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Post-cesareo: l’uso del telo per il contatto pelle a pelle con il neonato

Deborah Burbic, Kimberly Jarrelle e Jess Niccoli sono tre infermiere dell’ ospedale di Richmond, in Virginia (USA) le quali, dopo 50 anni di esperienza in sala parto, hanno inventato un telo che cambierà il cesareo per sempre. Questo è infatti capace di consentire il contatto pelle a pelle, fino ad allora mancante fra madre e figlio nato con intervento chirurgico.

Le donne che invece hanno avuto la propria creatura con parto vaginale, sin da subito possono accarezzare, annusare e baciare il piccolo senza aver problemi riguardo l’integrità e l’igiene necessaria. Secondo recenti studi, infatti il noto Skin to skin, sarebbe la conseguenza del bonding cioè il legame che inizia già dalla gravidanza, quando la gestante accarezza la pancia e parla con il feto.

Inoltre, il bimbo appena nato riceve, con il contatto corporeo materno, la stessa protezione che gli era data in pancia attraverso un rapporto che fino ad allora era esclusivamente intrauterino. Ma ciò non avviene nelle madri che hanno avuto il taglio cesareo, le quali sono costrette ad aspettare tempi più lunghi prima del contatto fisico con il neonato, e certamente questa attesa non è piacevole, perché si vorrebbe subito coccolare il bebè.

Questa rivoluzione dal nome inglese “Skin-toSkin-C-Section Drape” tradotto in “telo per cesareo pelle a pelle” praticamente presenta una trasparenza con una finestrella che permette alla neo madre di tenere immediatamente dopo il taglio cesareo il bebè sul petto. Infatti, quando si affronta un parto cesareo, alla donna viene posto dinanzi alla parte superiore del suo corpo un telo che le impedisce giustamente la visuale al disotto del suo ombelico. Pertanto viene perciò censurata dai suoi occhi l’operazione che potrebbe risultare traumatica, ma così facendo non può neanche abbracciare subito suo figlio. Ma con questa invenzione, invece, vi è l’immediato passaggio del bambino, attraverso la fessura stessa, da un’area sterile ad una non sterile.

Le tre infermiere hanno fatto i loro innumerevoli prototipi di telo nella cucina di una di loro, fino a raggiungere finalmente l’utile obbiettivo. Il primo abbraccio, non si dimentica mai e la mamma sottoposta ad operazione, finalmente non è più costretta ad aspettare prima di poter tenere il suo piccolo.