Ogni anno in Italia muoiono dei bambini per soffocamento. I più piccoli perdono la vita dopo aver ingerito cibi sbagliati o piccoli giocattoli. Come fare per evitare lo strozzamento e di conseguenza la tragedia? Semplice, basta portare a tavola i cibi giusti! Dopo lo svezzamento, i bimbi non possono mangiare di tutto: il loro corpo non è ancora definitivamente sviluppato e quindi molti alimenti non riescono ad essere digeriti. La prudenza a pranzo e cena non è mai troppa. Dunque, cosa non deve mangiare un bambino fino ai quattro anni?
Un bambino di un anno – ma anche di due, tre e quattro anni – non ha ancora le vie aeree sviluppate, così come non ha riflesso e potenza della tosse e della masticazione. Per questo bisogna stare attenti ai cibi che si preparano quando si hanno dei figli piccoli. Ma quali sono gli alimenti più pericolosi per un bambino?
Mozzarella, wurstel, uva, kiwi, ciliegie, pomodori, olive. Vanno eliminati del tutto dall’alimentazione del bambino? Non proprio, ci sono dei piccoli accorgimenti per far gustare questi cibi al bambino. È importante però che il piccolo li consumi in presenza di un adulto, mai da solo.
Come si può prevenire? Per l’uva bisogna rimuovere semi dei chicchi d’uva e tagliare gli acini nel senso della lunghezza; per la ciliegia va rimosso il nocciolo e tagliato il frutto in quattro parti; il wurstel va invece diviso in quattro parti nel senso della lunghezza e poi in pezzetti più piccoli, la mozzarella va divisa in piccoli pezzetti e non va aggiunta come ingrediente a piatti caldi.
Per quanto riguarda pomodori e olive basta tagliarli in quattro parti – mai a metà – e in pezzetti più piccoli.
Niente carote, noci e arachidi. Se proprio non si può farne a meno, si possono dividere in piccoli pezzettini. Per quanto riguarda le carote, vanno tagliate nel senso della lunghezza e poi in pezzetti più piccoli: va evitato il taglio traversale, ovvero la classica forma a rondella.
Assolutamente vietati: non c’è modo di spezzettarli e potrebbero compromettere seriamente la salute del bambino.
Come il prosciutto crudo: come farlo mangiare ai bambini? Basta ridurlo a piccoli pezzettini. No alla fetta intera e no al grasso, che deve essere assolutamente rimosso. Vanno evitati, poi, gli gnocchi, che possono restare bloccati tra laringe e trachea.
Fino ai quattro anni d’età sono ammessi solo formaggi densi, da spalmare sul pane.
Bisogna ricordare che a tavola non si parla o si ride con il cibo in bocca: una buona maniera che i genitori devono insegnare ai propri figli Oltre al rischio soffocamento, c’è da tenere conto anche di altri problemi e infezioni che potrebbe arrecare la cattiva alimentazione del bambino.
Cozze, vongole e altri frutti di mare possono provocare intossicazioni, come la salmonella.
Consumare questo tipo di pesce potrebbe portare ad un eccessivo accumulo di mercurio nell’organismo del bambino.
Sushi e simili possono provocare infezioni intestinali a causa della presenza di germi. I bambini sono più a rischio degli adulti perché non hanno ancora un sistema di difesa efficiente.
Incidono in negativo sul sonno ma pure sull’umore del bambino.
Non sono facilmente digeribili e potrebbero provocare avvelenamento. Il consumo occasionale come condimento per la pasta o contorno non rappresenta un pericolo, purché i funghi siano buoni e controllati.