Uno dei dubbi che assilla le neo mamme riguarda il tiralatte e il suo utilizzo, quando usarlo e quale scegliere. Con questo articolo cercheremo di fare maggiore chiarezza e aiutare così le neo mamme nella scelta.
Il tiralatte è indicato quando il bambino non ha una suzione sufficiente, e questo avviene generalmente quando è nato prematuro o quando il neonato non può essere attaccato direttamente al seno materno. Inoltre, quando la mamma deve allontanarsi dal piccolo per alcune ore, utilizzando il tiralatte può garantire comunque al neonato il suo latte.
In commercio esistono diversi modelli di tiralatte, manuale ed elettrico. Il tiralatte manuale è maneggevole, la mamma può regolarne l’aspirazione, che tuttavia è piuttosto lenta; adatto quindi per un utilizzo saltuario. Il tiralatte elettrico è preferibile per un uso prolungato nel tempo ma, dal momento che costa parecchio, è consigliabile noleggiarlo in farmacia. Personalmente ho utilizzato, anche se per un breve periodo, un tiralatte manuale e mi sono trovata molto bene.
Per favorire l’estrazione di latte con il tiralatte sono indicati alcuni accorgimenti, come ad esempio rilassarsi e tenere vicino a se il bambino o, se non è possibile, una sua fotografia. Inoltre massaggiare delicatamente il seno con acqua tiepida e rigirare il capezzolo tra le dita.
Il latte ottenuto con il tiralatte può essere conservato a temperatura ambiente per 8-10 ore, oppure in frigorifero per 48 ore, o in congelatore per 3 mesi. Il latte si scongela in acqua calda a bagnomaria, mai utilizzando il microonde per evitare la diminuzione di alcuni componenti essenziali del latte.
Allattare il proprio bambino al seno è consigliato per gli innumerevoli benefici che produce sia per il bambino che per la mamma, e le mamme che hanno la fortuna di avere il latte possono avvalersi dell’aiuto del tiralatte!