Molte volte si assiste al dibattito tra chi è favorevole all’allattamento al seno e chi no.
Certo, spesso, può capitare, che le mamme siano impossibilitate a causa di determinate patologie, e quindi si procede con il latte artificiale.
Ma quando, invece, le mamme non hanno alcuna controindicazione, è fondamentale che esse allattino al seno.
Secondo la Società Italiana di Neonatologia, infatti, il latte materno è l’alimento perfetto per il neonato e deve essere alimento esclusivo almeno fino ai 6 mesi di vita.
La SIN riconosce, inoltre, l’importanza di offrire un corretto sostegno alla mamma che allatta. Ma in che modo?
Innanzitutto, è fondamentale che le mamme stiano a contatto 24 ore su 24 con i figli fin dai primi momenti. In caso di parti prematuri, non ci dovrebbero essere limitazioni riguardanti l’orario di apertura delle TIN (Terapie Intensive Neonatali).
Il bambino deve instaurare un rapporto con la mamma e lei deve capire fin dall’inizio se ci sono difficoltà durante l’allattamento, in modo da poter chiedere aiuto tempestivamente.
La SIN ha espresso, inoltre, perplessità riguardanti il bonus di 400€ per le madri impossibilitate ad allattare che acquistino sostituti del latte materno. Tale bonus è incluso nella nuova legge di Bilancio prevista dal governo Conte-Bis.
I neonatologi ritengono che, se non accompagnata anche da un sostegno all’allattamento naturale, questa manovra possa risultare controproducente e invogliare sempre più mamme a ricorrere al latte artificiale.
È giusto, infatti, secondo la SIN, aiutare quelle donne che, per motivi medici accertati, non possano allattare, ma non rischiare di incoraggiare le donne indecise tra l’allattamento al seno e quello artificiale a scegliere il secondo.