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Quante volte portare il bambino dal pediatra

Una volta scelto il pediatra di base del proprio figliolo, è bene rispettare il calendario delle visite in quanto si tratta di appuntamenti fondamentali per la crescita del bambino. Bisognerà infatti recarsi dal dottore con il libretto sanitario del bebè in cui verranno annoverati tutti i progressi del piccolo paziente; a volte il dottore userà terminologie pediatriche all’inizio poco chiare, ma col tempo il genitore imparerà a conoscere questi vocaboli.

Il neonato deve esser controllato, salvo complicazioni specifiche, circa una settimana dopo la sua nascita per poi passare a delle visite mensili, tranne in caso di imprevisti di salute particolari. Con il termine visita obbligatoria o controllo mensile si intende che al paziente verrà monitorata la crescita in modo ponderale valutando lo sviluppo fisico, motorio, psichico, tattile, visivo e uditivo man mano che cresce, ecco perché è importante andare dal medico ogni 30 giorni.

Nel primo mese di vita del bebè durante il controllo verrà valutata la crescita proprio dei suoi primi 30 giorni ponendo l’attenzione sul suo peso e la sua altezza. Dal terzo mese dal pediatra si andrà con la consapevolezza di iniziare le vaccinazioni obbligatorie oltre che a continuare a valutare la salute della creatura.

Lo stesso avverrà fino a circa al 6 mese del neonato, ma il medico, oltre a costatare la salute del suo paziente, aggiungerà all’alimentazione liquida del latte materno o artificiale a seconda dei casi, anche una tabella di svezzamento da monitorare mese per mese fino a giungere al primo anno di vita del bambino.

Ovviamente durante le visite di controllo a scansione mensile fino ai 18 mesi è possibile che il figliolo si ammali e quindi è probabile che i genitori spaventati portino più di una volta al mese il piccolo dal dottore per trovare la cura di un’eventuale febbre, influenza o virus. Dopo il primo anno e mezzo del bambino, e salvo appunto normali imprevisti di salute, le visite obbligatorie saranno prenotate ogni 6 mesi a scopo di valutare la crescita del paziente fino ai suoi 14 anni di vita.