Paracetamolo per i bambini: tutti i falsi miti

Il paracetamolo è sempre stato considerato un innocente antidolorifico e antipiretico, tanto da essere utilizzato anche in gravidanza, in età neonatale e pediatrica come farmaco di elezione contro il dolore e la febbre. Tuttavia, un’intervista pubblicata a marzo dal Leeds Institute for rheumatic et musculoskeletal medicine, ha messo in evidenza importanti effetti collaterali associati all’utilizzo continuo di questo farmaco.

Il paracetamolo, secondo gli ultimi studi, provocherebbe ictus, infarti, ulcere gastriche e disfunzioni renali di una certa entità. La notizia ha allarmato milioni di consumatori. L’esperto farmacologo Silvio Garattini però ci rassicura. Questo studio è stato condotto su pazienti già affetti da gravi patologie, nei quali si è riscontrato un ictus o un’ulcera a seguito di assunzione di paracetamolo.

Quindi l’ictus, l’ulcera e l’infarto provocato da paracetamolo è solo uno dei falsi miti da sfatare. Per contro, bisogna dire che i numerosi casi di intossicazione in età pediatrica registrati ogni anno nei pronti soccorsi, suggeriscono sicuramente un abuso di questo farmaco.

Ricordiamo pertanto che il paracetamolo va assunto solo su prescrizione medica in età pediatrica e che le dosi giornaliere non devono superare i 60 mg per kg di peso corporeo, prima dei 3 mesi di età e gli 80 mg per kg oltre i 3 mesi di età. L’intervallo tra una assunzione e l’altra non deve essere inferiore alle 4 ore. Queste sono le dosi non tossiche del farmaco. Nel caso di un utilizzo continuo come antidolorifico è importante però capire l’origine del dolore.

Il paracetamolo, infatti, a differenza dell’Ibuprofene e ketoprofene non agisce come antinfiammatorio, ma blocca solamente la percezione del dolore a livello cerebrale. Se però il dolore è causato da un infiammazione cronica il paracetamolo non è il farmaco adatto perché non è curativo ma solo sintomatico, cioè agirà alleviando i sintomi, ma non risolvendo la causa.

Questo farmaco invece è perfetto nei dolori passeggeri come mal di testa, dolori del post parto e del post operatorio, dolori mestruali, dolori articolari influenzali e in caso di febbre oltre i 38°C.