Lotus Birth: cos’è? Con questo termine è descritta una particolare procedura utilizzata al momento del parto, durante la quale il cordone ombelicale non viene reciso subito dopo la nascita del bambino, ma si punta a mantenere questo legame fisico, energetico, spirituale ed emotivo con la placenta il più possibile.
Per capire la ragione d’esistere del Lotus Birth bisogna sapere cosa sia la placenta, vale a dire l’unico organo transitorio esistente in natura, il quale nasce con l’insorgere della gravidanza e termina il suo compito alla fine della stessa. Essa svolge tante funzioni nell’arco del periodo gestazionale, che puntano a mantenere la gravidanza per tutto il tempo necessario, fare da tramite al bambino con il mondo esterno all’utero, fornirgli l’ossigeno e le sostanze nutritive di cui necessita per crescere in salute, eliminare i prodotti metabolici di scarto, filtrare quante più sostanze tossiche possibile per proteggerlo. La placenta viene spesso descritta come “culla”, o come “albero della vita” in relazione alle funzioni che svolge, al suo aspetto e al grande valore spirituale che ha, il quale è particolarmente riconosciuto in diverse culture, prevalentemente in quelle orientali.
Il Lotus Birth è obbiettivamente il modo più dolce, naturale, e rispettoso di nascere, perché il distacco avviene quando entrambi, bambino e placenta, hanno realmente concluso il loro rapporto ed è giunto il momento della separazione. Rappresenta un periodo di tempo imperdibile per il neonato, che gli permette di separarsi dalla propria mamma dolcemente e gradualmente, durante questo lasso di tempo si stabilizzano il sistema respiratorio e gli altri organi. Inoltre, il contatto prolungato con la placenta, permette al bambino di poter ricevere interamente, tutto il preziosissimo sangue placentare che è presente alla nascita e che la natura ha provvidamente riservato alla costituzione del suo sistema immunitario. Essendo consapevoli dei bisogni del neonato, e della bellissima estensione del momento della nascita naturale che il Lotus Birth comporta, non possiamo che rispettare il secondamento, cioè la nascita della placenta, e onorare quest’ultima quale prima fonte di nutrimento del neonato e riconoscere il grande beneficio che questa procedura rappresenta per il bambino, e per l’intera famiglia.
Detto ciò, ricolleghiamoci alla realtà della nostra cultura occidentale, la quale ha quasi completamente perso nel corso degli anni questo rituale importantissimo che riguarda il momento dopo il parto. A questo proposito penso sia giusto che ogni mamma debba essere informata adeguatamente e che solo dopo possa scegliere se il Lotus Birth è, oppure non è, ciò che vuole per la nascita del proprio bambino. Non è da vedersi come un metodo o una tecnica medica, né tanto meno la moda del momento, perché scegliere questa nascita implica una presa di responsabilità nei confronti di se stessi, da parte dei genitori, e del bambino che si vuole dare alla luce. Significa sostanzialmente fare una scelta consapevole, ecologica e spirituale in sintonia con il proprio stile di vita e con i propri pensieri.