Il metodo Montessori è stato creato da Maria Montessori ormai più di cento anni fa, eppure continua ad essere molto diffuso, sia in Italia che nel resto del mondo. Ma in cosa consiste questo metodo e su quali principi si fonda? In questo articolo vi spieghiamo in 10 punti le principali caratteristiche di questo atipico percorso educativo.
1. Cos’è il metodo Montessori?
Il metodo Montessori è un metodo educativo basato sulle teorie pedagogiche di Maria Montessori. Esso prevede un percorso di formazione e sviluppo del bambino che privilegia la spontaneità e naturalezza dell’apprendimento infantile.
Maria Montessori ha ideato il suo metodo a partire dal 1897, quando ancora seguiva le lezioni di pedagogia all’Università di Roma. La sua passione per i bambini, di cui era un’attenta osservatrice, l’ha portata nel 1907 a fondare a Roma una scuola, chiamata La casa dei bambini.
Alcuni elementi di questo metodo possono sembrare oggi banali, perché ormai integrati nel sistema scolastico. Tuttavia, si trattava di innovazioni rivoluzionarie per quell’epoca, nella quale l’educazione era fortemente tradizionale e autoritaria.
2. Ambiente
Fondamentale, secondo la Montessori, è la funzione svolta dall’ambiente, nell’educazione del bambino. Se si vuole ottenere il massimo dello sviluppo delle loro capacità cognitive, I bambini devono essere lasciati liberi di muoversi all’interno degli spazi messi a loro disposizione. Va evitato, quindi, un ambiente troppo costrittivo.
L’ambiente deve essere ricco di motivi di interesse che si prestano ad attività e invitano il bambino a condurre le proprie esperienze.
Maria Montessori
Per fa sì che l’interazione del bambino con l’ambiente sia proficua, vanno rispettate delle regole precise. Il metodo Montessori prevede un ambiente preparato, con una serie di caratteristiche, tra cui:
- pulizia;
- armonia;
- libertà di movimento;
- ordine;
- bellezza;
- dimensioni proporzionate e arredamento adeguato all’età infantile.
3. Materiale didattico
Un ambiente così strutturato deve essere arricchito con una varietà di materiale didattico, in grado di stimolare continuamente la curiosità dei bambini. L’insegnamento non deve avvenire in modo impositivo, piuttosto ci si deve impegnare per suscitare interesse nei piccoli discenti, che svilupperanno spontaneamente il desiderio di imparare negli ambiti più disparati. Perciò il materiale educativo non deve essere scelto a caso, ma secondo una logica precisa. Ciascun elemento deve saper unire lo sviluppo cognitivo al piacere della scoperta, oltre a guidare il bambino sulla via della concentrazione e della capacità di auto-correzione.
4. Indipendenza
Il primo principio da rispettare nel metodo montessoriano consiste nell’insegnare al bambino ad essere indipendente. Offrire la possibilità di scegliere e agire liberamente, in un ambiente consono ed entro certi limiti di buon senso, fa sì che il bambino sia maggiormente spronato nell’apprendere e diventi più responsabile. Dunque, se siamo educatori, l’indipendenza è al primo posto tra gli insegnamenti da impartire ai nostri piccoli allievi.
Aiutiamoli a fare da soli.
Maria Montessori
Ciò implica lasciare che i bambini scelgano in autonomia il proprio percorso educativo. Gli insegnanti sono tenuti a presentare una serie di opzioni, ma sarà solamente il bambino a decidere quali attività fare e per quanto tempo, secondo il suo desiderio di conoscenza e i suoi interessi personali.
5. Mai giudicare un bambino
Il metodo educativo sviluppato da Maria Montessori non prevede ricompense o punizioni. In generale, è sconsigliato ogni tipo di giudizio nei confronti del bambino. Non c’è premio o castigo, ma solo aiuto nella crescita cognitiva. Inoltre, sono banditi i voti a scuola: ciò che viene appreso non deve essere motivo di ansie. Sia le sgridate che gli elogi sono atteggiamenti da evitare:
le mortificazioni sono nocive per i bambini, mentre le gratificazione sono nell’apprendimento stesso, non c’è bisogno di ulteriori riconoscimenti.
6. Giochi Montessori
Le attività pratiche stimolano il bambino nell’apprendimento, che passa soprattutto attraverso l’affinamento dei 5 sensi. La Montessori descrive l’importanza del contatto con la natura, sia mediante l’osservazione dei fenomeni naturali, sia con semplici attività, come prendersi cura di una piantina.
Bisogna, poi, spingere i piccoli allievi a sviluppare i loro talenti, con esercizi e giochi capaci di far emergere e potenziare la creatività. Tra questi giochi, ricordiamo, in particolare quello del travaso.
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7. Scuola Montessori
Il metodo Montessori viene oggi applicato in circa 60.000 scuole, tra pubbliche e private, in tutto il mondo. La scuola Montessori ha registrato un’ampia diffusione all’estero, soprattutto in paesi come Stati Uniti, Germania, Paesi Bassi e Regno Unito. Numerose sono le scuole Montessori in Italia, in particolare in città come Roma, Milano, Torino e Bologna, ma anche in regioni come Toscana.
Nelle scuole Montessori le classi non sono divise per età, ma per cicli didattici. Secondo Maria Montessori, infatti, la convivenza tra bambini di età diverse stimola maggiormente l’apprendimento, perché i più piccoli imparano dai più grandi, mentre questi ultimi possono ripassare ciò che già conoscono. In generale, in classi miste così formate, le possibilità di confronto (e dunque di crescita) saranno maggiori che in quelle normali.
8. Metodo Montessori a casa
Nulla vieta ai genitori di apprendere il metodo Montessori e riprodurre queste tecniche anche a casa. Come per gli educatori, anche le mamme e i papà devono essere guide non invadenti per i bambini e cercare di renderli il più possibile indipendenti. Ricordiamo sempre che:
I genitori non sono i costruttori del bambino, ma i suoi custodi.
Maria Montessori
Non bisogna impartire lezioni ai nostri figli, ma fare in modo che riescano a sviluppare quelle capacità che già appartengono loro. In più, è fondamentale stimolare la loro curiosità, magari coinvolgendolo nelle attività quotidiane di casa, grazie all’ausilio di giochi utili come la learning tower.
L’adulto deve dare e fare quel tanto che è necessario affinché il bambino possa utilmente agire da solo: se fa meno del necessario, il bambino non può agire utilmente; se l’adulto fa più del necessario, e perciò si impone o si sostituisce al bambino, spegne i suoi impulsi fattivi.
Maria Montessori
Queste frasi della Montessori ci rammentano quanto sia importante per la crescita del bambino ridurre al minimo le interferenze e le imposizioni, offrendo sempre la possibilità di imparare in autonomia.
9. Critiche
Anche per il metodo Montessori le critiche non sono mancate. Di pari passo con la sua diffusione, negli anni, si sono registrate anche delle contestazioni, soprattutto di natura ideologica, sulla contrapposizione, troppo schematica, compiuta dalla Montessori, tra bambini buoni e adulti corrotti.
Altre accuse, rivolte al metodo educativo Montessori, riguardavano, invece, il fatto che i bambini fossero spinti a socializzare poco tra di loro. Se viene preferito un percorso di formazione, in cui l’apprendimento si svolge prevalentemente in autonomia, il rischio è proprio quello di non sviluppare abbastanza legami sociali con gli altri.
Le critiche non hanno, però, arrestato il successo di queste teorie pedagogiche, che continuano ad ispirare moltissimi educatori in tutto il mondo.
10. Metodo Montessori: libri
Se vi interessa approfondire l’argomento, in commercio ci sono diversi libri dedicati al metodo Montessori. Vi consigliamo, in particolare:
- L’autoeducazione nelle scuole elementari di Maria Montessori: illustrato in modo esauriente il contenuto del metodo Montessori, con uno sguardo specifico alla scuola primaria;
- I bambini hanno bisogno di fiducia. Il metodo Montessori oggi per crescere figli felici di Tim Seldin: viene descritto un programma educativo, con attività e giochi a misura di bambino, ideale per una crescita serena.