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Cosa succede quando il bebè ha 4 mesi

Il quarto mese di vita del neonato è una sorta di luna di miele con il bebè. E’ ormai passato quello che in tanti definiscono il “quarto trimestre di gravidanza”, in cui mamma e neonato sono quasi un’unica creatura, mentre l’allattamento, sia esso materno o in formula, è ormai ben avviato e prevedibile.

Insomma, quando il bambino compie 16 settimane, con tutta probabilità vi sentirete a vostro agio nei vostri nuovi panni di mamme. Se il bambino (o la bambina) sta bene a livello di salute, il momento dei suoi quattro mesi dovrebbe essere piuttosto rilassato per la gestione delle vostre giornate.

Normalmente, all’età di quattro mesi, il bambino ha cominciato a dormire per una discreta quantità di ore filate la notte, anche grazie alla routine serale che il neonato interiorizza con una certa facilità, fatta di gestualità come il bagnetto, la ninna nanna e la poppata tranquilla. Durante il giorno, restano tra i due e i quattro pisolini.

L’arco della giornata è ancora scandito dai pasti – tutti a base di latte – che piano piano assumeranno una ciclicità simile a quella dello svezzamento: poppata del risveglio, spuntino, pranzo, merenda, cena e poppata pre-nanna.

Come trascorrere tutta una giornata insieme al vostro bebè di quattro mesi? Se non lo avete ancora fatto, è il momento di dedicare uno spazio al gioco di vostro figlio. Procuratevi un tappeto-gioco morbido da posizionare per terra (va benissimo anche una trapunta) e lasciate che il bambino cominci a giocare e a sperimentare le funzionalità del proprio corpo. La libertà di muovere braccia, gambe, mani, piedi, di ruotare la testa e vedere oggetti e giocattolini diversi lo stimoleranno moltissimo.

La grande scoperta di questo periodo è quella di… avere le mani! I pugni chiusi stretti stretti dei primi mesi sono ora un ricordo tenerissimo: le mani del vostro bambino sono sempre più grandi, aperte e mobili. Cominciano ad afferrare i giocattolini, inizialmente per caso e poi via via con sempre maggiore intenzionalità. Giorno dopo giorno si possono osservare i piccoli grandi progressi del coordinamento tra la vista, che consente di vedere un gioco interessante per il vostro bebè, le braccia, che devono arrivare a prenderlo e le mani che devono stringersi a “pinza”, con l’aiuto del pollice. Quello che il bambino prenderà in mano sarà quasi sicuramente portato alla bocca: si tratta di una operazione di conoscenza e di studio che non va contrastata, perché in bocca ci sono più terminazioni nervose che in altre zona del corpo. La bocca è, insomma, un mezzo di esplorazione efficace e necessario per il bambino, a questa età.

Intorno ai quattro mesi il bambino comincia a divertirsi anche semplicemente parlottando o cercando di emettere suoni con la voce: comincerete a sentirlo “chiacchierare” e ripetere versetti e gridolini: il fenomeno si chiama “lallazione”. Imitatelo mettendovi di fronte a lui: oltre ad essere un gioco tenero e divertente, questi dialoghi rappresentano per il bambino anche una vera e propria lezione di lingua. In effetti, proprio a quattro mesi, il bambino comincia a riconoscere e manifestare vocalmente i suoni della propria lingua.

Il bambino è sempre più attivo e sempre più sveglio: la curiosità tipica del secondo trimestre di vita potrebbe modificare l’andamento delle poppate, perché il bambino potrebbe distrarsi per seguire un rumore o una luce nella stanza. Potete provare a farlo giocare con una collana da allattamento o a interrompere la poppata per qualche momento per farlo giocare con un piccolo sonaglio per poi riprendere l’allattamento.

A questa età il bambino in genere ama molto le uscite in carrozzina, in passeggino o in marsupio (si può cominciare a mettere il bebè in posizione “fronte mondo”): gli alberi, le nuvole, i rumori di fondo della città sono un ulteriore stimolo a entrare in comunicazione con il mondo che lo circonda. Via libera, quindi, a due o più passeggiate al giorno, estate o inverno che sia.

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