foto_donna mangia una pesca

Si possono mangiare le pesche in allattamento?

La pesca è un frutto estivo che apporta al nostro organismo notevoli benefici: è ricostituente e depurativa, ha proprietà vasodilatatrici e digestive, è utile per ridurre il colesterolo cattivo, favorisce la salute degli occhi, aiuta ossa, denti e pelle, e svolge un’azione protettiva nei confronti degli attacchi di alcuni agenti inquinanti, ha persino proprietà antitumorali! Nonostante sia composta per il 90% da acqua, infatti, è anche ricca di vitamine, in particolare A, B1, B2, C e PP, e di oligoelementi come fosforo, potassio, magnesio, zolfo, ferro e manganese. Tuttavia, a prescindere da tutti questi aspetti positivi, l’allergia alla pesca è una delle più comuni allergie alimentari in Europa. Proprio per questo motivo, se stai allattando il tuo bambino, devi fare particolare attenzione al consumo di pesche!

Come sai, seguire una corretta alimentazione durante l’allattamento è fondamentale, non solo per fornire al bambino il miglior nutrimento, ma anche affinché anche tu abbia l’energia necessaria per affrontare al meglio questo impegno che può essere molto faticoso. Una mamma che allatta produce, in media, 700-800 ml di latte al giorno che comportano un dispendio energetico di circa 500 calorie, in parte prodotte dalla scorta di grassi, in parte dalla dieta adottata.

Seguire un regime alimentare vario e sano non è, tuttavia, sempre semplice per via del fatto che alcuni alimenti possono conferire un sapore cattivo al latte, altri cibi possono essere potenziali veicoli di batteri, altri nutrienti devono essere consumati con moderazione perché particolarmente pesanti, con rischio di provocare disturbi e coliche nel neonato e alcuni altri, in particolare certi frutti e pesci, sarebbero da evitare perché potenzialmente allergenici.

Se è vero che l’esclusivo allattamento al seno, riduce significativamente il rischio di sviluppare allergia nel bambino durante il suo primo anno di vita, è pur vero anche che una mamma atopica farebbe bene, più delle altre, a sottoporsi ad alcune limitazioni alimentari e ad una profilassi affinché il piccolo allattato al seno sia maggiormente allontanato dal rischio di sviluppare malattie allergiche.

Tuttavia, dato che le allergie alimentari possono comparire, a nostra insaputa, a qualsiasi età ed in qualunque fase della nostra vita, eliminare, o almeno ridurre il consumo di pesche durante l’allattamento può essere raccomandabile per tutte le mamme che decidono di nutrire il piccolo con il proprio latte.

Inoltre, è importante sapere che nella famiglia delle drupacee, della quale fa parte il pesco, ci sono anche altri alberi da frutto che producono una drupa, ovvero: albicocco, susino, mandorlo e ciliegio. Per tale motivo, le manifestazioni di allergia alla pesca possono comportare sintomi simili anche per l’albicocca, la mandorla, la ciliegia e, anche se meno frequentemente, la susina.

Quindi, fino a quando non leggeremo di una ritrattazione scientifica sul potenziale allergizzante delle pesche, così come è avvenuto per l’aglio che fino a poco tempo fa era tra i cibi sconsigliati durante l’allattamento, mentre secondo una recente ricerca tedesca renderebbe il latte migliore, se allattiamo, dovremo rinunciare a mangiare pesche quest’estate!

Non scoraggiamoci però, veder crescere il nostro bambino sano e felice grazie al nutrimento che potremo fornirgli, ci ripagherà da qualsiasi piccola o grande rinuncia alimentare alla quale dovremmo sottoporci!