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Come aiutare il bambino a stare in piedi

Generalmente è intorno all’undicesimo mese di vita che il bambino acquisisce la capacità di stare in posizione eretta. L’esperienza del gattonare si è ormai “stabilizzata” e si è alla ricerca di qualcosa di più. A questa età, il piccolo è in grado di stare in piedi, ma non sa tenersi in equilibrio. Solo quando sarà in grado di sopportare il proprio peso e si sentirà sicuro, imparerà presto a tirarsi su, raggiungendo una stabile posizione eretta.

Per alcune settimane, il bambino lasciato libero sul pavimento, troverà sempre qualcosa per alzarsi, ma piangerà disperatamente appena ha raggiunto la posizione eretta perché non è più in grado di mettersi seduto.

Appena lo si aiuta a sedere, ricomincerà il “gioco” e quindi cercherà nuovamente di aggrapparsi e sollevare il suo corpo da terra.

È un periodo piuttosto faticoso, perché spesso si dovrà correre in suo aiuto e questo può essere stancante sia per voi ma anche per lui. Fortunatamente non è un periodo lungo.

Ogni nuovo movimento, sarà per lui una conquista. Non si può aiutare il bambino ad imparare a stare in piedi semplicemente mettendolo in posizione eretta. Se ne ha la possibilità, ed è protetto, si alzerà da solo appena si sentirà pronto a farlo. Se gli verrà data la possibilità di stare libero in una stanza con dei mobili, si attaccherà a loro; se è nel lettino si attaccherà alle sue sbarre; se non c’è nulla di meglio si attaccherà a quello che trova nelle sue vicinanze.

Molte di questi tentativi, finiranno con tutta probabilità con delle cadute, alcune inevitabili in questa fase dello sviluppo. Il bambino non è in grado di proteggersi e il suo è decisamente un “equilibrio precario” pertanto è necessario aiutarlo a stare in piedi. Ecco alcuni semplici accorgimenti utili a tal proposito:

  • Fare attenzione che i mobili da cui cerca sostegno non siano troppo leggeri, perché quando tenterà di tirarsi su eserciterà una certa forza con il suo corpo, pertanto potrebbe farli rovesciare e questi potrebbero cadere proprio sul bambino. Alcuni mobili pericolosi andrebbero fissati in modo sicuro altri, allontanati per pochi mesi in un’altra stanza.
  • Se non è stato abituato a dormire in un pigiama a sacchetto, non iniziare proprio adesso, perché cercherà di mettersi in piedi e cadrà battendo la testa sulle sbarre del lettino. Se invece è già abituato al sacco, non è questo il momento di cambiare. Il bambino, non cercherà di alzarsi se ha sempre avuto un pigiama a sacchetto e questo semplice fatto lo farà restare nel lettino senza il desiderio di arrampicarsi.
  • Non è necessario far indossare le scarpe al bimbo solo peché sta imparando a stare in piedi. Le scarpe servono soltanto a proteggergli i piedi quando cammina. In questo periodo invece, le scarpe possono solo ostacolarlo nell’equilibrio poiché non consentono ai piedi di avvertire la sensazione di contatto con il pavimento e inoltre possono farlo scivolare.
  • Non cercate di farlo stare in piedi mentre vi tiene per mano. In questo periodo, avrà timore di alzarsi o camminare con dello spazio vuoto intorno a lui avendo come appoggio soltanto la vostra mano. Si sentirà senz’altro più sicuro se avrà la possibilità di tenersi ai mobili o qualche cosa di consistente che gli dia sicurezza.
  • Non bisogna avere fretta di far stare in piedi il bambino. Tale capacità, il bimbo la acquisisce solo grazie alla sicurezza e alla sua motivazione ma ovviamente anche dai muscoli e dalla coordinazione, ma se gli metterete fretta, potreste rallentargli il suo sviluppo, a causa di ripetute cadute che lo impaurirebbero. Dunque è opportuno essere particolarmente cauti e rispettare i suoi tempi. Il piacere che prova a gattonare liberamente significa che ancora non ha questa necessità di imparare a tirarsi su o camminare. Anche se la maggior parte dei bambini riesce a farlo prima del primo compleanno, una minoranza abbastanza consistente non saprà andare su due piedi fino al secondo compleanno.