Negli ultimi mesi di gravidanza il feto si muove molto, scalciando di continuo. Normalmente le mamme sentono il bimbo muoversi per la prima volta tra la 16esima e la 18esima settimana. Da quel momento in poi la gravidanza diventa per le mamme un’esperienza ancora più bella perché con i movimenti si sente il bambino vicino a sé, come se fosse già venuto al mondo, e ci si rende realmente conto che dopo pochi mesi si avrà un bebè. Inizialmente i movimenti sono molto leggeri, sembrano come un formicolio. Con il passare delle settimane si arriva fino ai veri e propri calcetti e più si avvicina il nono mese, più il feto si fa sentire. Molte mamme notano che il bimbo nella pancia si muove molto di più la notte: ma perché avviene questo?
Durante il giorno la mamma è impegnata in molte attività che la tengono occupata. La casa, il lavoro, il marito, gli altri figli o un po’ di tempo per sé: tutti i movimenti che la mamma fa cullano il bambino, facendolo riposare.
La sera però la mamma si rilassa: spesso dopo cena guarda la tv sul divano, prende una tisana o legge un libro. In questi momenti di relax il bambino sente la calma intorno, non viene più cullato dai movimenti, e inizia ad agitarsi. In questo momento quindi si possono percepire molto bene i calcetti e gli spostamenti del feto.
Anche durante la notte, quando le mamme dormono, sono distese e il loro corpo non si muove, il bambino “si sveglia” e inizia a fare molti più movimenti rispetto al giorno.
Inoltre, quando la mamma è ferma, non facendo alcun movimento, il feto trova più spazio per muoversi e per spostarsi. Per questo motivo quando la mamma è allungata il bambino ne approfitta per far sentire i suoi calcetti.
Anche quando la mamma è seduta il feto non ha molto spazio per muoversi. Allo stesso modo mentre fa le attività quotidiane, camminando di continuo, piegandosi o abbassandosi, il bimbo non ha lo spazio necessario per muoversi e farsi sentire.
Il piccolo allora si agita e si fa sentire quando la mamma si rilassa, sia perché non viene più cullato dal movimento del corpo, sia perché trova più spazio per girarsi e fare movimento.