La curiosità è l’istinto di sapere, imparare e conoscere tutto ciò che ci circonda.
La curiosità è sinonimo di ingegno: non esistono persone intelligenti che non siano curiose.
I bambini sono naturalmente curiosi, hanno il desiderio di sperimentare, scoprire e provare tutto ciò che non conoscono. Ma, questa dote innata, se non viene stimolata, corre il rischio di assopirsi e scomparire.
Mettere a freno la curiosità vuol dire prendere una grande occasione per conoscere ed imparare nozioni nuove che arricchiscono noi stessi ed il nostro bagaglio culturale.
Ecco alcuni consigli per stimolare la curiosità dei bambini:
La mancanza di tempo può indurci a dare risposte affrettate ai bambini, noi stessi per primi, talvolta, soffochiamo la nostra curiosità. Dobbiamo porre attenzione a come rispondiamo ai bambini, rivolgersi loro con frasi tipo: “non sono affari tuoi” oppure “non ti riguarda” o ancora “lasciami in pace” inibisce la loro voglia di conoscenza e li svilisce a livello personale.
La curiosità definisce il processo di crescita del bambino. Verso il quarto mese il bimbo scopre di avere le mani e si interessa di più ad alcuni semplici giochi che gli vengono proposti, diventa sempre più curioso verso le persone e l’ambiente.
Quando comincia a camminare è caratterizzato da comportamenti esplorativi che sono per lo più determinati da un bisogno di orientamento nello spazio. Tra i 3 e i 4 anni arriva “l’età dei perché”, nella quale è curioso di tutto e tutti, anche se spesso sembrerà più interessato a porre domande che ad ascoltare le risposte.
La curiosità permette di vedere nuove realtà, offre prospettive e possibilità che altrimenti ci sfuggirebbero. Prendiamoci un pò di tempo per coltivare la curiosità nostra e dei nostri figli: la curiosità ci regala una vita piena ed avventurosa, libera dai pregiudizi e dai luoghi comuni.