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Piangere in gravidanza fa male al bambino?

Il pianto è una manifestazione emotiva molto comune in gravidanza. Tutti i cambiamenti fisiologici e psicologici con cui ogni donna si deve confrontare e l’aumento della presenza degli ormoni, progesterone, estrogeni ed endorfine in particolare, influiscono sull’emotività delle future mamme. Ma piangere in gravidanza può far male al bambino?

Piangere in gravidanza fa male al feto?

In realtà non esistono dati scientifici a dimostrazione che il pianto possa arrecare alcun tipo di danno al piccolo. Certo bisogna distinguere i vari tipi di pianto. Secondo alcune teorie sul tema, piangere aiuterebbe il corpo a ritrovare l’equilibrio più facilmente, in questi casi il pianto viene infatti definito liberatorio. Se, però, da un semplice sfogo emotivo, il pianto si trasforma in una crisi, come un attacco di panico o uno scatto d’ira, queste manifestazioni possono comportare problemi sia per la mamma che per il bambino. La mamma potrebbe, per esempio andare in iperventilazione, cioè iniziare a respirare affannosamente. Questa respirazione affannosa causa un aumento massiccio dell’ossigeno nel sangue e una notevole riduzione dell’anidride carbonica e tutto ciò si riflette sul pH del sangue, che aumenta, provocando un’alcalosi respiratoria. Se l’iperventilazione dura più di qualche minuto, tali modificazioni nel sangue provocano una contrazione e un irrigidimento dei muscoli, provocando una sensazione di soffocamento.


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Piangere in gravidanza nuoce al bambino

L’abitudine al pianto potrebbe poi diventare la manifestazione di una forma più o meno lieve di depressione. Questo disturbo dell’umore, se si protrae troppo nel tempo, può comportare delle manifestazioni molto spiacevoli come disturbi del sonno, dell’appetito, apatia, ecc. Il rischio che una depressione momentanea diventi una vera e propria malattia non va sottovalutato, pertanto è importante parlarne sia in famiglia che direttamente con un medico. Delle conseguenze dello stress in gravidanza abbiamo già parlato e, anche in questo caso, ci siamo raccomandati di fare molta attenzione ad evitare che questa condizione di stanchezza diventi cronica e rischiosa sia per la mamma che per il bambino.

Versare qualche lacrima ogni tanto non può provocare alcun danno, d’altra parte, non è sempre facile affrontare tutte le emozioni connesse al nuovo ruolo di mamma. Affrontare con serenità la gravidanza significa avere ottime possibilità di diventare una bravissima mamma, attenta e consapevole del dono meraviglioso che ha ricevuto.