Incidenti bambini e disattenzione dei genitori
I genitori possono essere molto stanchi e sopraffatti dalla vita di tutti i giorni, ma bisogna sapere che ci sono tanti pericoli per i bambini. Parliamo di situazioni da non sottovalutare, nemmeno per un minuto, come nel caso dei bambini lasciati in auto per ore ma non solo.
La società di oggi pone i genitori di fronte a uno stress molto elevato. Bisogna destreggiarsi tra il lavoro, le faccende domestiche, vari pensieri e soprattutto con l’enorme impegno fisico e mentale che richiedono i figli. In questa sede non vogliamo puntare il dito contro nessuno, perché gli incidenti purtroppo possono accadere sfuggendo al nostro controllo. Ciò che vogliamo fare è porre l’accento su situazioni di pericolo dovute a “disattenzioni” dei genitori, che però possono essere anche fatali per i bambini.
1. Bambini dimenticati in auto
I fatti di cronaca degli ultimi anni ci hanno spesso messo di fronte a tragedie dovute al fatto che i bimbi siano stati lasciati in auto. Una mamma o un papà, nella convinzione di aver portato un bambino al nido o a scuola, possono aver saltato quel passaggio nel loro percorso in auto. Ecco quindi che si arriva a lavoro e, come se nulla fosse, si scende dalla macchina senza rendersi conto che il proprio bambino dorme nel suo seggiolino.
In genere i genitori tendono a pensare: “A me non potrà mai succedere, non dimenticherò mai mio figlio in auto“. Ma siamo davvero sicuri che sia così? Pensiamo sul serio che questi genitori si siano dimenticati dei loro figli per leggerezza? In realtà le cose non sono così semplici, tanto da portare le istituzioni a intervenire sull’argomento. Dunque parliamo prima di cosa succede nella mente di un genitore in una situazione del genere, così da comprendere il meccanismo alla base di queste tragedie.
Intanto ascoltiamo quali potrebbero essere le cause della dimenticanza di bambini e neonati in auto secondo lo psichiatra Prof. Tonioni del Policlinico Gemelli di Roma.
Amnesia dissociativa: Cos’è?
L’amnesia dissociativa di cui abbiamo sentito parlare in concomitanza con alcuni fatti di cronaca, consiste in un disturbo che impedisce di ricordare alcune informazioni rilevanti della vita delle persone. Chi ne soffre non è del tutto cosciente, o non lo è affatto, rispetto ai problemi di memoria che ne derivano.
Quello che è importante sapere è che questo genere di amnesia può colpire davvero chiunque e può dipendere da situazioni particolarmente stressanti a livello sia mentale che fisico. Dunque lo stress può giocare un ruolo molto rilevante. In altri casi l’amnesia dissociativa può dipendere da situazioni traumatiche del passato.
Tra le manifestazioni di questo disturbo c’è:
- tendenza ad agire in maniera automatica;
- irritabilità;
- difficoltà nella concentrazione;
- disturbi del sonno;
- stanchezza;
- stress;
- difficoltà a ricordare.
In presenza di tali sintomi, è fondamentale contattare un professionista al fine di trovare il trattamento idoneo a risolvere il problema.
Ecco un’intervista in cui si parla di questa condizione in riferimento proprio a fatti di cronaca recenti.
Cosa succede quindi nella mente in caso di amnesia dissociativa? In pratica si presenta un black-out, proprio come nel caso dei bambini dimenticati in auto dai genitori. In tale drammatica circostanza, il genitore non ricorda di non aver portato il bambino all’asilo. Il piccolo può essere addormentato e silenzioso nel suo seggiolino, e quindi ci si reca direttamente a lavoro parcheggiando la propria auto. In moltissimi casi ci si accorge dell’accaduto quando oramai è troppo tardi. Non fa parte di quelle che possono essere definite propriamente “disattenzioni”, perché un papà o una mamma possono non esserne coscienti.
Cosa succede al bambino dimenticato in auto?
Ma cosa accade al corpo dei bambini lasciati in auto dai genitori?
Il meccanismo che può portare al decesso del piccolo è molto più veloce di quello che si potrebbe pensare. All’interno dell’abitacolo di un’automobile, la temperatura aumenta in maniera molto più elevata rispetto all’esterno, anche di 20 gradi in più. Dunque se si dimentica un bambino in estate, anche in una giornata non particolarmente calda, bisogna considerare che al chiuso le cose sono diverse. Quindi ciò che avviene è un colpo di calore.
Inoltre i bambini piccoli, data la ridotta superficie del loro corpo, sono maggiormente esposti al rischio di ipertermia. L’aumento eccessivo della temperatura corporea e la disidratazione possono avere delle conseguenze terribili, da problemi respiratori e neurologici a quelli del sistema cardiocircolatorio, fino ad arrivare anche alla morte. La temperatura del corpo di un bambino sale da 3 a 5 volte in modo più veloce rispetto a quella di una persona adulta, vista anche la minore presenza di acqua nel corpo.
Bisogna tenere presente che l’ipertermia si verifica anche in soli 20 minuti, e la morte sopraggiunge in circa due ore. Dunque basta davvero poco tempo in auto, al caldo, per provocare danni ai bambini anche quando i genitori non sono in cattiva fede come vi abbiamo spiegato sopra. Le vittime di ipertermia in genere sono bambini lasciati in auto di età compresa tra 0 e 4 anni.
Legge sui dispositivi anti abbandono per i seggiolini auto
Ci sono diversi accorgimenti “fai da te” al fine di evitare di “dimenticare” in auto il proprio bambino. Uno di questi è quello di lasciare la borsa o qualcosa che va necessariamente preso prima di recarsi a lavoro, vicino al seggiolino auto. In tal modo ci si può rendere conto tempestivamente della presenza del bambino in auto. Altro consiglio utile è quello di posizionare alcuni oggetti del piccolo, come il suo zainetto del nido o altre cose, sul sedile del passeggero. Anche questo può attirare l’attenzione sul fatto che un bimbo piccolo sia in auto.
Però dal 7 novembre 2019 è stato stabilito qualcosa di diverso, rendendo obbligatoria l’installazione di un dispositivo anti abbandono in automobile. Parliamo di un allarme che “avverte” i genitori o chi per loro in caso di presenza del bimbo nella macchina. Il dispositivo in questione è obbligatorio per i bambini fino al compimento dei 4 anni di età.
Ma come funzionano i dispositivi anti abbandono? L’allarme parte nel momento in cui la persona alla guida si allontana dal veicolo. Molti dispositivi sono collegati allo smartphone tramite applicazione che “avvisa” i genitori. Esistono apparecchi che si possono installare con ogni seggiolino già acquistato. In alternativa si possono scegliere seggiolini auto che abbiano già questa tecnologia integrata.
Dal 20 febbraio 2020, inoltre, è stato stabilito un contributo di 30 euro per l’acquisto di tali dispositivi anti abbandono o seggiolini auto, da richiedere attraverso una piattaforma informatica.
Di seguito ecco un video che testa diversi modelli di dispositivi anti abbandono.
2. Bambini lasciati in auto intenzionalmente
Ben diversa è la situazione in cui i genitori, o chi per loro, lascino i bambini in auto in maniera intenzionale. Non sono mancati casi di cronaca con adulti che abbandonavano i figli in macchina per andare a giocare alle slot machine o per prendere un caffè al bar.
Come abbiamo visto, bastano pochi minuti per arrecare danni alla salute dei piccoli in automobile, soprattutto quando fa molto caldo. Inoltre bisogna considerare anche altri tipi di rischi che riguardano tutti i bambini incustoditi. Un neonato potrebbe incorrere nel rischio di soffocamento per esempio, senza che nessuno se ne accorga. Lo stesso vale per un bambino piccolo ma in grado di muoversi, che potrebbe mettersi in bocca qualcosa trovato in auto. Un bimbo più grandicello potrebbe farsi male in molti altri modi.
Sicuramente non è comodissimo svolgere le proprie commissioni con figli piccoli al seguito, da mettere sul seggiolino e sganciare ogni volta. Tuttavia farlo è molto importante al fine di evitare terribili tragedie e anche altre conseguenze di tipo legale.
Chi lascia i figli in auto può infatti incorrere nel reato di abbandono di minore o soggetto incapace. Questo porta all’attivazione di un procedimento penale nel momento in cui intervengono le forze dell’ordine. Ciò che è certo quindi, è che genitori, nonni, baby-sitter e via dicendo, non debbano mai lasciare i bambini in auto da soli.
Di seguito vi mostriamo ciò che può accadere lasciando un bambino in auto da solo.
3. Bambini lasciati in altri posti
Purtroppo non sono mancati casi di cronaca derivanti da disattenzioni dei genitori che hanno lasciato i bambini in altri posti. Tutto questo parte dall’assunto fondamentale che vi abbiamo spiegato sopra, ovvero che non bisogna mai lasciare i bambini, soprattutto molto piccoli, incustoditi.
Per esempio non bisogna mai distrarsi in stazioni ferroviarie, fermate autobus, su treni e pullman. Quali sono i pericoli? All’interno di stazioni della metropolitana, in attesa dei treni, un bambino che si avvicina troppo alla banchina rischia di cadere sui binari ed essere travolto da un convoglio di passaggio. In questo caso a dover destare maggiore preoccupazione sono sempre i bambini più piccoli, in età prescolare, ma non solo.
Su un treno fermo in attesa di partire poi, non bisogna mai lasciare i bambini da soli. Non sono rari i casi di mezzi ripartiti lasciando a terra i genitori, magari allontanatisi solamente per una sigaretta o per fare una telefonata all’aria aperta.
Anche al centro commerciale o in altri luoghi affollati è bene non lasciare mai incustoditi i bambini. Non bisogna allontanarsi per andare in bagno o entrare in un negozio senza portare il bambino con sé, a meno che non si abbia una persona di fiducia a cui affidarlo momentaneamente.
In tutti questi casi c’è anche il rischio che il bambino si perda tra la folla, dando vita al peggior incubo di ogni genitore.
4. Incidenti in casa
La casa nasconde moltissimi pericoli e purtroppo può capitare che, in un momento di distrazione dei genitori, si verifichino incidenti di vario genere. Di cosa stiamo parlando?
Sicuramente uno degli incidenti è il soffocamento, con oggetto estraneo o con una caramella. Inoltre possono verificarsi altre problematiche, come l’intossicazione con prodotti per l’igiene della casa, cadute dal divano o dal letto, utilizzo di oggetti potenzialmente pericolosi, come i coltelli.
Per evitare il più possibile che tutto ciò accada, considerando che anche ai genitori può capitare di distrarsi, è bene che i bambini non abbiano a portata di mano cose pericolose. Quando sono piccoli, per evitare che i prodotti per la casa, gli alcolici e quant’altro possano essere potenzialmente pericolosi, vanno posizionati tutti sui ripiani alti, dove un bambino non può arrivare.
5. Bambini lasciati soli in casa
Purtroppo non sono mancati casi di cronaca relativi a bambini lasciati da soli in casa, anche molto piccoli. Magari la mamma o il papà, pensando di lasciare il piccolo al sicuro, decidono di fare una commissione veloce, presumibilmente nei pressi dell’abitazione.
Tuttavia questo è davvero molto pericoloso in quanto il bambino, trovandosi solo in casa, può prendere delle iniziative nocive per la sua salute. Alcune riguardano ciò di cui vi abbiamo parlato nel paragrafo precedente, ma ci sono altri rischi.
Un bimbo solo in casa può voler raggiungere la mamma e il papà e perciò può addirittura sporgersi dalla finestra o dal balcone più del dovuto, cadendo giù. Insomma, una disattenzione di questo genere è davvero evitabile, e basta avere l’accortezza di portare il bambino o la bambina con sé attendendo che si svegli.
6. Bambini annegati
C’è poi un terribile pericolo per i bambini, in casa, in giardino o anche in piscina o al mare. Parliamo dell’annegamento.
Nel caso del bagnetto in vasca, i bambini piccoli devono essere controllati attentamente al fine di scongiurare il rischio che possano affogare nella vasca. Basta davvero solo un attimo perché il piccolo finisca sott’acqua non riuscendo a uscirne.
Stesso discorso vale per le piscine gonfiabili in giardino oppure per quelle frequentate nei mesi caldi, pubbliche o private. I bambini devono essere osservati continuamente perché il rischio di annegamento c’è e basta solo un secondo perché sia troppo tardi.
7. Bambini ustionati
I genitori devono prestare molta attenzione sia alla temperatura dell’acqua del bagnetto dei bambini, sia ai fornelli. Nel primo caso non bisogna mai utilizzare acqua bollente, nemmeno durante l’inverno. Purtroppo ci sono stati casi di cronaca di bambini che sono rimasti gravemente ustionati a causa di questa disattenzione.
Per quanto riguarda le pentole sui fornelli, quando si cucina è necessario avere gli occhi ben aperti. Un bambino, attratto dal fuoco, potrebbe rovesciarsi addosso una pentola con dell’acqua bollente riportando gravi ustioni. Perciò, se state preparando il pranzo o la cena, non allontanatevi a meno che il bambino non venga insieme a voi.
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8. Bambini caduti dal fasciatoio per la disattenzione dei genitori
Ultimo rischio di cui vi parliamo è quello dei bambini che cadono dal fasciatoio in un momento di distrazione dei genitori. Questo vale sia per i neonati che per bambini un po’ più grandi. I neonati, pur sembrando fermi e tranquilli, magari anche addormentati, potrebbero muoversi e cadere dal fasciatoio. Una caduta del genere può essere davvero fatale. I bambini più grandi, neanche a dirlo, potrebbero addirittura mettersi in piedi sul fasciatoio e cadere, in un momento di allontanamento dei genitori.
Insomma, quando un bambino si trova sul fasciatoio per il cambio pannolino e/o vestiti, la mamma, il papà o chi per loro non devono MAI allontanarsi lasciandolo lì da solo.
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