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Partorire ai tempi del Coronavirus: la lettera di un’ostetrica alle partorienti. “Non abbiate paura, lasciatevi andare”

Maria Ida Della Barba è un’ostetrica di Roma che ha voluto dedicare una bellissima lettera alle donne che si trovano ad affrontare la meravigliosa esperienza del parto durante l’epidemia da Covid-19.

La lettera

Il parto è l’esperienza più importante nella vita di una donna, che suscita un mix di sensazioni diverse che vanno dalla paura alla gioia pura. Partorire ai tempi del Coronavirus fa sì che queste sensazioni siano maggiormente amplificate.

È per questo che l’ostetrica Maria Ida Della Barba ha voluto rivolgere un appello a tutte le donne che si trovano a vivere quest’esperienza, per rassicurarle e infondere in loro fiducia verso le persone che sono lì per aiutarle.

Ecco le bellissime parole dell’ostetrica di Roma:

Io sto con le donne e i loro neonati. Assisto alla potenza, la verità, il misticismo, la crudezza dell’evento più incredibile al mondo: una donna fatica, suda, piange, impegna e tende ogni muscolo. Lo sguardo diverso e soprattutto il respiro diverso. Le dico ‘forza’, ti do la forza, respira. Inspira profondamente e butta fuori tutta l’aria con calma, dai, fallo addosso a me, ti sostengo io, sono qua, ti sto aiutando.
Oggi le ostetriche appassionate, quelle entusiaste e forti, stanno cercando di restare con le donne e i bimbi nonostante la paura di infettarsi con un respiro, quei respiri che non si possono risparmiare, né spezzare. Le ostetriche devono e vogliono restare molto vicino ma a volte hanno paura. Sono abituate ad abbracciare, massaggiare, stare ad un palmo dal naso (o meno) con le mamme e anche con i bambini appena nati
Le goccioline prodotte con la respirazione erano l’ultimo dei nostri problemi (abituate a ben altro). La pandemia ha rivoluzionato molte cose ma, mie care donne, per me e per tante come me, quello che ci regalate permettendoci di assistervi mentre date la vita è quello che ci dà perfino la forza di rischiare la nostra: il desiderio di essere lì con voi, di esserci al meglio ed essere tutrici dei vostri diritti è ciò che ci muove.
Vogliamo assicurarvi la compagnia del vostro partner, vogliamo aiutarvi a proteggere i vostri figli allattandoli e tenendoli sempre con voi pelle contro pelle, vogliamo separarli dalla loro placenta solo quando questa avrà smesso di nutrirli, vogliamo proteggervi da pratiche non necessarie o dannose. Noi ci siamo, non abbiate paura lasciatevi andare, siate serene, fidatevi di noi. Aiutateci a sostenere i vostri diritti ed andrà davvero tutto bene.
Per noi non è facile, così abituate a sorridervi, sapere che non ci vedrete il volto per via di una mascherina ma lo faremo con gli occhi; e non è facile, così abituate al tocco e al massaggio, cercare di indossare sempre guanti e farvi sentire lo stesso il nostro calore ma lo facciamo e lo faremo ancora. Voi aiutateci a sostenere sempre i vostri diritti. Lottate con noi.

E infine, volge un appello alle sue colleghe ostetriche, dicendo:

Cerchiamo di non cavalcare l’ondata di fobia, imponendo pratiche retrograde e dannose pensando di proteggere noi stesse. Teniamoci aggiornate, soprattutto adesso. E dove non ci sono studi, per favore mettete l’intuito. Ragioniamo. Dobbiamo avere mamme e bimbi forti (anche mentalmente), lavoriamo per ottenere salute. Come? Pensare alla fisiologia e seguire l’istinto, sempre, perché una brava ostetrica lo sa e se non lo sa lo sente.

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