Conservazione cordone ombelicale scandalo CryoSave Svizzera

Conservazione cordone ombelicale: la truffa delle banche private

Conservazione del cordone ombelicale: di cosa si tratta

La conservazione del cordone ombelicale è un tema su cui moltissime future mamme cercano di informarsi prima del parto. I corsi preparto sono il luogo corretto per cercare informazioni sulla crioconservazione delle cellule staminali contenute nel sangue del cordone ombelicale. Peccato che spesso si rivelino puri distributori di volantini senza approfondire la questione.
Conservare il cordone ombelicale in una banca privata o donarlo al sistema sanitario nazionale? Quale opzione scegliere?
È di pochi giorni fa la notizia di un possibile scandalo che riguarda proprio la conservazione del cordone ombelicale a scopo personale: la CryoSave, banca svizzera di crioconservazione, è fallita lasciando senza risposta i genitori che avevano scelto di conservare il cordone ombelicale dei propri figli nei loro laboratori. Centinaia di campioni che rischiano di andare persi per sempre.

Donazione cordone ombelicale in Italia: cosa dice la legge

Da circa un decennio, in Italia, esiste la possibilità di donare il cordone ombelicale. La donazione del sangue del cordone ombelicale consente di creare una banca dati di cellule staminali potentissime, ancora migliori di quelle che si trovano all’interno del midollo osseo.
In Italia, la legge autorizza esclusivamente la donazione allogenica del sangue contenuto nel cordone ombelicale (cioè in favore di persone diverse da quelle da cui le cellule sono prelevate) in strutture pubbliche specializzate.
L’obiettivo del sistema sanitario nazionale è quello di favorire la donazione del cordone ombelicale al fine di creare una banca di cellule staminali sempre più grande. Maggiori sono i campioni di sangue donati, più alte saranno le possibilità di trovare un campione compatibile per chiunque ne abbia bisogno, in qualsiasi momento, dato che le banche pubbliche di crioconservazione sono in connessione diretta tra loro a livello mondiale.
La donazione del cordone ombelicale è completamente gratuita e deve essere concordata con l’ospedale in cui la mamma partorirà.
In Italia, quindi, non è possibile la conservazione del cordone ombelicale a uso personale. Questa è consentita esclusivamente privatamente, dietro il pagamento di una somma (tra i 2.000 e i 5.000 €) a banche di crioconservazione private con sede all’estero.
Nel video che segue un approfondimento sulla donazione del cordone ombelicale in Italia.

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Conservazione o donazione del cordone ombelicale: cosa scegliere?

Le cellule staminali sono oggi usate in alcuni interventi di ricostruzione e riparazione di organi e tessuti oltre che nelle malattie del sangue (come la leucemia).
Come anticipato, l’unica possibilità ammessa in Italia è la donazione del cordone ombelicale per uso allogenico: il sistema sanitario nazionale si occupa del prelievo, delle analisi e della conservazione delle cellule staminali in una banca dati pubblica. I campioni conservati vengono messi a disposizione di tutti i pazienti che ne abbiano bisogno, aumentando le probabilità di trovare un campione compatibile.
La donazione del cordone ombelicale è completamente gratuita e rappresenta un gesto di grandissima solidarietà da parte dei genitori del nuovo nato.
Per conservazione del cordone ombelicale, invece, si intende la possibilità di riservare l’utilizzo delle cellule staminali prelevate esclusivamente al bambino o ai membri della famiglia. Questa pratica non è consentita in Italia e, per questo motivo, la conservazione delle cellule staminali prelevate dal cordone ombelicale avviene in banche straniere, le più vicine situate a San Marino o in Svizzera.
Queste banche di crioconservazione effettuano campagne di marketing molto aggressive e capillari, per questo motivo, molto spesso, diventano la prima scelta di molti genitori, che non sono nemmeno a conoscenza della possibilità di donare il cordone ombelicale gratuitamente.
Il messaggio su cui le banche private di conservazione delle cellule staminali insistono è la sicurezza di avere sempre a disposizione, in ogni momento, il proprio campione, compatibile al 100%. Inoltre, dicono, le proprie cellule staminali possono essere utilizzate per curare molte più patologie rispetto alle cellule staminali di un’altra persona.
Il problema è che non è sempre così.

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Donazione cordone ombelicale

La truffa della conservazione delle cellule staminali

Nonostante i messaggi rassicuranti e le prospettive interessanti proposte dalle banche private che si occupano della conservazione del cordone ombelicale, spesso la verità è un’altra.
Innanzitutto non tutti i cordoni ombelicali sono adatti alla conservazione. Il cordone ombelicale, per poter essere utile e per poter essere utilizzato in futuro, deve contenere un numero minimo di cellule staminali. Questo elemento è molto soggettivo, dipende da parto a parto e da cordone a cordone. Non è possibile prevedere al momento del parto se il cordone ombelicale sia adatto o meno alla conservazione.
Siccome la conservazione del cordone ombelicale ha un costo molto elevato è necessario conservare solo i cordoni ombelicali realmente utili e utilizzabili. Stranamente la percentuale di cordoni ombelicali scartati per la donazione da parte del sistema sanitario nazionale è notevolmente maggiore rispetto a quella dei cordoni inviati per la conservazione privata. Pur non avendone la certezza, il dubbio che le banche private conservino cordoni inadatti semplicemente perché da quella conservazione guadagnano soldi è dietro l’angolo. Peccato che quando poi ce ne sarà la necessità il campione conservato potrebbe risultare inadeguato.
Inoltre, il sistema sanitario nazionale ha più volte specificato che non sempre il trapianto delle proprie cellule staminali rappresenta la soluzione migliore. Se il soggetto sviluppa una malattia è molto probabile che le sue cellule staminali abbiano al proprio interno l’alterazione che genera quella malattia. Trapiantando le stesse cellule staminali non si farà altro che aumentare nuovamente la possibilità di ricaduta nella stessa patologia che si desidera curare.
Altro tema molto dibattuto è la durata della conservazione: alcune banche private dicono di conservarle per 50 anni, altre solo per 20. Non è ancora chiaro dopo quanto tempo le cellule staminali perdano le proprie caratteristiche. Sicuramente però, la maggior parte delle patologie per cui potrebbero essere utili le cellule staminali si sviluppa ben oltre la mezza età, quando il contratto di conservazione è scaduto.
Nel video che segue un approfondimento sull’importanza della donazione del cordone ombelicale.

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Cryo Save: lo scandalo della conservazione del cordone ombelicale

È di pochi giorni fa l’ultimo scandalo che coinvolge una banca privata di crioconservazione del cordone ombelicale.
La Cryo Save, una banca privata svizzera di conservazione delle cellule staminali, è fallita a luglio e per mesi i genitori non hanno avuto notizie riguardo ai propri campioni conservati.
Dopo mesi in cui non era possibile contattare gli uffici della Cryo Save, la banca privata ha dichiarato di aver trasferito “la maggior parte dei campioni” in Polonia, a Varsavia, nei laboratori della PBMK (Famicord). Ma che fine hanno fatto gli altri campioni di cellule staminali? Nessuna notizia.
Tra i genitori coinvolti anche molti italiani che stanno cercando a fatica di rintracciare i propri campioni.
Ma quello della Cryo Save non è l’unico scandalo che riguarda la conservazione dei cordoni ombelicali.
Società fallite, altre con bilanci traballanti o mai depositati. Prestanome con sedi e conti correnti nei paradisi fiscali.
Promesse mirabolanti che contrastano con le ricerche e le indicazione dei sistemi sanitari nazionali.
La scelta tra donazione e conservazione del cordone ombelicale è quindi un tema molto delicato ed è indispensabile valutarla approfonditamente con il supporto di un medico di fiducia.

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Conservazione cordone ombelicale