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Si può bere il té in gravidanza? Sì, ma solo alcuni gusti

Durante la gravidanza bisogna prestare attenzione a quello che si mangia e si beve, limitando o escludendo del tutto alcuni alimenti e bevande. Tra queste c’è il té, che va diminuito in quanto contiene un’alta percentuale di caffeina che, come per il caffè, può creare dei problemi allo sviluppo del bambino nel grembo. Inoltre, bisogna prestare particolare attenzione a che tipo di té si assume perché, stando alle ultime ricerche, alcuni gusti sono migliori di altri.

Come spiegato dal professor Alfredo Vannacci, professore di farmacologia all’Università di Firenze, in uno studio presentato da Oggi Scienza, l’uso del té in gravidanza va limitato perché contiene caffeina che passa la placenta e arriva al feto, mettendo in serio pericolo l’attività cardiovascolare del piccolo che sta crescendo.

Per questo, durante i nove mesi della gravidanza, va assolutamente evitato il té nero che, stando allo studioso, non ha particolari proprietà positive. Sono promossi quello verde e quello bianco, ricchi di antiossidanti e antibatterici naturali, particolarmente utili per la bocca e i denti.

Da evitare anche il té decaffeinato che, secondo Vannacci, “si beve per godere degli effetti benefici che può apportare – parliamo di tè verde o bianco – bisogna tenere presente che probabilmente in un tè modificato questi effetti non sono mantenuti”.

Durante la gravidanza si possono bere le tisane, alle quali si può aggiungere un tocco di zenzero, utile per combattere le nausee tipiche della dolce attesa.