Tra i vari controlli da fare durante la gravidanza, l’amniocentesi rappresenta quello maggiormente temuto dalle mamme in attesa, poiché non rientra tra quelli di routine. Si tratta di un esame che consente attraverso il prelievo del liquido amniotico di scoprire il profilo cromosomico e genetico del feto e l’eventuale presenza di malattie metaboliche. La diagnosi prenatale in questione viene effettuata da un esperto, tra la quindicesima e la diciottesima settimana di gravidanza ed è un esame delicato, perché può comportare il rischio di perdita fetale. Quali sono allora le precauzioni da prendere in modo da diminuire le probabilità dei rischi sull’evoluzione della gravidanza?
Prima del prelievo, non vi sono delle attenzioni particolari da osservare, in alcuni casi può essere suggerita una profilassi antibiotica ma solo se espressamente richiesta dal medico, nessuna altra precauzione è necessaria nella fase preliminare.
Ovviamente le accortezze durante il periodo di gestazione non sono mai troppe, nella maggior parte dei casi la mamme in attesa continuano a lavorare finché il loro stato di salute lo consente; si svolge una vita assolutamente normale avendo la premura di non strapazzarsi troppo durante i 9 mesi, facendo una dieta equilibrata e un pò di sano movimento per contrastare la perdita del tono muscolare.
Dopo l’amniocentesi, non è indispensabile la somministrazione di antibiotici o di farmaci per controllare le contrazioni dell’utero ma, per scongiurare delle complicanze, la maggior parte dei ginecologi, consiglia dai tre ai cinque giorni di riposo a casa, sul letto o sul divano, evitando sforzi di qualsiasi tipo. In questi giorni “delicati” in cui il tempo sembra non trascorrere mai, è possibile dedicarsi alla lettura di un buon libro, che aiuta molto a rilassarsi oltre che a distrarsi da eventuali fastidi che possono essere connessi alla gravidanza.
La settimana successiva all’esecuzione della diagnosi prenatale, non è più necessario stare a letto, così come assentarsi al lavoro, tuttavia sarà opportuno condurre uno stile di vita calmo e tranquillo evitando sforzi e astenendosi per almeno due settimane dai rapporti sessuali.