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Il sesso in gravidanza? Sì con le dovute precauzioni

La vita sessuale durante la gravidanza subisce delle inevitabili trasformazioni. Sopratutto nel primo trimestre, il nuovo equilibrio ormonale può alterare la libido e la paura di un aborto spontaneo può inibire qualunque tipo di attività fisica, specialmente quella sessuale. Senza contare le remore causate dal timore di contrarre infezioni e malattie sessualmente trasmissibili come l’herpes genitale.

Le condizioni di una donna in gravidanza spesso non sono delle migliori. Nel primo trimestre di solito si affrontano le nausee, i bruciori di stomaco, i problemi intestinali, la spossatezza fisica, dolori pelvici. Psicologicamente invece nei primi tre mesi si vive la paura del cambiamento, il dubbio di non essere in grado di portare avanti la gravidanza, l’ansia di dover modificare le proprie abitudini alimentari e correggere lo stile di vita.

Inoltre le repentine modificazioni ormonali, l’inizio della produzione di betaHcg che avviene già nella seconda settimana di gravidanza, e quindi gli elevati livelli di progesterone producono un fisiologico calo della libido, quindi è molto difficile che le donne in questo momento abbiano un reale desiderio sessuale.

Ma in realtà se non si presentano sanguinamenti, minacce d’aborto, utero contratto o altri problemi particolari, non c’è una controindicazione al sesso, anzi, grazie alla produzione di serotonina che ne deriva potrebbe essere un valido rimedio per tenere sotto controllo i livelli di stress e per conservare una intimità di coppia che spesso viene messa da parte durante la gravidanza. In linea generale però sarebbe meglio usare il preservativo per evitare la trasmissione di infezioni e sopratutto per impedire al liquido seminale di arrivare al collo dell’utero.

Nel liquido seminale infatti sono contenute le prostaglandine delle proteine in grado di stimolare l’attività dell’utero e la dilatazione della cervice uterina. Quindi per evitare che l’utero si contragga sarebbe opportuno quantomeno evitare durante il sesso il rapporto completo, praticando magari un coito interrotto se non si vuole usare il preservativo.

Nel secondo trimestre la situazione migliora, il periodo di maggiore rischio di abortività è superato, l’ansia si attenua, le nausee solitamente spariscono, torna l’appetito e il desiderio sessuale. Il problema è legato più che altro alla che sta crescendo che in alcune donne potrebbe creare disagio. Non solo la donna ma anche l’uomo potrebbe cominciare a sentirsi inibito realizzando visivamente la presenza del suo bambino, nel timore di fare una cosa sbagliata o di fargli male.

E questi disagi possono amplificarsi nel terzo trimestre, quando la pancia impedisce addirittura i movimenti fisici, i genitali femminili cambiano di aspetto, diventando più gonfi e producendo muco, e subentra la paura del parto che si avvicina.

Ma in realtà alle donne possiamo dire che pancia o no in gravidanza per effetto degli estrogeni sono bellissime come non mai, e gli uomini posso tranquillizzarsi sul fatto che il bambino non sente dolore durante il sesso, anzi il piacere provato dalla madre arriva fino a lui donandogli una sensazione di benessere. In più il sesso è un’ottima ginnastica perineale in vista del parto.

Quindi se la gravidanza è fisiologica, la placenta è apposto, non c’è stata una rottura intempestiva delle acque e il nostro compagno è certo di non aver contratto malattie a trasmissione sessuale, via al sesso libero nell’ultima settimane per facilitare l’innesco del travaglio. La posizione più comoda per il bambino e meno stancante per la donna è sul fianco sinistro.