Castagne in gravidanza: si possono mangiare?
La castagna è un frutto che si può gustare dalla fine di settembre fino all’inizio dell’inverno, è il simbolo per eccellenza dell’autunno e la si può mangiare al forno, bollita o sulla brace. Può diventare un elemento gustoso per condire zuppe o primi piatti e la farina che se ne ricava è perfetta per dolci come il castagnaccio.
Ma le castagne fanno male in gravidanza? O sono uno dei cibi consigliati in gravidanza?
Castagne e gravidanza
Mangiare le castagne in gravidanza è consigliato alle future mamme perché questi frutti hanno molte proprietà benefiche per la mamma e il bambino.
Le proprietà delle castagne sono molteplici:
- sono ricche di carboidrati, vitamine, proteine e sali minerali, che le rendono ottime contro la stanchezza e l’anemia;
- possiedono fosforo per mantenere attivo il sistema nervoso;
- contengono fibre in grado di regolarizzare la funzione intestinale e combattere la stitichezza che, spesso, colpisce le donne in gravidanza;
- contengono la vitamina B9, quella dell’acido folico, fondamentale per la salute del feto durante la sua formazione;
- possiedono, inoltre, magnesio, ferro e potassio, estremamente importanti per la futura mamma che deve seguire una corretta alimentazione in gravidanza;
- sono fonte di energia: aiutano a recuperare le forze dopo un’influenza perché, fra le proprietà della castagna, vi è il potere antiossidante;
- ottimo il legame fra castagne ed emorroidi: questo frutto è adatto a chi soffre di questo problema;
- contengono vitamina P, che aiuta contro gli sbalzi d’umore tipici della gravidanza;
- non contengono glutine, il che le rende adatte anche ai celiaci;
- ottimo il rapporto fra castagne e trigliceridi e fra castagne e colesterolo alto, grazie all’alto contenuto di fibre che assorbono colesterolo e grassi.
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Castagne: benefici e controindicazioni
Estremamente importanti, però, oltre i benefici delle castagne, le controindicazioni. Molti si chiedono, infatti, a cosa fanno male le castagne?
- Estremamente delicato è il rapporto fra castagne e diabete: questi frutti, infatti, contengono molto amido, hanno un alto valore glicemico e sono sconsigliate per chi soffre di questa patologia.
- Le castagne e le caldarroste fanno ingrassare: nelle castagne, la nutrizione e i valori variano a seconda del modo in cui vengono cucinate:
- le castagne secche hanno 287 calorie per 100 grammi;
- le castagne crude 200 calorie per 100 grammi;
- le caldarroste 193 calorie per 100 grammi;
- le castagne bollite 120 calorie per 100 grammi. Diciamo che 50 grammi di questo prodotto rappresentano uno spuntino che riesce a saziare anche quando le donne in dolce attesa hanno voglia di qualcosa di dolce.
- Questo frutto tende a fermentare nell’organismo, quindi c’è un forte legame fra castagne e gonfiore addominale e fra castagne e colite.
- Le castagne crude fanno male perché risultano poco digeribili, quindi meglio consumarle bollite.
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Come mangiare le castagne in gravidanza?
Quindi, le donne in gravidanza devono stare attente a non aumentare il rapporto fra castagne e glicemia. È opportuno mangiare le castagne in gravidanza come spuntino e non alla fine del pasto ed esse sono estremamente sconsigliate se si soffre di problemi di obesità.
Ma come mangiare questo tipo di frutta in gravidanza?
- Generalmente, le castagne arrosto sono il modo più utilizzato per gustare questo frutto, per cucinarle bisogna tagliarle un po’ in superficie e metterle ad arrostire su un braciere o nel camino.
- Molto buoni sono anche i marroni al forno, per prepararli li si lascia ammorbidire in acqua per almeno un paio d’ore. Una volta asciugati si possono intagliare, mettere su di una teglia e infornare a 220° per circa 35 minuti, girando di tanto in tanto.
- In gravidanza, però, sono preferibili le castagne bollite, che vengono cotte uniformemente, al contrario di quelle al forno. Vengono bollite in abbondante acqua salata con foglie di alloro o con del timo. Il tempo di cottura è di circa 40 minuti mentre in pentola a pressione 20 minuti. Prima di gustarle, vanno raffreddate, sbucciate e degustate, oppure si possono frullare per realizzare dei ripieni per una pasta o qualche tipo di rustico.
- Tipico è anche il castagnaccio, dolce italiano fatto con farina di castagne. Si consiglia, però, di non eccedere nel consumo perché, come tutti i dolci, il castagnaccio fa ingrassare.
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