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Il cesareo: preparazione, procedura e tempi di recupero

In caso di taglio cesareo programmato esiste una procedura dettagliata di preparazione pre-operatoria e tempi di recupero più o meno standard. Solitamente non si attende oltre le 38 settimane, salvo casi eccezionali. Il ricovero avviene quindi in questa periodo, una sera prima dell’intervento. A seconda dell’orario del ricovero, la clinica vi fornirà, o vi dirà di procurarvi una cena leggera, da consumare entro mezzanotte: dopo questo orario dovrete smettere di mangiare e di bere.

La sera del ricovero il medico e l’ostetrica compileranno la vostra cartella clinica, controlleranno di essere in possesso di tutti gli esami necessari, e vi chiederanno di leggere e firmare il consenso informato. Vi verrà fatto di routine un tracciato cardiotocografico e alcuni medici prescriveranno la profilassi preventiva per la maturazione polmonare del feto, cioè una puntura intramuscolo di Betametasone. L’iniezione di cortisone infatti prepara i polmoni fetali alla vita, cosa che normalmente accade in natura durante il travaglio, dove è il corpo materno a rilasciare in circolo il cortisolo.

Oltre a queste procedure standard, se c’è una patologia di gravidanza (ipertensione, diabete ecc) vi verrà fatta la terapia specifica. Alcune cliniche forniscono già dalla sera prima un lassativo, orale o in forma di clistere, altre solo la mattina prima dell’intervento.

La mattina dell’intervento verrà ripetuta un’eventuale terapia specifica e il tracciato cardiotocografico. Continuerà la preparazione con il lassativo e qualora non aveste già provveduto vi verrà fatta la depilazione con lametta monouso sulla zona del taglio. Vi verrà chiesto di togliere eventuale smalto, occhiali e reggiseno, nonché tutti i monili: anelli, orecchini, braccialetti e collanine. Alcune cliniche vi forniranno già in camera un camice operatorio e una cuffietta per contenere i capelli, e già in camera procederanno alla cateterizzazione vescicale e alla somministrazione di liquidi endovena, altre invece faranno tutto in camera operatoria.

Molte cliniche non permetto a papà o altri di assistere all’intervento all’interno della camera operatoria per tutelare la sterilità e la concentrazione dei medici, ma talvolta possono guardare da una finestra sul corridoio se l’ospedale ne è dotato. Una volta entrate nell’anticamera della sala operatoria, vi aspetterà l’anestesista per il colloquio preliminare, nel quale escluderà eventuali allergie a farmaci e vi spiegherà in cosa consiste l’anestesia. Quando sarete salite sul letto operatorio vi verrà fatta l’anestesia spinale, o generale in caso non sia possibile e verrete collegate al monitor che misura la pressione, il battito cardiaco e l’ossigenazione.

Da questo momento comincia la procedura di estrazione di feto e placenta, che dura circa 5 minuti, dopo i quali sentirete e vedrete il vostro bambino. Dopo di che cominceranno a ricucire, e questa fase è decisamente un po’ più lunga. Una volta finito il tutto vi terranno circa un’ora o due sotto osservazione, di solito in stanze adiacenti al blocco operatorio. Intanto il vostro bambino verrà visitato, lavato e vestito e tenuto anche lui un po’ di tempo nella culla termica sotto osservazione.

Una volta tornate in camera potrete riabbracciare il bambino e il vostro compagno. I parenti sarebbe meglio incontrarli in un altro momento, dato che comunque vi sentirete stanche indolenzite e affamate e dovrete innanzitutto occuparvi di attaccare al seno il vostro bambino fin da subito, per stimolare l’arrivo del latte.

Il giorno dell’intervento vi verrà prelevato un campione di sangue per gli esami post-operatori e continuerete a stare digiune e in assoluto riposo, distese. Potreste avere brivido post operatorio, dolore in sede lombare o emicrania, formicolii. La sera verrete ricontrollate dal medico o dall’ostetrica, che tra le altre cose tasteranno l’utero per assicurarsi che sia contratto. A tale scopo è possibile anche che vi venga dato del metergin in compresse. L’eparina invece vi verrà somministrata sotto cute per prevenire tromboembolie.

In flebo avrete un antidolorifico che vi garantirà una copertura dal dolore operatorio, ma dovrete continuare il digiuno ancora un po’. Il giorno dopo (a circa 24 ore dall’intervento) se tutto procede bene vi verrà tolto il catetere e potrete lentamente scendere dal letto con l’aiuto delle infermiere. A tal proposito è necessario avere con se una fascia elastica post operatoria, da acquistare in farmacia. Generalmente non ha bisogno di taglie precise perché è regolabile, al massimo vi verrà chiesto di scegliere tra la small, la medium e la large in base alla vostra stazza.

Adesso potete prendere a camminare riposandovi ogni tanto e vi verrà data una colazione leggera. Potreste sentirvi indolenzite e doloranti, se il dolore diventa insopportabile chiedete del paracetamolo. Soprattutto quando attaccherete il bimbo, la sua suzione vi provocherà i cosi detti morsi uterini, che su un utero operato possono essere molto dolorosi. Chiedete un antidolorifico ed andrà meglio, ed evitate di far coincidere la suzione con la somministrazione di methergin, perché hanno un effetto sinergico sulle contrazioni uterine.

Se nella clinica è previsto il rooming in, avrete bisogno di qualcuno che vi aiuti ad assistere il vostro bambino la notte, oppure potete chiedere al personale. Nonostante potrete camminare già dal giorno dopo, ci vorranno almeno 15-20 giorni perché riusciate a farlo senza problemi. Dopo 72 ore dall’intervento se tutto procede senza intoppi verrete dimesse. Cercate comunque di avere qualcuno affianco in casa i primi giorni, che vi aiuti ad alzarvi dal letto, a lavarvi e ad occuparvi del bambino. Le faccende domestiche dovrebbero essere delegate a qualcun altro e le visite dei parenti rimandate di almeno una settimana dalle dimissioni, quando vi verranno tolti i punti e comincerete a camminare un po’ meglio.