foto_donna_in_gravidanza

Seconda gravidanza dopo cesareo: quanto bisogna aspettare?

Chi dice 6 + i 9 mesi, chi 12, chi dice 24 in tutto. Chi sostiene che non ci sono grossi rischi, altri che avvertono sia molto pericoloso. Insomma, c’è un po’ di confusione su questo argomento e il motivo è perché ci sono tante variabili a intervenire nella determinazione del rischio e che rendono difficile stabilire un tempo di attesa che vada bene per tutte le donne. Non ci sono grandi certezze e per questo motivo il primo consiglio da dare dopo un cesareo è quello di utilizzare sempre (anche in assenza di mestruazioni) un metodo contraccettivo valido durante l’allattamento alla ripresa dei rapporti per scongiurare il rischio di una gravidanza troppo precoce, che andrebbe poi interrotta.

Molte donne, concentrare su sé stesse o sulla carriera, arrivano alla maternità dopo i trentacinque anni, e in più per necessità o per scelta partoriscono con taglio cesareo.

E se è vero che si arriva tardi alla prima gravidanza è anche vero che fare figli è così bello che una volta fatto il primo si capisce cosa nella vita è davvero importante e se ne vorrebbe fare altri 100. A quel punto però arriva lo stop del ginecologo con la solita raccomandazione “Signora dopo un cesareo bisogna aspettare che l’utero si riassesti, ci vorranno almeno due anni”.

Ma magari la signora (che ne ha già 38) non vorrebbe aspettare tutto questo tempo. Quindi comincia a fare ricerche e a consultare tutti i blog di maternità, a mettere diversi pareri a confronto tra cui quello della mamma, dell’amica, del ginecologo americano e della cartomante per cercare conforto e trovare qualcuno che le dica che bastano sei mesi. Qualche volta ci riesce perché il mondo è pieno di pareri e se si cerca bene si trova sempre quello che ci fa più comodo.

Il pericolo principale in una gravidanza troppo precoce dopo un cesareo è che l’utero non sia ben cicatrizzato e che la sua dilatazione graduale porti ad una rottura nella sede del taglio. Questa evenienza è da scongiurare, in quanto la rottura d’utero comporta un’emorragia interna che mette in serio pericolo la vita della mamma e del bambino e che spesso necessita di misure drastiche come l’asportazione dell’utero.

Calcolare il rischio individuale di rottura dell’utero è impossibile. Ogni utero cicatrizza a suo modo e ogni cicatrice reagisce alla distensione diversamente. Possono volerci sei mesi come dodici, ma noi non lo sappiamo in anticipo.

Quindi, se si ragiona in termini di sicurezza e prudenza, due anni è il tempo di attesa che garantisce di essere fuori pericolo. In due anni infatti anche il più lento dei tessuti ha avuto il tempo di cicatrizzare. E’ il caso di dire che in questa situazione un anno in più di attesa non cambierà di molto la vostra vita, come un anno in meno invece potrebbe irrimediabilmente fare.