Quanto dura l’ovulazione
Quando avviene l’ovulazione? Qual è il periodo fertile per rimanere incinta? Come avviene il concepimento? Come calcolare i giorni fertili? Queste e tante altre sono le domande sull’argomento “ovulazione”. Innanzitutto bisogna definire il periodo di ovulazione.
Periodo fertile
Ciclo mestruale e fertilità devono essere conosciuti dalla donna per poter comprendere l’utilità del conteggio dei giorni fertili ai fini del concepimento. Il ciclo mestruale dura in media 28 giorni, in genere si ripete in maniera regolare, salvo periodi di stress eccessivo o alterazioni dal punto di vista nutrizionale (anoressia o obesità). In alcune circostanze patologiche può variare nelle caratteristiche o essere assente, ma per qualsiasi dubbio basta richiedere un consulto specialistico.
Giorni fertili
Nel corso delle modificazioni che il ciclo comporta, si evidenziano dei segni o sintomi evidenti anche alla donna. Basti considerare che tali variazioni sono regolate da un complesso meccanismo neuro-endocrino, che coinvolge ipotalamo, ipofisi e gonadi. Si basa fondamentalmente sulle variazioni, a livello sistemico, dei livelli di estrogeni e progesterone. Essi regolano il susseguirsi di una “fase follicolare”, l’ovulazione, una “fare luteinica”, e la mestruazione.
Ovulazione
L’ovulazione quanto dura? Essa dura propriamente 24 ore. Nonostante ciò, una donna viene considerata feconda già da 3-4 giorni prima. Questo perché quando sta per avvicinarsi l’ovulazione, la cervice uterina produce un muco (che la rende più fertile) che favorisce la sopravvivenza degli spermatozoi, e la loro permanenza all’interno del lume cervicale. Per tale motivo è possibile riscontrare la presenza di perdite bianche in corrispondenza del 14° giorno del ciclo mestruale.
Periodo ovulazione
Per questo motivo, se si cerca un giorno fertile, bisogna considerare nel calcolo della fertilità, più giorni fecondi. In un ciclo regolare di 28 giorni, l’ovulazione si verifica il 14° giorno. Se si vuole programmare una gravidanza, bisogna considerare fertili i giorni che vanno dal 10° al 16°.
Quali sono i giorni fertili
In corrispondenza dei giorni fertili, ovvero quelli che precedono e che seguono l’ovulazione, insieme a quest’ultima avvengono delle modificazioni indotte dagli ormoni. Tali modificazioni hanno il fine ultimo di rendere l’utero pronto al concepimento e ad accogliere una gravidanza.
Ovulazione e concepimento
Ovviamente l’ovulazione è fondamentale affinché si possa concepire. Solo tramite questo avvenimento, il follicolo che raggiunge la sua massima maturazione rilascia l’ovocita di modo che possa essere fecondato da uno spermatozoo. Se ciò avviene, dall’unione dei due corredi cromosomici dimezzati si origina una cellula con corredo cromosomico completo (46), ovvero lo zigote.
Da quest’ultima iniziano una serie di divisioni cellulari, che danno origine ad un’insieme di cellule sempre più grande. Prendendo il nome di morula, blastula, e così via si arriva lentamente alla formazione di un embrione.
Dolori ovulazione
Nell’ambito dello scoppio del follicolo potrebbe essere percepito un lieve dolorino, un fastidio a livello del basso ventre. In genere questa sensazione interessa un solo lato della pelvi, in corrispondenza dell’ovaio che avulato. Lo stesso tipo di crampetto può essere percepito, qualora avvenisse il concepimento, al momento dell’impianto della blastocisti sulla mucosa uterina.
Sintomi ovulazione
L’ovulazione, intesa come momento in cui il follicolo libera l’ovocita (o cellula uovo) che ha fatto maturare dentro di sé, dura un’ora soltanto. Una volta uscito dal follicolo, l’ovocita sopravvive nella tuba per circa 24 ore, che coincidono con il periodo in cui può essere fecondato dagli spermatozoi. Se dopo 24 ore non avviene la fecondazione, la cellula uovo si disgrega e si avrà un flusso mestruale.
Va specificato e ribadito che la donna non è feconda solo in queste 24 ore, ma anche nei 3-4 giorni che precedono l’ovulazione. Grazie all’aumento degli estrogeni, infatti, il muco cervicale produce delle sostanze che sono in grado di nutrire e far sopravvivere gli spermatozoi nelle cripte ghiandolari del collo dell’utero, in attesa di raggiungere l’ovocita.