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Lo zenzero in gravidanza fa male?

Lo zenzero proviene da una pianta molto particolare di origine asiatica con innumerevoli sfere ed ambiti d’azione: antinfiammatoria, proprietà digestive, antinfluenzali, regolarizza la stitichezza e la diarrea e opera anche contro i dolori articolari. Insomma, lo zenzero sembrerebbe essere un toccasana. Una cosa è risaputa: anche nelle Linee Guida della gravidanza fisiologica aggiornate al2011, si consiglia lo zenzero nelle raccomandazioni conclusive nei confronti della nausea (sia nel primo trimestre, sia nei periodi successivi).

Anzi, proprio il NICE (National Institute of Health and Care Excellence) consiglia di preparare una tisana al giorno con 1-2 grammi di zenzero proprio per combattere il fastidio delle nausee.

Esistono in realtà anche delle preparazioni erboristiche o succhi, o anche delle compresse di zenzero, utilizzabili proprio in caso di nausea. È ovvio che succhi o varie preparazioni non danno indicazioni riguardo la quantità esatta del principio attivo presente e quindi sulla riuscita del trattamento, specie in casi di nausea fastidiosa e persistente.

C’è anche la possibilità di poter bere delle tisane allo zenzero, sempre con lo scopo digestivo, antiossidante ed antinfiammatorio, antinausea, depurativo. Detto questo, è bene sapere che esiste un limite massimo di dose assumibile giornalmente, indicato proprio nelle confezioni dei prodotti acquistati nelle diverse erboristerie.

Perché esiste questo limite? Ovviamente perché, come qualsiasi sostanza, anche lo zenzero non è esente da effetti collaterali. Si tratta di possibili reazioni allerghiche, o ancora un uso esagerato potrebbe indurre diarrea o pirosi gastrica.

In realtà non ci sono tantissimi studi, ma è sempre bene evitare un consumo spropositato di zenzero in gravidanza, perché potrebbero presentarsi anche effetti tossici per il feto. Come per ogni situazione, anche in questo caso vale la regola: “in media stat virtus“.

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