Indice
Va in vacanza e lascia il figlio di 6 mesi in soffitta: la storia
Nessuna scusante per la donna giudicata colpevole dopo aver abbandonato il figlio di appena 6 mesi. Lovily Johnson, mamma di un bimbo di sei mesi, aveva lasciato legato il neonato in soffitta: in questo modo il piccolo, non muovendosi, non avrebbe dato ‘fastidio’ e preoccupazioni alla donna, che avrebbe potuto godersi le vacanze.
I fatti
Il giudice di Kent County nel Michigan ha giudicato colpevole questa mamma, che ha scelto di ricorrere al terribile espediente per poter passare in tranquillità tre giorni di vacanza con gli amici. La vicenda, definita “inquietante” dallo stesso giudice, ha sconvolto l’opinione pubblica.
Leggi anche: Bimbo costretto a vivere in un sottoscala senza cibo: la storia shock
La donna soffriva di depressione
La donna, di fronte la condanna del Tribunale, ha tentato di chiedere perdono, ammettendo il tragico errore. Il suo avvocato, Jonathan Schildgren, avrebbe ammesso che la ragazza ha sofferto molto durante l’infanzia, con ricadute di depressione e di ansia.
La condanna
Come riporta il New York Post, la giovane ventitreenne è stata condannata per omicidio a 20 anni e 80 giorni di prigione. Il figlio, Noah Johnson, è deceduto a causa delle elevate temperature della soffitta, oltre che per la mancanza di cibo ed acqua.
Leggi anche: Spinge il figlio a terra e lo uccide: mamma ventiseienne arrestata
Pare che la donna abbia fatto spesso uso di droghe ed alcol: da qui la scelta di ‘sbarazzarsi’ del figlio, dandosi allo sballo. Quando è poi tornata a casa, ha trovato il piccolo esanime, ed ha quindi deciso di portarlo in ospedale dove è stato riscontrato il decesso.
Le dure parole del Giudice
È una vicenda inquietante. Avevi un figlio a cui badare e invece cosa hai scelto di fare? Sei uscita con i tuoi amici, hai festeggiato, hai cercato un posto che avesse l’aria condizionata per stare al fresco senza pensare a lui e ti sei drogata. Noah era il tuo bambino, aveva solo sei mesi e tu lo hai ucciso. Spero che tu pensi ogni giorno a come lo hai ucciso. E spero che non ti sia data mai più la possibilità di occuparti di un bambino
le dure parole del giudice che ha inflitto la giusta condanna alla donna.