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Che cos’è l’utero retroverso e cosa comporta

Tutti sanno che l’utero è un organo a forma di un grosso pompelmo, che in gravidanza è in grado di aumentare gradualmente ed esponenzialmente il suo volume per accogliere l’embrione che dopo i tre mesi diviene feto. Quindi quest’organo passa dall’essere un organo pelvico, poco palpabile, ad un organo addominale ben evidente. Ma quello che non tutti sanno è che non tutti gli uteri sono uguali. Essi differiscono per caratteristiche istologiche, dimensioni e posizione. Nella maggior parte dei casi l’utero si dice anteverso-flesso, ma alcune donne, circa il 15% presentano un utero retroverso-flesso. Cosa significano antiversione, retroversione e flessione? E che cos’è di preciso l’utero retroverso?

Immaginate una pera. Essa ha una estremità più paffuta ed una estremità più sottile. In questo assomiglia molto all’utero, che esattamente come questo frutto è dotato di un corpo tondo nell’estremità superiore e di un collo cilindrico in quella inferiore. Ora, però, immaginate che all’interno del bacino questa pera non è posta perfettamente in orizzontale, ma di norma è inclinata con il corpo in avanti, che poggia sulla vescica ed il collo a sua volta è flesso sul corpo di circa 45° puntando anche esso sul davanti. Questa inclinazione si chiama antiversoflessione ed è presente nella stragrande maggioranza delle donne. Ogni utero ha un grado diverso di antiversione e flessione, che nella maggior parte delle donne è pari a 45°.

In una bassa percentuale di donne, tuttavia, sia per fattori congeniti sia a seguito di infezioni o interventi sull’utero, questo si presenza inclinato al contrario, vale a dire che il corpo si appoggia sul retto ed anche di conseguenza il collo punta più o meno all’indietro a seconda del suo grado di flessione sul corpo. Questa condizione è quella dell’ utero retroverso o retroversoflesso e non è patologica, tuttavia questa posizione atipica può determinare qualche fastidio. In primis la vicinanza tra il retto e il collo dell’utero può agevolare la risalita dei batteri dall’intestino al collo dell’utero, e si possono più facilmente instaurare delle infezioni dette cerviciti.

Il corpo dell’utero che preme sul retto in più può ostacolare, soprattutto in gravidanza, un buon transito intestinale, creare costipazione e gonfiore addominale e dare dolori di schiena più intensi. Le donne con utero retroverso, inoltre, soffrono spesso di dolori mestruali acuti e dolore durante i rapporti con il compagno.

Nell’utero retroverso, poi, il collo retro posto, specie se è molto flesso, potrebbe essere più difficilmente raggiungibile con la penetrazione durante l’atto dell’amore. Questo rende meno diretto l’ingresso degli spermatozoi nell’utero e pertanto in alcuni casi risulterebbe difficile rimanere incinte con un utero retroverso.

Ad ogni modo l’utero retroverso in gravidanza ingrandendosi si centralizza, così come il collo durante il parto. Quindi le differenze anatomiche scompaiono del tutto anche se dopo la gravidanza e il parto molto uteri retroversi ritornano ad essere tali.