Cocco in gravidanza: i benefici per la mamma e il bambino

Cocco e gravidanza

La frutta in gravidanza è davvero un toccasana, purché sia sempre lavata bene. Ricca di vitamine, oltre ad essere un piacere per il palato, è uno spuntino davvero irrinunciabile. Alcuni tipi di frutta vanno consumati con parsimonia, perché molto calorici, come il cocco in gravidanza.

Vediamo insieme come mangiarlo durante la dolce attesa.

Cocco: proprietà e benefici

Si può mangiare cocco in gravidanza perché è un frutto estremamente benefico, seppur molto calorico (le calorie del cocco sono 354 in 100 grammi).

Le proprietà del cocco e i valori nutrizionali lo rendono salutare. Il cocco, infatti:

Quindi sì, il cocco fa bene ma occorre non esagerare nel consumo.

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Il cocco in gravidanza si può mangiare: come?

Oltre a mangiare una gustosa noce di cocco, in gravidanza avete altre opzioni per godere dei benefici di questo frutto.

Potete, infatti, bere acqua di cocco, in gravidanza ideale per mantenere il corpo idratato. Meno calorica della polpa, risulta essere una bevanda naturale, ricca di minerali utili al benessere della gestante e del suo bambino. L’acqua di cocco:

Potete, poi, bere latte di cocco, in gravidanza ottima fonte di calcio. Dovrete, ovviamente essere certe che si tratti di latte pastorizzato, come per tutti i latticini in gravidanza.

Inoltre, il cocco è apprezzato non solo in ambito culinario, ma anche per i prodotti di bellezza, grazie all’olio di cocco. In gravidanza, usato dopo la doccia, idrata la pelle, mantenendola elastica e prevenendo fastidiosi inestetismi, come le smagliature, soprattutto dal 2° trimestre di gravidanza, quando la pancia inizia ad essere evidente. L’olio di cocco è ideale anche per donare lucentezza ai capelli, non tanto durante la gravidanza, periodo in cui i capelli risplendono grazie agli ormoni gravidici, ma soprattutto durante l’allattamento, quando lo squilibrio ormonale tende a sfibrare e rendere più debole il cuoio capelluto.

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Cosa non mangiare in gravidanza

Per salvaguardare la salute del feto, una particolare attenzione deve essere rivolta all’alimentazione in gravidanza. Una dieta varia ed equilibrata è una valida alleata nei 9 mesi e poi durante l’allattamento. Alcuni cibi potrebbero acuire i sintomi dell’attesa, altri stimolare le contrazioni o esporre il bebè a pericolosi batteri.

Cosa non mangiare in gravidanza?

Tra i cibi sconsigliati in gravidanza anche i dolcificanti, composti da sostanze chimiche non salutari per il piccino. Siamo invitate ad un aperitivo? Scegliamone uno analcolico. Ormai i medici non hanno dubbi: l’alcool fa male al bambino nel pancione. Poiché ancora non sono stati individuati i livelli di guardia, evitiamo di esporre il feto a situazioni pericolose.

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