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Vongole in gravidanza: sì o no? Cosa mangiare nei nove mesi

Alimentazione in gravidanza

Molti medici consigliano di seguire una particolare dieta in gravidanza: durante i nove mesi di attesa, la donna deve seguire dunque un regime alimentare specifico: alcuni cibi sono concessi e, anzi, consigliati, mentre altri sono vietati.
Ma cosa mangiare in gravidanza? E quali sono i cibi da evitare, per prevenire problematiche al nascituro? I ginecologi in genere sono molto scrupolosi nel fornire tutte le indicazioni utili, ma spesso vengono dei dubbi.
Una delle domande più comuni riguarda le vongole in gravidanza. Ecco dunque quello che c’è da sapere su questi molluschi e sul loro consumo in gravidanza.

Vongole in gravidanza: quali sono i benefici?

Le vongole sono alimenti magri e ricchi di proteine, vitamine e minerali, possono pertanto rivelarsi benefiche anche per le donne incinte e per le piccole creature portate in grembo.
In particolare lo iodio in esse contenuto aiuta lo sviluppo fetale e stimola il corretto funzionamento della tiroide.
Mangiare vongole in gravidanza può contribuire alla crescita del bambino, anche grazie alle vitamine dei gruppi D e B, in particolare la B12, anch’esse contenute in questi molluschi.

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Mangiare vongole in gravidanza: i rischi

Nonostante le ottime proprietà nutritive, ma le vongole non possono essere considerate prive di rischi. Questi molluschi, infatti, si nutrono filtrando acqua di mare. Risultano pertanto molto salate e non esenti da microbi e altri elementi poco raccomandati nell’alimentazione in gravidanza.
Le vongole possono, per esempio, contenere virus (come il virus dell’epatite A), batteri (in particolare Escherichia coli e Salmonella), parassiti e agenti inquinanti (principalmente mercurio e piombo) che potrebbero portare conseguenze gravi sul feto. Un’intossicazione alimentare può infatti avere effetti diretti o indiretti sul bambino. Nel primo caso la tossina oltrepassa la placenta raggiungendo il bambino e ciò può avere anche conseguenze fatali.
Le principali ripercussioni di una scorretta alimentazione in gravidanza sono: aborto, parto prematuro, malformazioni e ritardi mentali del feto.
Occorre pertanto seguire molto accuratamente le indicazioni fornite dal ginecologo su cosa non mangiare in gravidanza.

Foto vongole gravidanza

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Come mangiare vongole in gravidanza

In definitiva si possono mangiare le vongole in gravidanza, con alcuni accorgimenti. Primo fra tutti la quantità: la dose consigliata è di 200-400 grammi (compreso il guscio) e vanno consumate sporadicamente.
Per prevenire intossicazioni alimentari e altri disturbi che possono compromettere la salute del feto, senza dover però rinunciare a un piatto di spaghetti alle vongole in gravidanza, è bene seguire alcune semplici regole.
Innanzitutto vanno acquistate esclusivamente vongole provenienti da fonti certificate oppure vongole congelate. La maggior parte dei batteri in esse presenti, infatti, muoiono a una temperatura di -20°.
Dopo aver acquistato le vongole, se fresche, queste vanno spurgate in acqua, fino a eliminare completamente la sabbiolina presente all’interno.
Infine, le vongole in gravidanza vanno consumate esclusivamente dietro una profonda cottura, per abbattere le restanti tossine eventualmente presenti.

Foto spaghetti vongole gravidanza

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