sua cameretta da solo durante il riposino pomeridiano, con l’obiettivo di favorire un graduale processo di familiarizzazione e adattamento;
  3. Creare una routine che anticipi il momento di andare a letto è fondamentale perché aiuta il bambino a tranquillizzarsi. La scelta del rituale, che trova la sua base nelle esigenze del piccolo, determinerà lo strutturarsi di abitudini a cui pian piano il bambino ricorrerà, in maniera autonoma, per sentirsi più sicuro nell’addormentarsi da solo nella sua cameretta;
  4. E’ possibile aiutare il bambino a superare la paura di dormire da solo attraverso degli esercizi di rilassamento che sotto forma di gioco gli consentano di tranquillizzarsi e sentirsi più sicuro. Ciò può favorire lo sviluppo e l’acquisizione di un’adeguata consapevolezza di tensioni e della capacità a scaricarle. Per esempio è possibile ricercare una melodia da far ascoltare mentre insieme si immagina di essere in un luogo in grado di trasmettere serenità e pace.

Dormire solo nella propria cameretta, dunque, implica l’attivazione di un vero e proprio processo di apprendimento all’interno del quale un ruolo rilevante è assunto dai genitori, i quali devono munirsi di pazienza e flessibilità nell’applicare le regole dell’addormentamento.