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L’olfatto nel neonato: come si sviluppa

L’olfatto nel neonato è il senso maggiormente sviluppato che gli permette di riconoscere la madre e i suoi senI contenenti il latte, odore più appezzato dal bambino. Distinguere il profumo materno da altri per il bebè ha un effetto tranquillizzante, capace di placare ogni sensazione spiacevole nel lattante, ed è proprio per questo che il contatto con il corpo della genitrice è importantissimo. Inoltre spesso, per far dormire il bebè serenamente nella sua culla, è consigliato alla mamma di mettere accanto ai paracolpi una sua maglia o anche il reggiseno intrinseco del profumo del latte materno, questa tecnica eviterebbe i frequenti risvegli notturni del bambino, il quale così si sentirebbe sempre vicino alla genitrice annusando durante la nottata l’ indumento.

Alcuni studi, invece hanno dimostrato che sin dal liquido amniotico, il feto è in grado di percepire non solo il gusto, ma anche gli odori. Questo perché lo sviluppo delle narici avviene compiutamente tra il terzo e quarto mese di gravidanza. I profumi piacevoli e sgradevoli che percepisce il bambino nel ventre materno, entrano a far parte di ciò che viene definita dagli esperti come “memoria olfattiva”, capace di ricordare una volta nato un odore da un altro .

Il fiuto del neonato è molto sviluppato, addirittura anche il noto scienziato Darwin nel 1877, fu il primo a studiare il ruolo preciso dell’olfatto all’interno del rapporto madre figlio. Dimostrando che il bebè a pochi giorni di vita, rivolgeva il suo sguardo verso la genitrice persino ad una distanza di 10-30 cm, proprio per la sua capacità di percepire il calore e gli odori. Questa scoperta è molto interessante se si pensa che i neonati non sviluppano sin da subito il proprio campo visivo, anzi, all’inizio le immagini che vengono poste davanti ai loro occhi non appaiono nitide, perciò il naso diventa l’unico mezzo per riconoscere le persone che gli sono vicine.

Ma sempre durante i primissimi giorni di vita della creatura, può capitare che il nuovo arrivato manifesti degli arrossamenti sul corpo, sia perché la sua pelle non è ancora abituata a stare a contatto con altre persone, sia per il fatto che annusi profumi diversi fra loro, come quelli di un parente che ha fumato o che indossa una colonia particolarmente forte, irritando così la cute del piccino. E’ perciò anche consigliabile lavare gli indumenti del neonato con detergenti delicati privi di profumazioni aggressive capaci di infastidire il bambino.

Resta da ricordare che però il vero sviluppo olfattivo si ha con lo svezzamento perché il bambino viene a contatto con gli odori più disparati. Il senso del gusto è quindi particolarmente legato all’olfatto e spesso ciò che al piccolo è sgradevole al naso non viene mangiato a priori. E’ opportuno che i genitori stimolino sempre l’esperienza olfattivo dell’infante anche per completare una conoscenza culinaria, oltre che per stabilire un legame di riconoscimento fra parenti.