L’allattamento al seno renderebbe i nostri bimbi più felici. A rivelarlo è uno studio condotto alla Oxford University, pubblicato sulla rivista “Archives of desease in Childhood”. L’osservazione clinica ha confermato che i bambini allattati al seno per 6 mesi al seno sviluppano meno frequentemente allergie, infezioni gastrointestinali, patologie respiratorie, diabete, obesità e disturbi comportamentali nei primi cinque anni di vita.
Perché l’allattamento al seno può fare tutto questo? La causa sarebbe da ricercare nei nutrienti contenuti esclusivamente nel latte materno, ricco di omega 3 e sostanze protettive. Per quanto riguarda l’ iperattività, l’ irrequietezza e altri disturbi comportamentali, più frequentemente riscontrati nei bambini non allattati al seno, le cause sono ancora da confermare. Si pensa che il motivo di un atteggiamento più sereno sia dovuto in parte ad un ottimale sviluppo neuro cognitivo favorito dalla presenza di acidi grassi nel latte materno, in parte da un migliore legame madre-bambino.
Attaccare un figlio al proprio al seno è un gesto dalle forti valenze psicologiche. E la modalità primordiale di comunicazione con cui la madre può dire al proprio bambino che si occuperà ancora di lui attraverso il proprio corpo come ha fatto per 9 mesi. Questo attaccamento è percepito dal bambino come un atto d’amore rassicurante, perché evita quel traumatico distacco dal corpo materno, operando ad una naturale gradualità. Ma i vantaggi dell’allattamento non riguardano solo il bambino. Anche la madre ne trae importanti benefici.
Tra i primi vantaggi dell’allattamento al seno per la madre c’è la secrezione di ossitocina. Questo ormone, stimolato meccanicamente dalla suzione, riveste un ruolo importantissimo nel post-parto prevenendo eventuali emorragie. Inoltre ha un effetto benefico sull’umore proteggendo le donne dalla depressione post-parto. Tra le altre cose il dispendio calorico che l’allattamento comporta (da 300 a 500 calorie) aiuta a ritrovare la forma fisica in breve tempo. Alcuni studi ancora in fase di ricerca inoltre stanno dimostrando che l’ allattamento al seno è un fattore protettivo contro i tumori ovarici e il cancro al seno.
Per contro chi l’ha provato sa che l’allattamento al seno può essere difficile, doloroso e frustrante per una donna. Paura e falsi miti spesso ne condizionano la buona riuscita:
- la sensazione di non avere abbastanza latte: il latte è prodotto sopratutto da uno stimolo meccanico, per cui quanto più si allatta più esso aumenta in quantità;
- il dubbio che il proprio seno non sia adatto: tutte le forme e le dimensioni sono adatte se si utilizza la giusta tecnica;
- il presentimento che il bambino non venga nutrito a sufficienza: la doppia pesata non ha molto valore nella constatazione della crescita perché il latte materno nella sua composizione è differente da quello artificiale. E’ più affidabile il controllo del numero di pannolini bagnati durante il giorno (almeno 6 e 2-3 scariche) e il suo benessere generale;
- paura di sentire dolore: la sofferenza è dovuta spesso alla formazione di ragadi che sono il risultato di uno scorretto attaccamento, che si può prevenire conoscendo la giusta tecnica per attaccare e staccare il vostro bambino;
- il pensiero di dover stare attente all’alimentazione: si può mangiare tutti i cibi freschi e le verdure ben lavate, evitando pesce ad alto quantitativo di mercurio come il tonno e lo sgombro e limitando o meglio eliminando del tutto alcol, caffeina e fumo;
- se avete scelto questo percorso, impegnativo ma pieno di soddisfazioni, affidatevi ad un’ostetrica che possa rispondere alle vostre domande e che possa inizialmente guidarvi nell’apprendere la tecnica corretta (evitate di chiedere aiuto ai parenti). Dopo di che fidatevi del vostro corpo, che è quanto di più corretto la natura abbia potuto creare.